Capitolo cinquantottesimo.

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Non posso reggere.

Lo blocco, sono disgustata dal suo atteggiamento.

Ma la stupida sono io, dovevo capirlo dalla prima sera.

Sono stata abusata psicologicamente da questo diciannovenne malato, che solo perché più grande pensava di poter giocare con me.

Io non sono più la piccola di nessuno.

Mi sono liberata di lui, mi sento leggera; sensazione poco duratura, Anna mi dice che Sam ha intenzione di hackerarmi.

Che vuole.

Non si può fare una vita sua.

Tesoro sei maggiorenne, potrei denunciare il tutto; ma quando Anna glielo riferisce la risposta è "studiati diritto, non puoi farmi niente."

Minacce di morte, cyberbullismo; stalking, hacking.

Farmi dubitare del mio orientamento sessuale solo per spingermi a farlo con lui, giammai.

E' violenza emotiva.

E' fissato, vendicativo, esagerato.

Non posso mettere tutto questo nelle mani della polizia?

Dannazione adesso quelli come Jack e Cameron non mi stanno più tanto simpatici.

Piango, urlo.

Prego.

Prego e mi sento bene.

Sono in pace, spengo il cellulare e vado a letto.

Riposati e domani vinci questa guerra, Ella.

6 Novembre 2019, ore 08:10

Sono a scuola.

Entro in classe e man mano saluto chi arriva, cerco di guardarmi dentro e di calmarmi scrivendo: mettere i pensieri su carta aiuta a fare ordine.

Sento come se i miei occhi fossero le finestre di una prigione, la mia prigione, la mia prigione mentale.

Sono intrappolata, chiusa al buio; guardo la gente e non posso toccarla, siamo in due universi differenti.

Mi si avvicina Clarissa e le sorrido, sull'orlo di piangere.

Lei si accorge che c'è qualcosa che non va ma continuo a negare, per poi purtroppo crollare tra le braccia di Milla.

Scoppio in lacrime, ho un attacco di panico.

Mi chiudo in bagno e salto la prima ora.

Vi viene a cercarmi, con lei posso fare discorsi profondi, non ho paura ad aprirmi: le racconto tutto.

Mi tranquillizza, e dice che anche a lei certe cose fanno schifo; non per questo sono lesbica.

La abbraccio, mi sento meglio.

Quel maniaco voleva mettere in crisi la mia identità per destabilizzarmi ed essere forte da distruggermi.

Ho bisogno di rinforzi: ho bisogno della mia complice.

Ho bisogno di Anna.

TRAPPED IN MY MIND.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora