Sembrava cosi reale.

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Sfrego le dita delle mani.
Il mio corpo sta letteralmente andando a fuoco.
Sono le 3.00 di notte e ho appena riaperto gli occhi dopo un sogno, o un incubo forse.
Lei tornava da me, pentita per aver dimenticato cosi in fretta tutti questi anni insieme, mi prendeva le mani e mi baciava, mi sentivo beata, serena e tranquilla che tutto fosse tornato come prima, ma alla fine del bacio il suo volto non era più il suo ma quello di Nayara.
Esco fuori in balcone e accendo una sigaretta.
Il cielo è scuro, è tutto buio quello che mi circonda ma non sembra far paura, sono cosi confusa che vorrei che questo nero carbone mi avvolgesse per riuscire a chiudere gli occhi e non pensare a nulla.

7:00 del mattino

-Buongiorno, come stai? Oggi passi davanti l'Hotel per caso? Magari fai una passeggiata fingendo di non passare per me-

Cazzo. Vorrei lanciare il telefono in aria.

-Hahaha sei proprio stronza, d'accordo ci vediamo lì-

-😝💕-

Eccomi qui, sempre qui davanti a questo grande Hotel che mai avevo notato prima di conoscere Nayara, eppure è cosi vicino casa.
Decido di scriverle.

-Sono qui, esci?-

La sua risposta non tarda ad arrivare, come se non facesse altro che aspettare un mio messaggio.

-Raggiungimi tu-

Mi decido ad entrare dentro l'hotel, sembra veramente lussuoso.

"Salve, desidera?"

"Salve, io in realtà..."

"Lei è con me"

È la sua voce.
Echeggia prepotente.
Mi piace.
Mi volto, è in costume da bagno.
Un costume bianco che nonostante  intero fa trasparire tutte le sue curve.
Il mio sguardo si è bloccato su di lei.
Piccole gocce d'acqua le attraversano il petto ed il mio sguardo si lascia andare nell'ammirare l'andamento lento che quest'ultime hanno assunto per scivolare via lungo il suo seno.
Vorrei poter dire qualcosa per uscire dall'imbarazzo ma le parole mi restano ferme in bocca alla vista del suo corpo.

"Ehi, stavo facendo un bagno nella piscina con dell'acqua calda, dopo ho delle prove e questo mi aiuta a rilassarmi"

Sono in totale imbarazzo.
La sua presenza mi mette in imbarazzo.

"Si? Bene, cioè capisco..."

"Vieni in camera?"

Mentre cammina si volta svariate volte a guardarmi

"Sei tutta rossa, tutto ok?"

Ma perché sono cosi fottutamente timida?

"Si, certo, si"

Mi sorride.
Arriviamo in camera, sembra abbastanza carina, un arredamento semplice ma curato nei minimi dettagli.

"Carina questa stanza!"

"Si, abbastanza"

Si passa un asciugamano tra i capelli bagnati ed ogni volta che porto lo sguardo altrove, richiama la mia attenzione su di lei parlando di cose a caso, come se volesse che io la guardassi.
Ed io voglio guardarla.
Voglio ancora guardare la sua pelle nuda e un po' bagnata, le sue labbra carnose che non sembrano far altro che invitare le mie per mescolarsi in un bacio frenetico.
Ancora una volta il suono del suo telefono mi allontana immediatamente da queste fantasie.

"Scusami è una chiamata importante, devo rispondere"

"Fai pure"

Si allontana un po', cerco di seguirla il più possibile con lo sguardo fino a che non si chiude in bagno.
Le mie mani stanno sudando e sento caldo lungo tutto il corpo, proprio come al risveglio dal mio sogno.
Quel maledetto sogno che non ha fatto altro che confondermi ancora di più.

~L'ultimo petalo bianco~  ~El ultimo pétalo blanco~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora