"heaven in hiding" ~ (KookMin) ✓

8. Jungkook

Metto in moto la macchina e vado a tutta velocità verso casa di Jimin. Me ne sbatto il cazzo dei segnali stradali, mi ha fatto girare le palle quel nanetto.

Arrivo sul pianerottolo davanti a casa sua e prendo un respiro profondo. Non voglio assolutamente fare scenate di rabbia, Jimin non mi parlerebbe più per giorni, quindi devo calmarmi il più possibile.

Quando mi sento 'pronto' suono il campanello, ma non mi viene ad aprire Jimin, bensì il suo amico figo Yoongi.

Y: "Emh, ciao, tu sei Jungkook?" mi chiede, mi avrà riconosciuto da alcune foto in casa di Jimin che ritraggono noi due.

Io: "Sì, come mi conosci?"

Y: "Jimin ci parla sempre di te. A me e a Hobi, intendo."

Io: "Oh. Okay, posso entrare?" dico freddo, anche se il mio cuore si sta lentamente sciogliendo. Jimin parla sempre di me ai suoi amici.

Yoongi si fa da parte lasciandomi passare e io mi dirigo subito in salotto, dove vedo un altro ragazzo, questo con i capelli rossi. Hoseok.

Appena mi nota si alza di scatto e viene a salutarmi. Io e lui ci eravamo già conosciuti tramite Jimin e devo dire che anche lui è un bel ragazzo, ma decisamente non il mio tipo. E poi fa troppo casino, mi ruba il primato.

Faccio finta di essere cordiale e ricambio il saluto, quando sento il rumore di un vassoio che cade in terra e un urlo di spavento da parte di Jimin.

Tutti ci giriamo verso di lui: è in piedi, che mi fissa, ha appena fatto cadere un vassoio con delle tazze fumanti di caffè, il quale è finito parzialmente in terra e in gran parte sul muro, ora di color marrone chiaro nei punti in cui la sostanza scura l'ha colpito.

Io: "Ciao" accenno un sorriso e poi scatto verso di lui per aiutarlo a pulire.

Una volta pulito tutto mi dice: "Possiamo parlare?". Annuisco perché so che sta per arrivarmi il cazziatone, ma non posso tirarmi indietro.

J: "Ragazzi, noi torniamo subito. Dobbiamo parlare di una cosa. Voi fate come sempre, come se foste a casa vostra."

Quante volte ho sentito Jimin pronunciare questa frase? Ma alla fine l'unico che davvero si comporta come se fosse a casa propria, e l'unico davvero autorizzato a farlo, sono io.

Lo seguo fino nella sua stanza e mi chiudo la porta alle spalle. Mi siedo sul letto, pronto alle urla, ma non urla. Anzi, urla sì, ma a bassa voce per non 'spaventare' gli ospiti.

J: "Si può sapere che cazzo ci fai qui? Ti avevo chiesto per favore di lasciarmi stare per una sera, UNA. E cosa fai? Ti presenti a casa mia così sai che non posso cacciarti?! Ora ti inventi che eri venuto qui a riprenderti il cellulare e te ne vai."

Io: "No."

J: "Scusa, non ho sentito. Hai per caso detto 'Okay, d'accordo, faccio come vuoi tu per una volta'? Perché a me sembra di aver sentito così."

Io: "Beh, allora ti serve un otorino. Io non me ne vado."

J: "Che cazzo di problemi hai?"

Io: "Che problemi hai tu con me? Ogni volta che incontri i tuoi amichetti del cazzo io me ne devo andare."

J: "Li hai appena chiamati 'amichetti del cazzo', dimmi se non è un buon motivo per cacciarti."

Io: "Ti prego, ti prometto che farò il bravo" dico alzandomi e inginocchiandomi di fronte al mio migliore amico, che per una volta ha la possibilità di guardarmi dall'alto.

J: "E va bene, ma solo perché non voglio fare scenate. Dopo, a serata conclusa, facciamo i conti. E comportati bene."

Io: "D'accordo, Hyung" rispondo sorridendo e rialzandomi, per poi dargli un bacio sulla guancia. Bacio che porta subito via passandoci sopra la mano e alzando gli occhi al cielo.

Torniamo dagli altri e vedo delle bottiglie di Soju sul tavolino del salotto. Jimin ha detto che avremmo fatto i conti a serata conclusa, basta farlo bere abbastanza da non farla concludere più. Anche se l'alcol lo regge meglio di me, lo ammetto.

~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~

Spazio Autrice:

Heyyy, anche questo capito è andato. Spero vi sia piaciuto! Lasciatemi stelline e commenti, così so se la storia vi piace ❤️

- domanda del giorno (qotd):
frutto preferito?
- risposta:
non credo di avene uno preferito, ma di sicuro amo le fragole. con la panna poi 🤤