Primo vero appuntamento pt.1

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(Pdv Yuna)

"Si può sapere che cosa stai combinando?"

Alzo lo sguardo e cerco di indirizzarlo verso la figura di mia madre

"Sto cercando dei vestiti adatti, dannazione!"

Si fa spazio tra la vastità di felpe e jeans sparsi un po' per tutta la camera

"E questi per terra cosa sono? Stracci forse?"

Metto le braccia conserte e faccio roteare gli occhi per poi lasciare andare il mio corpo sul letto

"Mamma è un'appuntamento importante"

Prende delle felpe tra le mani e le osserva per poi sorridermi

"C'è forse di mezzo quella ragazza? Quella li.."

"Nayara mamma, si chiama Nayara"

Mi osserva con aria superficiale e poi continua a raccogliere quasi tutti i vestiti presenti in camera

"Metti una cosa qualsiasi, non è mica la prima volta che la vedi"

"È la prima volta che andiamo a cena e che ci vediamo da qualche parte che non sia una stanza di un hotel"

Si muove per tutta la camera e cerca di dare una sistemata qui e li

"Oh quindi è una cosa seria? Un momento, vi vedete in una camera di hotel? Yuna!"

Accenno un sorriso imbarazzato

"Oh no no, lo so cosa stai pensando, mi chiedo dove sia papà quando serve"

Mia mamma è sempre stata una donna senza tabù, sembra che niente le possa creare imbarazzo, mio padre invece è tutto il contrario e molto probabilmente io ho ereditato da lui la parte più intima e riservata di me.
Non sono mai sicura di me stessa, sono sempre in imbarazzo e non mi piace molto parlare di me o di quello che mi riguarda, a meno che io non trovi delle persone di cui mi fido.
Per il resto, mi faccio sempre troppi problemi.
Questo mio pensar troppo però viene a mancare quando in me si fa spazio la rabbia, in quel caso agisco solo d'istinto.
Forse dovrei cambiare, dovrei inventare una nuova versione di me, più sicura e più convinta nei modi di fare e allo stesso modo più calma e più cauta.
Dovrei forse essere come la ragazza bionda? Quella tizia sembra essere molto sicura di se stessa.
Sembra essere indifferente a tutto quello che le passa davanti e sembra avere pieno possesso e consapevolezza di sé e della sua vita.
Nemmeno a dirlo, tutto il contrario di me.

"Andiamo Yuna, tanto ho capito"

La voce di mia mamma mi distoglie dai miei pensieri.
Ero cosi immersa nell'analizzare le differenze tra me e quella Eleonor che ci metto un po' a capire che cosa effettivamente ha capito mia madre.

"Sembri una ragazzina"

Il suo volto lascia spazio ad una grossa risata che si conclude poi con un leggero sorriso

"Va bene va bene, la smetto.
Dico soltanto che dovresti essere sicura di ciò che fai"

La guardo dritta negli occhi e senza bisogno di parlare, mi si avvicina e continua il suo discorso

"Visto i precedenti con Ruiz.
Sei sicura di ciò che provi?"

Abbasso lo sguardo e gesticolo un po'

"Si, certo che lo sono! Lo sono certo! È solo che lei è un po' strana"

"Dio li fa e poi li accoppia!"

Sospiro per poi sorridere

"No, aspetta stai dicendo che sono strana?"

Mi sorride e si avvia verso la cucina

"Mamma!"

"Sistema la camera Yuna"

E se fosse vero che sono strana, ho probabilmente appreso questa stranezza proprio da lei.

Osservo il mio riflesso allo specchio per l'ennesima volta.
Forse i capelli cosi non vanno proprio bene o forse non vanno bene i vestiti?
E se mi cambiassi?
Lancio uno sguardo furtivo all'orologio, non c'è tempo, mi farò andar bene i miei pantaloni neri, la mia camicia bianca e la mia giacca.

La strada che separa l'hotel da casa mia questa volta sembra essere nulla e in me che non si dica mi ritrovo con la sigaretta in mano a fissare ancora una volta l'orologio per assicurarmi che io non sia in ritardo e nemmeno in anticipo.

Un clacson seguito da delle luci abbaglianti mi indicano, prima che potessi raggiungere del tutto l'auto, lo sportello dei sedili posteriori si apre.

"Siamo abbastanza eleganti sta sera"

Mi prendo un un'attimo per ammirarla.
Sembra aver azzeccato perfettamente il suo abbigliamento, il suo vestitino rosso si abbina perfettamente ai suoi capelli neri e alla sua carnagione scura ma non troppo.

"Si, certo, cioè abbastanza"

Si lascia andare in una grossa risata che prova a placare portandosi una mano alla bocca, facendo attenzione a non rovinare il rossetto rosso che le colora le labbra.

"Yuna, sei in imbarazzo?"

"Cosa? Io? No! Perché dovrei esserlo?"

Non risponde, continua a sorridere e mi fa cenno di salire in macchina

Osservo l'auto e prima di prendere posto, osservo uno sconosciuto alla guida

"L'auto è tua?"

"No, è di Nicky.
Lui invece non so chi sia, è un amico di Nicky probabilmente"

Sospiro e sorrido leggermente

"Quindi in poche parole, Nicky ci tiene d'occhio e sa come raggiungerci in ogni momento"

Mi da una pacca sulla spalla mi prende per mano per poi prendere posto in auto insieme.

Non ha detto nulla per tutto il tragitto in auto, si è limitata solo ad accarezzare la mia mano di tanto in tanto.
Tiene la nuca poggiata sul sedile e non distoglie un'attimo lo sguardo dal panorama, quest'ultimo è un continuo alternarsi di alberi verdi più o meno alti.
I suoi occhi si muovono solo per battere le ciglia, sembra che niente possa distrarla da ciò che sta guardando.
A cosa starà pensando?
Dovrei forse dire qualcosa? Probabilmente sarebbe opportuno chiederle se va tutto bene, però non mi dispiace guardarla mentre è assorta nei pensieri, è piuttosto carina.

L'auto si ferma davanti ad un locale situato poco lontano dalla città

"È un posto carino, ci hanno riservato una piccola stanza dove stare in pace"

Sorrido mentre la osservo cercare qualcosa dentro la sua piccola borsa

"Una stanza?"

"Si, non voglio che qualcuno ci interrompa"

La ragazza sembra avere le idee chiare sulla serata

"Nayara?!"

Poco prima di entrare nel locale, un paio di ragazzi ci raggiungono urlando il suo nome e chiedendo dio solo sa quante foto.
Mentre ne scatta alcune e si intrattiene gentilmente con loro, mi riserva delle occhiate e dei piccoli sorrisi e poi fa spallucce come a chiedermi di avere pazienza.

"Ora ho capito che intendi quando dici nessuno che ci disturba"

Mi sorride e abbassa lo sguardo

"Sono stati carini però"

Sospiro e faccio roteare gli occhi

"Si, soprattutto quando si sono complimentati per la bella coppia che siete tu e Nicky"

"Credevo avessimo chiarito questa storia, devi sempre brontolare in qualche modo"

Prima che potessi aggiungere qualcos'altro le sue labbra si posano sulle mie per un breve istante che non appena terminato lascia spazio ad una piccola risata da parte di entrambe.

Ehila! È arrivato anche questo capitolo!
Il primo appuntamento finalmente fuori da quell'hotel! 😂
Il capitolo sarà diviso in due parti.
Spero possa piacervi♥️
Se vi va lasciate una ⭐ e un 💬.
Buona lettura♥️

~L'ultimo petalo bianco~  ~El ultimo pétalo blanco~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora