Qualche giorno dopo il ritorno inaspettato di Valentino, Caterina si trovava nei pressi del garage di sua sorella. Il segreto che si portava dentro stava incominciando a irritarla e, ovviamente, da adorabile stronza, come lei stesse amava definirsi, aveva finito per sfogare sul suo novello sposo tutta la propria frustrazione per quella strana situazione in cui si trovava.
Francesco aveva sì, una pazienza d'oro, ma anche lui stava incominciando a infastidirsi nel ricevere continue risposte velenose dalla sua dolce consorte e senza il benché minimo motivo.
La sera prima avevano litigato: Francesco aveva rivelato con tutta l'ingenuità che nutriva nei confronti dei propri propositi di avere intenzione di chiedere ad Alessandro di uscire con lui la sera successiva, con l'idea di farlo distrarre un po' dai pensieri angosciosi con cui si tormentava a causa della lontananza di Valentino. Fin lì, Caterina si era dimostrata addirittura felice della manifesta sensibilità del marito, finché quello non aveva aggiunto di avere pensato di portare l'uomo proprio nel locale gestito dalla moglie, con l'intenzione di passare lì quel sabato sera, tra un paio di birre e buona musica.
E Caterina aveva dato di matto.
Proprio per via della promessa fatta a Valentino, la giovane si era impegnata tanto per convincere anche i suoi più stretti collaboratori a nascondere il ritorno dell'amico: nessuno, al di fuori del pub, avrebbe dovuto sapere che Valentino si trovava a Bologna. Sino a quel momento, Tommaso, Michela e i ragazzi della band avevano dato dimostrazione di sapere mantenere un segreto, ma la giovane aveva quasi perso il senno nell'immaginarsi di dovere nascondere il figliol prodigo durante il suo stesso turno di lavoro al pub, mentre Alessandro e Francesco si mescolavano tra i clienti. La sua mente, già seriamente provata dalle scuse che aveva accampato sino a quel giorno per nascondere la verità, era andata in tilt per qualche secondo, impedendole di trovare soluzioni alternative e meno catastrofiche. Si sentiva come se stesse per tradire entrambi i suoi migliori amici, e per salvare il culo a tutti e due, aveva finito per trovarsi in mezzo e pensava di essere ormai impossibilitata a portare avanti quella farsa senza ferire almeno uno di loro.
La serata precedente si era conclusa con un epocale litigio, il primo come marito e moglie e, alla suo termine, Caterina si era chiusa in camera da letto, lasciando il povero Francesco a dormire sul pavimento della cucina – dato che i mobili del soggiorno, divano compreso, non gli erano ancora stati consegnati dall'azienda online in cui li avevano acquistati il mese prima.
Per fortuna, era già estate e Francesco non aveva patito il freddo, ma la mattina si era alzato con la schiena a pezzi, furioso con la sua cara mogliettina. Caterina, per ripicca, aveva mantenuto il punto sulle proprie azioni, ma poi aveva avuto diverse ore di solitudine per pentirsene e perciò, in quel momento, si trovava davanti l'ingresso del garage, con un contenitore contenente il pranzo che aveva preparato con tanto amore per il marito e pronta a chiedergli scusa... più o meno.
Dopotutto, l'immagine dell'amorevole mogliettina in stile anni Cinquanta sapeva che non le si addiceva più di tanto, e lei era un totale disastro in cucina. Non aveva idea se il cibo che aveva preparato per lui fosse anche commestibile.-Oddio!- esclamò Francesco vedendola arrivare e Alessandro, che era stato informato dall'amico riguardo quanto accaduto la sera prima, si volse nella sua direzione, mentre l'altro alzava gli occhi al soffitto.
-Vuoi che tenga la tigre lontana da te?- gli chiese, accompagnando le proprie parole con un sorrisino triste. Si vergognava un po' ad ammetterlo, ma la sua apparente empatia, in realtà, aveva davvero poco a che vedere con il litigio tra i due sposini. Si sentiva in colpa nel trovarsi in mezzo ai due, per una volta a rivestire il ruolo che sempre era stato loro, mentre gli veniva data la possibilità di aiutarli, di ricambiare gli infiniti favori con cui era in debito con loro. Eppure, anche in quella situazione, Alessandro era triste perché gli mancava Valentino.

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NEVER ENOUGH
RomanceIn un quartiere periferico della città di Bologna, Alessandro ha finalmente trovato un piccolo appartamento dove mettere radici: è pronto per ricominciare da zero, senza più concedersi distrazioni di sorta. Ha rinunciato a false speranze, chiuso i...