37. Jimin

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Il pomeriggio del giorno seguente mi preparo per questa 'uscita' con Jungkook. Sinceramente sono rimasto abbastanza sorpreso quando mi ha detto che voleva portarmi fuori, speravo in un appuntamento, ma è evidente che da parte sua c'è solo amicizia.

Probabilmente ha anche qualcosa con quel Taehyung, dato che tra tutti i pub che di sicuro lui conosce ha nominato proprio quello del suo amico. Amico... o di più.

Al solo pensiero di lui con un altro ragazzo mi viene il voltastomaco, quindi cerco di non pensarci mentre finisco di abbottonarmi la camicia lasciando aperti i primi due bottoni.

Senza bussare Jungkook entra in camera mia e mi volto subito verso di lui spaventato.

JK: "Che c'è? Sono vestito male?" chiede Jungkook non capendo la reazione di Jimin.

Io: "No, emh... ero sovrappensiero. Cosa c'è?"

JK: "Volevo vedere come ti saresti vestito..."

Io: "Ho ventitré anni, so vestirmi anche da solo" rispondo leggermente scocciato. Odio quando tira fuori queste scuse stupide.

JK: "A quanto pare no... vuoi metterti una camicia così elegante per un pub?" chiede serio.

Io: "Sparisci" rispondo ridendo e voltandomi di nuovo verso lo specchio per abbottonarmi un bottone in più. Meglio non rischiare con Jungkook.

Tuttavia non capisce che deve andarsene, non lo capisce mai, e me lo ritrovo dietro, a pochi centimetri da me. "Il fatto è che stai benissimo e sono geloso..."

Io: "Di cosa?" dico voltandomi verso di lui e facendo un passo indietro per allontanarmi. Cosa che lui azzera facendone uno in avanti.

JK: "Stai benissimo con i jeans neri e la camicia bianca e non ti permetterò di entrare così in un pub dove metà dei ragazzi sono gay."

Io: "E cosa dovrei indossare secondo te?"

JK: "La felpa più larga che hai" rispondo tranquillamente.

Io: "Ahaha certo. Io tengo addosso questa. Non sarà una camicia bianca a farmi trovare l'amore della mia vita in un pub" dico senza riflettere.

E poi penso... penso al fatto che in realtà l'amore della mia vita l'ho già trovato. L'ho trovato in quella persona che riesce ad apprezzarmi sempre e comunque, indipendentemente da come sono vestito, o da come parlo o da come mi comporto.

JK: "Che testardo."

Io: "Senti da chi viene la predica!"

JK: "Guarda che io lo dicevo per te. Non sia mai che a qualcuno venga qualche strana fantasia solo perché vestito così sei... sexy."

A volte mi piace immaginare che le cose che dice le pensi davvero, che ricambi davvero i miei sentimenti e che sia geloso perché mi vuole solo per lui. Ma è solo una mia fantasia.

Io: "So badare a me stesso" ribatto con un sorriso falso e indietreggiando ancora di un passo.

JK: "Ah, davvero?" dice lui avanzando.

Io: "Sì." rispondo secco, alzando un sopracciglio e facendo ancora un passo all'indietro. L'ultimo passo però, perché sento la mia schiena premere contro il muro.

Jungkook quindi avanza ulteriormente e riesce a intrappolarmi tra il muro gelido e il suo corpo bollente. Posiziona le sue mano sui miei fianchi, esercitando una leggera pressione con i polpastrelli.

JK: "Ne sei sicuro?" domanda in un sussurro, avvicinando il suo volto al mio. Ogni volta mi sembra che siamo talmente tanto vicini che avvicinarsi ulteriormente sia impossibile e ogni volta mi dà la prova che non è così.

"heaven in hiding" ~ (KookMin) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora