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Quando mi svegliai a causa della luce del sole che filtrava attraverso la serranda, la mia vista cadde subito sulla figura di un giovane uomo sdraiato su un divano bianco, a pochi passi dal letto.

Non ci volle molto prima che la mia mente venisse inondata dai ricordi della notte precedente: l'abbandono di Jacob su quella strada, la conoscenza di Anne, l'incontro con quello splendido ragazzo che, in quel momento, ancora dormiva.

Louis.

Osservai il suo viso rilassato poggiato sul dorso di una mano, notando che le sue labbra piene fossero leggermente dischiuse; alcune ciocche di capelli castano chiaro ricadevano sulle sue palpebre chiuse.

Era davvero bellissimo.

Non potevo ancora credere a tutto quello che era successo: se solo non avessi incontrato Louis, il mio destino sarebbe stato del tutto diverso.

Ero ancora scossa, eppure, continuavo a credere che se quel ragazzo avesse voluto farmi del male, lo avrebbe già fatto da tempo.

Avendo sempre avuto intorno gente malvagia e per nulla affidabile, ormai avevo iniziato a riconoscerla: Louis non sembrava affatto uno di loro, le sue intenzioni parevano pure, sincere.

Gli angoli della mia bocca si sollevarono in un sorriso alla sua vista; poi, il mio sguardo si posò sull'orologio appeso alla parete, che segnava le otto meno un quarto del mattino.

Mi alzai piano dal letto, tentando di fare il minor rumore possibile, per poi avviarmi verso una porta semi aperta nella stanza, trovandovi un ampio bagno all'interno.

Immaginai che Louis non si sarebbe arrabbiato se mi fossi fatta una doccia, perché avendo accettato la sua proposta di rimanere lì, era un po' come se da quel giorno avessi potuto reputare quel posto casa mia.

Era stato tutto così strano, così rapido.

Eppure, qualcosa mi diceva che riporre fiducia in quell'alto ragazzo dai capelli castani fosse tutto ciò che mi rimaneva.

Non sapevo come avrebbe potuto prenderla Jacob nel momento in cui, tornando a prendermi, non mi avrebbe trovata, ma decisi di accantonare quel pensiero per il momento.

Rivolsi un ultimo sguardo al ragazzo sdraiato sul divano, per poi chiudermi la porta del bagno alle spalle.

Dopo essermi assicurata che ci fosse un asciugamano per quando ne sarei uscita, mi tolsi i vestiti di dosso ed entrai velocemente nella doccia, passando un po' di tempo sotto l'acqua bollente per riflettere sulla decisione che avevo preso.


In seguito ad aver legato un asciugamano intorno al corpo, finalmente uscii dalla doccia, rendendomi conto di aver trascorso circa trenta minuti in quel bagno, tornando in camera: non appena vi misi piede, notai subito una semplice maglietta nera posta sulla scrivania che sembrava essere stata messa lì appositamente per me.

«Buongiorno» parlò una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare dallo spavento.

Mi voltai verso Louis, che seduto sul letto mi osservava dal basso, e gli sorrisi timidamente, tenendomi stretta al petto l'asciugamano che copriva il mio corpo.

«Buongiorno» sussurrai.

Mi sentii in difetto: avrei tanto voluto mettermi qualcosa addosso il più presto possibile.

«Sai» iniziò Louis, «hai davvero un bel corpo» ammise, lasciando che i suoi occhi di ghiaccio vagassero per un attimo lungo la mia figura, prima di riconnetterli ai miei.

Quel ragazzo sembrava un angelo, ma sicuramente non aveva peli sulla lingua.

Arrossii nell'immediato, sussurrando un flebile grazie.

Ti Salverò La Vita StanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora