Le persone presenti in quel negozio avevano smesso di parlare, non si sentiva volare più una mosca da quando, con passo veloce, qualcuno vi si era precipitato all'interno.
La tentazione di uscire dal camerino per vedere con i miei occhi cosa stesse accadendo era alta: ma ero in reggiseno, e qualcosa mi diceva che non sarebbe stata una buona idea.
Dopo pochi secondi di silenzio, ognuno sembrò tornare alle proprie commissioni, e il dolce suono della musica tornò a essere sovrastato dalle conversazioni dei clienti.
In seguito ad attimi che parvero infiniti, proprio quando iniziai a pensare che non fosse successo nulla, una voce fin troppo vicina a me parlò. Sussultai, portandomi una mano alla bocca, riconoscendo all'istante quel tono così sprezzante e maligno.
«Parker» esordì la voce, provocando un forte tremore al mio corpo, «ci si rivede».
Non potevo vederlo, eppure, sapevo esattamente di chi si trattasse.
Era Jacob.
Che cosa diamine ci faceva in quel posto?
Ma soprattutto, perché era lì? Aveva forse scoperto ogni cosa?No, non era possibile: come avrebbe potuto conoscere la mia posizione esatta? Forse, pur di scoprire cosa mi era successo, mio fratello si era rivolto ad Anne, e la bionda gli aveva comunicato che quella notte era stato Louis a portarmi via con sé...
Ma Jacob non era un indovino, e seppur conoscendo l'identità di Louis, non avrebbe mai potuto sapere dove ci trovassimo in quel preciso istante.
A meno che...
Nel panico più totale afferrai la mia borsetta, estraendone immediatamente il cellulare.
Presa da un momento di debolezza, durante il viaggio in macchina verso quel luogo avevo deciso di accenderlo, chiedendomi se durante quei giorni Jacob mi avesse cercata, ignara del fatto che, così facendo, avrei attivato il mio GPS.
Sì, Jacob mi aveva cercata... e adesso, grazie al mio irrimediabile errore, mi aveva anche trovata.
Se avesse scoperto che ero volontariamente scappata da lui, probabilmente non sarei uscita viva da quel negozio.
Dopo attimi che parvero infiniti, la voce di Louis interruppe bruscamente la mia tragica riflessione.
«Purtroppo, aggiungerei» rispose a Jacob, utilizzando lo stesso tono aspro del bruno.
Poggiai le mani sulle mie braccia, indietreggiando nello stretto camerino dalla luce fioca e spalancando gli occhi: era finita. Jacob mi aveva trovata, e una volta che si sarebbe accorto che ero proprio lì, probabilmente sarebbe stata la fine, per me.
«Arriviamo al dunque, Parker» pronunciò mio fratello in un tono che non ammetteva repliche, lo stesso che usava da sempre con me, «so che tu hai qualcosa che mi appartiene. Quindi, dov'è? Dov'è lei?» Udii alcuni passi pesanti avvicinarsi sempre di più alla piccola area che mi teneva nascosta, e io presi un tremante respiro, cercando di mantenere la calma nella speranza che Louis tenesse fede alla promessa fatta e che non rivelasse la verità.
Mi chiesi cosa Jacob avrebbe fatto di me se solo avesse scoperto che mi trovavo a pochi passi da lui, se solo, tirando la tendina di quello che era divenuto il mio nascondiglio improvvisato, mi avesse vista lì, pronta a nascondermi da lui.
Quell'unico pensiero mi diede i brividi.
«Cominci a delirare a quest'età, Sullivan? Non so di cosa tu stia parlando» fu la risposta di Louis, così calma e impassibile che persino io, se non fossi stata a conoscenza della verità, gli avrei creduto.
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Ti Salverò La Vita Stanotte
ActionCompleta - DISPONIBILE SU AMAZON IN E-BOOK E CARTACEO. La vita di Amber Sullivan viene stravolta quando il fratello la pone davanti a un bivio. Cos'è peggio: perdere la propria dignità, oppure l'unico membro della famiglia rimastole? La strada che A...