44. Jungkook

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oggi è il mio compleanno AAAAA

Mi trovo con Taehyung nel suo pub. Sì, posto abbastanza scontato direi, ma di pomeriggio è chiuso e quindi abbiamo tutti i comfort di un pub solo per noi due. Possiamo parlare ad alta voce senza che qualcuno ci senta e non c'è neanche la musica a dare fastidio. Direi ottimo.

Ah, inoltre Taehyung doveva controllare alcune cose assolutamente oggi, ma io non avevo voglia di rimanere a casa da solo e quindi ho accettato di vederci lo stesso nonostante lui non sarebbe stato con me al cento percento.

T: "Allora, dimmi ogni cosa" mi sprona lui prendendo posto dietro il bancone, per controllare alcune cose lì nella zona.

Io mi siedo invece dalla parte opposta e inizio a raccontargli tutto, mentre lui sparisce abbassandosi dietro il bancone.

Io: "Una settimana fa, otto giorni fa anzi, io e Jimin ci siamo messi insieme e..."

T: "COSA? E ME LO VIENI A DIRE CON CENTONOVANTADUE ORE DI RITARDO?" urla riapparendo davanti a me tanto velocemente quanto ha calcolato ventiquattro ore per otto giorni. La sua velocità nel fare i calcoli mi lascia ogni volta spiazzato.

Io: "Scusa, è che in questa settimana praticamente è esistito solo lui nel mio mondo. Capisci che intendo?"

T: "Che avete finalmente scopato?" domanda con gli occhi scintillanti, appoggiando i gomiti sul ripiano.

Io: "Noo, ancora no. Intendo che siamo stati bene insieme, solo noi due."

T: "Ah... che sdolcinatezza..." commenta facendo una smorfia buffa che mi fa scoppiare a ridere. Oltretutto, non sono neanche sicuro che quella parola esista, ma Tae è famoso per storpiare le parole a comodo suo quindi non mi pongo il dubbio⁽¹⁾.

Io: "Stava per succedere, però. Ieri sera."

T: "Ma fammi indovinare... è andato nel panico all'ultimo minuto?"

Io: "No, stranamente lui era convintissimo. Quello ad andare nel panico sono stato io..." dico abbassando lo sguardo, quasi vergognandomi. Insomma, non mi pento né vergogno della scelta che ho fatto di aspettate, ma sento lo sguardo perplesso del mio amico bruciare su di me.

T: "Cosa? Perché?! Lo sai come si fa! Oppure ti sei dimenticato, dopo tutto questo tempo di astinenza?" domanda prendendomi in giro.

Io: "No, idiota, so tutto alla perfezione. Ma stavamo per farlo sul tavolo della cucina e per lui era la prima volta... volevo che fosse speciale, tutto qua."

T: "La prima volta non è mai speciale, fa sempre schifo."

Io: "Beh, non sono d'accordo. Non sarà la migliore, ma non voglio neanche che sia la peggiore..."

T: "Lui come l'ha presa? Si sentiva pronto e ti sei tirato indietro, poveretto."

Io: "Ma vi siete messi d'accordo sul copione? Mi stai dicendo esattamente le stesse cose che mi ha detto lui: 'lo sai come si fa!', 'ti tiri indietro proprio adesso?'. Vi siete parlati prima che venissi qua?"

T: "Assolutamente no, però devi assolutamente farmelo conoscere meglio. Secondo me diventeremo ottimi amici."

Io: "Lo spero anche io, non voglio che ci sia qualche attrito tra i miei due migliori amici."

T: "Hai ragione, non sarebbe affatto bello. Beh, raccontami qualcos'altro, però, non puoi aver già finito tutti gli argomenti in meno di dieci minuti. Insomma, una settimana non la riassumi neanche in ore e ore, quindi aggiungi qualcosina, dai!"

A volte sembra proprio un bambino per gli atteggiamenti che assume, ma è proprio questo quello che mi piace di lui: è spontaneo e divertente.

"heaven in hiding" ~ (KookMin) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora