42. Jungkook

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*una settimana dopo*

Io e Jimin abbiamo passato la nostra prima notte da fidanzati solo dormendo insieme. La prima intera settimana solo dormendo insieme. Non è successo assolutamente niente di serio. E non voglio basare la mia relazione interamente sul sesso, però spero che succeda alla svelta. Insomma, ho aspettato di averlo per tanto tempo e ora stiamo fottutamente insieme.

Torna a casa dal lavoro proprio quando sono appena uscito dalla doccia. Mi metto addosso una maglietta nera e dei jeans dello stesso colore e lo accolgo con i capelli ancora bagnati.

J: "Sei appena uscito dalla doccia?"

Io: "Sì, volevi farla con me?"

J: "Ti trovo dannatamente sexy con i capelli bagnati" dice ignorando la mia domanda.

Io: "Lusingato" dico seguendolo in cucina, in cui deposita la spesa che ha fatto per stasera.

Per la prima volta nella mia vita ho mangiato cibo fatto in casa per più di due giorni di seguito. Per una settimana Jimin ha cucinato e mi ha anche insegnato a preparare qualche piatto. Pensavo sarebbe successo un casino, avevo paura di annoiarmi, ma cucinare con lui si è rivelato intensamente piacevole, non so se mi spiego.

Io: "Com'è andata oggi?" domando mentre apparecchio la tavola e lui si lava le mani per iniziare a cucinare.

J: "Uff, solite cose al lavoro. E a te?"

Io: "Mi sei mancato tantissimo..." rispondo, camminando a passi grandi verso di lui per raggiungerlo velocemente e avvolgerlo con le mie braccia.

J: "Anche tu" replica, e sono sicuro stia sorridendo. "Che hai fatto tutto il giorno?"

Io: "Sono stato lontano da te... e direi che bisogna rimediare in qualche modo."

J: "Direi di sì, dopo cena però."

Io: "Perché non durante la cena?" propongo lasciandogli un piccolo bacio sull'orecchio.

J: "Che schifo, non è igienico!" esclama Jimin girandosi verso di me.

Col mio corpo, lo blocco delicatamente contro il bancone sul quale stava lavorando e lo guardo mentre rido: "Scemo, che hai capito? Io intendevo di usare te come cena."

J: "Oh..." dice arrossendo.

Io: "Ebbene sì, e avrei anche una certa fame. Quindi che ne dici... ti va di mangiare?" chiedo a un palmo di naso da lui.

Deglutisce come se avesse timore di qualcosa, ma annuisce lo stesso, guardandomi dritto negli occhi, nei quali riesco a intravedere una scintilla di lussuria.

Si sporge verso di me e dà inizio a un bacio che diventa subito molto passionale. È lui a chiedere l'accesso alla mia bocca, che subito schiudo. Allaccia le braccia intorno al mio collo e, dopo che l'ho sollevato, le gambe attorno alla mia vita.

Per la prima volta da quando lo conosco, mi rendo conto di quando effettivamente sia piccolo Jimin. È una sensazione bellissima averlo tra le braccia, è rilassante e mi dà sicurezza.

Cammino con lui 'in braccio', senza che le nostre labbra si separino per un solo istante, fino al tavolo della cucina, sul quale lo faccio adagiare.

Senza lasciarmi neanche il tempo di capire come si potrebbe evolvere la situazione, le sue mani si spostano subito sulla cintura dei miei jeans, maneggiando impazientemente con la fibbia fino ad aprirla.

Una volta che i miei pantaloni sono sul pavimento, Jimin infila le mani sotto la mia maglietta, sollevandola di poco fino a sfilarla del tutto, aiutato da me. Questa finisce sul pavimento della cucina insieme ai miei pantaloni, e ora io sono mezzo nudo e lui completamente vestito. La sua posizione dominante del momento mi fa un effetto strano: è un qualcosa di sconosciuto, ma allo stesso tempo piacevole.

"heaven in hiding" ~ (KookMin) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora