I baci si susseguirono lenti: nonostante Valentino tremasse a causa del desiderio di scoprire il corpo di Alessandro, non vennero travolti da una passione bruciante, anzi, sembrava quasi che entrambi si stessero trattenendo, lasciandosi la possibilità di scoprirsi molto lentamente.
Se da una parte Valentino vedeva nei gesti dell'altro, così misurati, una specie di riguardo nei suoi confronti e per le sue condizioni fisiche, d'altra parte prese a domandarsi se Alessandro fosse davvero attratto da lui – almeno, abbastanza da fare sesso.
Lo sentiva rigido sotto le sue mani e pareva che si stesse sforzando di non ricambiare le sue carezze.
Valentino allontanò le labbra da lui, a fatica, ma si impose di comprendere se l'uomo fosse davvero intenzionato a proseguire sul sentiero tracciato oppure no: non voleva farlo sentire obbligato a fare qualcosa che, in verità, non voleva.-Guarda che non mi rompo mica- sussurrò sulle sue labbra, prendendo ad accarezzargli il viso con entrambe le mani: adorava farlo; aveva scoperto le emozioni che sapevano suscitargli quelle carezze pochi istanti prima, eppure, gli pareva gli fossero già diventate preziose.
-Non voglio farti male- borbottò Alessandro, afferrandolo per i polsi e cercando di liberarsi dalla sua presa. Valentino annuì, non proprio convinto dalla sua spiegazione.-Vuoi fermarti?- gli chiese e sentì un nodo stringergli la gola al pensiero che l'altro avrebbe anche potuto rispondergli di sì: ma Alessandro si limitò a scuotere la testa senza, tuttavia, ricambiare il suo sguardo. Valentino comprese che qualcosa non andava e sapeva – dentro di sé lo sentiva forte e chiaro – di doversi fermare.
Aprì la bocca a fatica, come se volesse impedire alle parole di uscire fuori, ma Alessandro lo precedette e riprese a baciarlo con una certa foga: il giovane sgranò gli occhi per il dolore e la sorpresa, ma non si tirò indietro, seppure i baci dell'altro presero a farsi un po' irruenti.Percepiva una strana tensione spingere Alessandro verso di sé; era difficile da spiegare a parole, ma era un po' come se quello si stesse sforzando, convincendosi a proseguire. Valentino non poteva avere la certezza assoluta che fosse davvero così, tuttavia sembrava leggere quella realtà attraverso i muscoli dell'altro, tesi sotto la pelle; ai movimenti che apparivano come tanti piccoli scatti in successione, senza che ci fosse alcuna armonia.
Persino con Fabio non era mai stato a quel modo; persino Fabio era stato in grado di farlo sentire più desiderato.Alessandro prese a baciargli l'angolo della bocca, allontanando le labbra dal taglio di Valentino, rendendosi conto dei tremori che avevano preso a scuotere il ragazzo. Gli baciò il mento, la linea decisa della mandibola, arrivando vicino a un orecchio e prese a succhiargli il lobo: il giovane sussultò e Alessandro si rese conto di avere premuto un po' troppo le dita sul lato opposto del collo, lì dove si trovava l'altra ferita che era stata inferta al giovane.
-Scusami- sussurrò e Valentino scosse la testa, afferrandogli il mento con una mano, costringendolo a ricambiare il suo sguardo.Rimasero immobili a fissarsi per un po', prima che Alessandro si decidesse a interrompere quella specie di interrogatorio silenzio a cui sembravano costringerlo gli occhi del suo ospite: aveva compreso che c'era davvero qualcosa che non andava tra di loro, ma Alessandro non avrebbe mai potuto ammettere ad alta voce quello che sentiva dentro di sé.
E quello che vedeva.
Ogni carezza, ogni bacio a Valentino, pareva che la sua mente non riuscisse a smetterla di riportarlo indietro nel tempo, sopraffacenfolo con ricordi frammentari, riportando al presente cose che l'uomo avrebbe di gran lunga preferito dimenticare, o quantomeno, non ricordare in quel momento: baciava le labbra di Valentino, eppure contro le sue sentiva la morbidezza e il sapore di quelle di Giacomo. Toccava la pelle di Valentino, ma sotto le dita gli sembrava di riconoscere quella del suo ex.

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NEVER ENOUGH
RomanceIn un quartiere periferico della città di Bologna, Alessandro ha finalmente trovato un piccolo appartamento dove mettere radici: è pronto per ricominciare da zero, senza più concedersi distrazioni di sorta. Ha rinunciato a false speranze, chiuso i...