L'attimo che precede la rabbia.

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La mia tazza di caffè si sta freddando perché mentre Ruiz mi parla io non faccio altro che osservarla distratta.

"Yuna?"

Alzo lo sguardo

"Si?"

Sembra infastidita dal mio modo di fare ma non riesco davvero a darle retta.

"Mi stai ascoltando?"

Le faccio cenno di si con la testa.
Decido di bere finalmente questo caffè.
Ci siamo spostate in un bar poco distante da casa mia.

"Ruiz perché continui a cercarmi?"

Mi guarda dritto negli occhi e sposta i suoi capelli dietro le orecchie.

"Lo sai già perché"

Si effettivamente sono consapevole di tutto.
So per certo che inizierà di nuovo a dirmi che c'è ancora tempo e spazio per la nostra storia.

Il caffè con Ruiz si è concluso con un semplice saluto e la mia promessa di riflettere sulla nostra situazione.
Riflettere? Come se non lo facessi già abbastanza.
Che cosa mi è saltato in mente di dirle? E se la stessi solo illudendo?
Il suo sorriso pieno di speranza e di buona volontà nell'affrontare di nuovo tutto insieme è ancora inciso dentro alla mia testa, cosi come le sue mani che prima di andare via da quel bar, si sono strette alle mie.
Erano cosi calde e familiari, per un attimo quel tocco mi ha fatto pensare che non c'è niente che io desideri di più di qualcuno al mio fianco che io già conosca, che sappia di me quanto io di lei.
Come può essere possibile? Come può esserci tanta confusione in una sola testa?
Chiudo gli occhi.
Nel buio della mia camera le cose non migliorano.
Le coperte calde a contatto con il mio corpo mi rimandano ad un calore che non mi è nuovo.
Come niente le immagini della pelle di Nayara incollata alla mia si fanno chiare.
Mi sembra quasi di poter toccare le sue labbra e di poter sentire che ride al mio semplice tocco.
I miei occhi si riaprono velocemente e in me che non si dica mi trovo sul balcone ad osservare la calma che la notte generosa regala.

-Sei sparita.
Sai fare solo questo?-

Sorrido ironicamente al suo messaggio.

-Oh scusami, hai ragione..Non ti ho ancora chiesto come va con il tuo ragazzo. Ma tranquilla, Nayara. Ho visto le foto.-

Non riesco ad essere meno acida, questa situazione mi irrita.
Ho passato tutta la settimana a guardare foto e foto dove i finti piccioncini professano il loro amore.
Se solo ci penso ho il voltastomaco.

-Vuoi smetterla!?-

Scrivo in fretta come se non ci fosse tempo da perdere.
Voglio sapere.
O forse no, forse sto solo cercando un pretesto che mi faccia davvero incazzare e allontanare da tutta questa situazione.

-Vi siete baciati?-

Il suo messaggio questa volta tarda ad arrivare.

-Ma che importa!?-

Spengo il telefono.
E ancora una volta mi ritrovo a discutere con me.
Non è forse ovvia la risposta?
Certo, le gente sui social non aspetta altro, commenti su commenti e complimenti su complimenti per la bellissima coppia.
Ancora una volta, se ci penso mi viene la nausea.

●Qualche giorno dopo●

Il campanello di casa mia mi allontana da quel pensiero che tanto sembra tormentarmi.
Il solito.
Sempre lo stesso.

"Yuna, aspetti qualcuno?"

Faccio no con la testa mentre mia mamma si avvia a rispondere al citofono.
Mi fa cenno con la mano di avvicinarmi e allontana un po' il citofono dell'orecchio.

~L'ultimo petalo bianco~  ~El ultimo pétalo blanco~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora