"Fab qui non so manco io che cazzo fa'. C'è n'botto de gente anche nell'entrata sul retro"
"che cazzo devo farci io?! Te l'avevo detto"
"e adesso che cazzo faccio. C'è è tanta gente" ripeto perché non sembra abbia capito la situazione
"Nì sono tuoi fan"
Vaffanculo Fabri. Me sono rotto i coglioni. Mi avvicino e appena mi riconoscono ci sono ragazzi che urlano e piangono. Altri mi chiedono di Vittoria.
Li saluto velocemente mentre cerco di entrare nel garage. So che posso sembrare maleducato ma sono stanco, ho lavorato tutto il giorno e ci saranno altre occasioni per incontrare Ultimo.
Non ho nemmeno mangiato e non ho scritto nemmeno a Vittoria per sapere quando torna. Domani devo persino partecipare allo shooting per il nuovo merchandising. Ma io che cazzo ne so, faccio il cantante, mica il fotografo.
Vittoria
Ho appena consegnato dei bozzetti pensati per la nuova collezione e sono molto entusiasta nonostante la stanchezza. Ho progettato molti capi che reputo innovativi ma sempre raffinati. Confido nei miei collaboratori e non vedo l'ora che arrivi il campione di uno degli abiti.
Allo stesso tempo penso a Niccolò. È la prima volta che siamo lontani da quando ci siamo riavvicinati e devo dire che è strano. Non me ne capacito ancora e continuo a pensare al motivo della sua assenza oggi. Tra poco dovrei partire ma ho una strana sensazione.
Sono a casa a sistemare le ultime cose quando il cellulare squilla e mi precipito subito a rispondere.
"pronto"
"hey, sono io" non ho visto il mittente ma già dalle prime sillabe capisco subito che si tratta proprio del mio pensiero fisso
Sto per aprire bocca quando mi anticipa.
"scusa se non mi sono fatto sentire ma è stata una giornataccia."
Non lo vedo ma posso scommettere che in questo momento sarà sdraiato da qualche parte e si starà tormentando i capelli.
"è successo qualcosa di grave?"
"nulla che non si possa sistemare. Sei già in stazione?"
"sto per partire, non mi aspettare" rispondo chiudendo la porta
"non ci penso nemmeno... mi manchi Vì"
Che romantico
Sono appena arrivata a Milano e sono le 3.30 del mattino. Il treno ha fatto pure ritardo e ho detto agli altri che avrei preso un taxi.
Giro le chiavi di casa che mi ha dato Niccolò e nonostante le luci accese l'appartamento è in un profondo silenzio. Porto lentamente la valigia in camera e appena apro la porta lo spettacolo davanti mi emoziona. Tutti i vestiti che avevo lasciato sul letto sono scomparsi e in compenso c'è una sorpresa. Peter Pan addormentato sopra alle coperte e con due calici di vino sul comodino. Vorrei tanto baciarlo, dirgli che lo amo ma sono parole importanti che forse ho paura di dire.
Bevo il vino perché in fondo non fa mai male, gli rimbocco le coperte e dopo avergli dato un piccolo bacio sulla guancia esco con ancora gli occhi che brillano.
Vado in camera sua e il suo profumo mi fa sentire a casa. Apro gli armadi per cercare qualcosa da potermi mettere questa notte dato che la voglia di aprire la valigia è pari a zero.
Appena trovo il ripiano delle t-shirt in mezzo al casino trovo un qualcosa di troppo famigliare: il mio reggiseno. Sorrido pensando alla reazione che avrebbe potuto avere mio padre vedendolo e mi cambio.
Alla fine ho preso una maglietta e la felpa del tour. I pantaloncini non li ho trovati ma tanto devo dormire da sola. Sono troppo stanca, domani mattina ci penserò.
STAI LEGGENDO
Noi Ultimi 2- (Ultimo- Niccolò Moriconi)
FanfictionDopo quel maledetto concerto del 4 luglio, le strade di Ultimo e della figlia del suo caro amico Fabrizio Moro si divideranno. Il successo del ragazzo non sarà l'unico perché anche Vittoria si farà conoscere. La ferita e i rimpianti fanno sempre più...