«Mi fai compagnia, Styles?»
Harry non se lo fece ripetere e richiuse velocemente la porta alle sue spalle, avvicinandosi al comodino e posando la tazza.
Il suo sguardo interrogativo espresse tutto ciò che non ebbe il coraggio di dire.
«Ora leggi quel tipo di libri?» Chiese Louis sorridendo intrigato.
Harry avvampò, rendendosi conto di avere ancora stretta sotto il braccio la copia di “Cinquanta Sfumature” presa in prestito dalla libreria di Gemma. La fece scivolare sul comodino accanto alla tazza senza dire una parola e si sedette sul letto, al verso contrario rispetto all’altro, così da poterlo guardare negli occhi.
«Perché sei qui? Cos’è cambiato?» Il suo cuore si lacerò al solo ricordare ciò che aveva letto nel biglietto che Louis gli aveva lasciato. Si strofinò il viso con le mani, per cercare di rendere meno imbarazzante la scena.
«So tutto.» Le mani di Harry si bloccarono sugli occhi, mentre lentamente aprì le dita per lasciar spazio ad uno sguardo curioso che si congiunse a quello dell’altro ragazzo.
«Cosa intendi per “tutto”?»
Il suo stomaco ormai non conteneva più solo farfalle, ma un intero zoo. Un maledetto zoo che gli stava facendo contorcere le viscere.
Lo sguardo di Louis si spostò malizioso sulla copertina del libro posato a pochi centimetri dal letto, prima di tornare su Harry.
«Il motivo per cui hai baciato Liz», fece una pausa dosando le parole ed il tono, cercando di non apparire disperato. «Non posso rimproverarti di aver esaudito il sogno di un’amica che sta vivendo un problema così serio. Non potrei volere altro che la tua serenità e se soddisfarla in quel momento ti ha reso più tranquillo, io lo accetto.»
Lo sguardo sperduto di Harry continuò a vagare tra Louis e la finestra, passando per il pavimento e la coperta che teneva stretta in un pugno. L’ansia lo stava divorando vivo.
«Tu sai tutto? Da quando? Chi-» Louis lo interruppe con un cenno della mano.
«Non fare tutte queste domane, okay? Piuttosto…»
Lasciò volontariamente in sospeso la frase, tirandosi su a sedere ed avvicinandosi ad Harry.
Si avventò su di lui, facendolo cadere all’indietro e sbattendolo contro il materasso. Con una mano gli afferrò i riccioli morbidi sulla nuca e li tirò. Le labbra ancora distanti, ma impazienti. Con un agile scatto Harry ribaltò la situazione, finendo sopra. Sorrise a Louis per la provocazione, prima di lanciarsi in un bacio bisognoso e disperato. Gemette nella sua bocca, lasciando passare la lingua. L’urgenza di quel bacio si fece evidente quando venne enfatizzato da entrambi. Le dita di Louis ancora tra i capelli dell’altro tirarono svariate volte, in concomitanza ai piccoli sussulti che si creavano nel suo basso ventre.
Harry spostò la mano dal materasso per accarezzare il volto del ragazzo sotto di lui, prima di interrompere il bacio per afferrargli il mento.
«Non farlo mai più.» La voce di Louis roca e profonda sembrò quasi non provenire dal suo corpo, mentre le sue implorazioni restarono sospese nell’atmosfera bollente creatasi. Poteva sentire l'eccitazione dell'altro contro l’addome.
«E’ questo ciò che voglio. Voglio solo te.»
I loro sguardi si intrecciarono in un colore nuovo, una tonalità misteriosa ed indissolubile: la tonalità dell’amore.
Harry lasciò andare il mento del ragazzo e lentamente spostò il viso nell’ incavo del suo collo. Cominciò con dei baci leggeri, che fecero rabbrividire il ragazzo, così si spostò verso la clavicola, iniziando a succhiare.
