(Pdv Nayara)
Esco dall'auto e ci avviciniamo a quello che sembra essere un enorme capanno.
Non posso dirlo con certezza ma mi sembra di essere non poco distante dalla villa di Eleonor.Helena mi è davanti, mentre altri due mi tengono ferma e mi scortano fino ad una stanza molto ampia con una luce soffusa.
"Accomodati"
Mi guardo attorno e nella stanza non sembra esserci niente se non enormi teli bianchi che coprono oggetti molto grandi.
Tutto l'ambiente è ricoperto da una grande quantità di polvere, infatti uno dei due tizi passa una mano velocemente su una sedia e mi indica di sedermi.
Fatto ciò, come immaginavo mi ritrovo di nuovo legata ad una sedia ma questa volta chi mi sta di fronte non è Eleonor ma una persona fuori di testa che non so fino a che punto può spingersi, proprio per questo inizio a sentire che il cuore accelera, l'atmosfera cupa della stanza e il fatto che io sia ancora fatta non mi aiuta per niente.
Sento le mie gambe tremare e con loro anche le mani."Helena ti prego, possiamo risolvere la cosa.
Non devi farlo ok? Lascerò in pace te e anche Eleonor se è davvero questo che vuoi"Si passa una mano tra i suoi lunghi capelli rossi e si toglie la giacca ordinando ad uno dei due ragazzi di poggiarla da qualche parte
"Vuoi che ti tappi anche la bocca o riesci a star zitta?"
"Che ne facciamo?"
Uno dei due ragazzi si rivolge ad Helena come se avesse fretta di sbarazzarsi di me e di chiudere tutta la faccenda.
Intanto inizio a sentire dei brividi lungo tutto il corpo.
Abbasso la testa e i miei lunghi capelli mi coprono il volto.
Sento il cuore in gola e ammetto a me stessa di aver paura."Lasciamola qui per questa notte"
"Cosa? Helena no! Aspetta! Aspetta!"
Si ferma un attimo a guardarmi e per un attimo spero che abbia cambiato idea ma si limita a sorridermi, si volta nuovamente e si avvia verso l'uscita insieme a i due ragazzi
"Helena, lei verrà a cercarmi"
Si ferma ancora una volta e mi raggiunge con passo svelto.
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio, mi sorride e mi mette una mano sul mento, lo stringe con forza e costringe i miei occhi a rimanere fissi su i suoi."Sei cosi patetica"
"Dovevamo vederci questa sera, verrà a cercarmi!"
Lascia la presa ma questo non migliora le cose perché prima che potessi dire altro, il mio viso riceve un enorme schiaffo che quasi mi fa sobbalzare.
"Cazzo!"
Tengo i denti serrati e cerco di non far trapelare il dolore misto alla paura.
I miei occhi si riempieno di lacrime e i pensieri su quanto detto da Nicky non tardano ad arrivare.
I tre vanno via e tutto ciò che rimane è silenzio e buio.
Per un breve momento realizzo di essere completamente sola, legata ad una sedia e ignara di ciò che può accadere.
Mi lascio andare ad un urlo disperato sperando che qualcuno possa sentirmi ma attorno a me sembra esserci il nulla.
Guarda in che guaio ti sei cacciata Nayara!
Provo a zittire tutti i pensieri che mi stanno riempiendo la testa ma è inutile.
Il panico sta dominando più di qualsiasi emozione in questo momento e non riesco a non pensare a qualcosa che non sia il fatto che in mano ad una pazza come Helena potrebbe anche andare peggio di cosi.Credo si sia fatta ormai notte, sono passate parecchie ore da quando sono qui.
Cerco di tenere il più possibile gli occhi aperti, non posso permettermi di non essere vigile, potrebbe accadermi qualcosa da un momento all'altro."Eleonor! Eleonor!"
Tengo a fatica gli occhi aperti ma la vedo e qui davanti a me e mi sorride.
"Bambina"
Il suono della voce di mio padre fa si che io mi volti da non so quale parte della stanza visto che è ancora tutto buio
"Ehi bambina"
La voce di Eleonor si sussegue ancora a quella di mio padre e ancora una volta mi muovo in modo nervoso sulla sedia
"Dovresti smetterla e dovresti crescere Nayara"
Non distinguo più nessuna delle due voci.
Stringo i denti e provo il più possibile a distinguere il vero dal frutto della mia immaginazione.
Non può essere mio padre non può essere qui e probabilmente nemmeno Eleonor.
Nessuno può sentirmi e nessuno mi troverà.
Quella fottuta droga sta alterando tutte le mie capacità fisiche e mentali."Cazzo! Cazzo!"
Tutto ciò che posso fare è urlare per provare a far tacere quello che c'è nella mia testa.
Il rumore della mia voce fa eco nella stanza e si ripete.
Alzo il viso e cerco per quanto possibile di ricompormi.
Mi sbagliavo non posso limitarmi ad urlare posso fare altro, posso cantare.
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo.
Schiarisco la voce e mi faccio forza intonando le note di qualche canzone che di solito mi rende felice.●Il giorno dopo●
Dell'acqua gelida sul mio viso e la voce acuta di Helena fanno si che io apra gli occhi e alzi il viso, cercando in qualche modo di spostare i capelli che mi circondano la faccia.
Non riesco a tenere gli occhi aperti ma faccio uno sforzo e per l'ennesima volta mi guardo in giro, i due ragazzi hanno tra le mani un bel po' di bustine di coca e le stanno appoggiando su qualcosa che non riesco ad identificare."Bene piccola puttana! Visto che la mia cocaina ti piace tanto, come promesso avrai tutta quella che desideri"
"C-cosa? Che significa?"
Non mi guarda e si rivolge a i due ragazzi
"Quante bustine sono?"
"Credo siano circa venti"
"Non è importante, possiamo comunque prenderne altre"
Si avvicina a me trascinando con sé una sedia.
Mi siede di fronte, i suoi occhi sono accesi di una luce che sembra essere indecifrabile.
Ha gli occhi di chi è consapevole di ciò che sta facendo e sembra che tutto ciò la ecciti.
Riesco ad intravedere un velo di follia che mi spaventa non poco.
Mi sorride e i suoi perfetti denti di un bianco perla risaltano il suo rossetto rosso acceso."Helena.."
Sospiro e faccio fatica a parlare ma a lei sembra non importare, anzi sembra compiuta.
Apre una delle buste e stende non so quante strisce di cocaina su una superficie abbozzata per l'occasione
"Che cosa hai in mente?"
"Visto che ti piacciono cosi tanto la mia ragazza e la mia droga ti concedo una di queste due cose.
Adesso ti lascio libere le mani e inizi a mandare giù quanta più cocaina possibile""Chi ti dice che io non possa scappare?"
Finite di dire queste parole, uno dei due ragazzi mi si avvicina puntando per l'ennesima volta la pistola sui miei fianchi mentre l'altro mi slega le mani.
"Non credo tu possa farlo"
Non ho scelta.
Ho capito le sue intenzioni, vuole sbarazzarsi di me facendomi avere probabilmente un overdose.Inizio a tirar su la prima striscia mentre ascolto la sua risata, chiudo gli occhi e continuo.
Il mio cuore che durante la notte si era un po' pacato, adesso ha ripreso a battere a ritmi indicibili.
Posso sentire quella sostanza bianca arrivarmi su per la testa come mai prima d'ora, forse perché non ne avevo mai assunto cosi tanta.
La mia mente non riesce più a pensare e non faccio altro che guardare i loro visi che pian piano si allontanano sempre di più e diventano sempre meno chiari ma non ho scelta devo farlo.Ehii
Siamo arrivati anche a questo capitolo!
Spero che la storia del rapimento vi tenga sulle spine🤔.
Come sempre se vi va lasciate una ⭐ e un 💬.
Grazie per la lettura♥️
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~L'ultimo petalo bianco~ ~El ultimo pétalo blanco~
Romance~I miei occhi non fanno altro che chiederle di spogliarmi dei vestiti che indosso e delle paure che porto~. •Che strana cosa il caso• Yuna è una ragazza di 20 anni che è appena stata mollata. Un incontro casuale però sarà la linea di confine tra la...