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«Il passato non conta, resta solo il presente.»

«È molto lontano il luna park?» domandai poco prima che Zade alzasse il volume della radio.
«No, è a circa dieci minuti da casa». Fu Louis a rispondermi, osservandomi attraverso lo specchietto retrovisore.

Ci trovavamo nella sua auto: lui era alla guida, Zade al posto del passeggero, Nolan e la sua ragazza erano seduti nei sedili posteriori, di fianco a me.

Avevo avuto modo di conoscere Claire il giorno in cui lei e Nolan erano rimasti a farmi compagnia, mentre Louis era a un incontro: aveva ventidue anni, perciò era più piccola del fidanzato di solamente un anno.

Le lunghe treccine afroamericane bionde che portava mi avevano affascinata sin dal primo istante, i suoi occhi erano color nocciola e il fisico piuttosto asciutto, cosparso qua e là di lentiggini e tatuaggi: era senza dubbio una bellissima ragazza.

La sua allegria e il suo dolce sorriso erano così coinvolgenti da non poter assolutamente tenere il broncio quando era nei paraggi, e questa era una delle qualità che la accomunavano a Nolan: con loro era impossibile sentirsi giù di morale.

«Allora Amber, che mi dici? Diamine, sono così contenta di rivederti!» sorrise la ragazza interrompendo i miei pensieri, circondandomi le spalle con il braccio magro e portandomi ancor più vicina a lei.

Sorrisi a mia volta, poggiando la testa sulla sua spalla: probabilmente mi sarei sentita in imbarazzo se fosse stato chiunque altro a prendersi una tale confidenza con me, ma Claire era così cordiale che mi sentivo a mio agio con lei qualunque cosa facesse.

«Lo sono anch'io, non sai quanto» le dissi, sfregando il volto sulla sua spalla in un piccolo gesto d'affetto: era vero, non sapeva quanto per me fosse importante sapere di avere finalmente una persona al mio fianco da poter reputare amica. 

«Sì Amber, ti assicuro che Claire ha fatto di tutto per organizzare un'uscita di questo tipo in cui ci fossi anche tu. Non stava più nella pelle!» sghignazzò Nolan prendendola scherzosamente in giro, ricevendo dalla ragazza un pugnetto sulla spalla.

«Dai baby bee, lo sai che scherzo...» il biondo avvicinò il viso al suo fino a schioccarle un piccolo bacio sulle labbra.

Sorrisi istintivamente, intenerita da quella scena, ma cambiai totalmente espressione quando, distogliendo lo sguardo, notai Zade guardarmi storto attraverso lo specchietto retrovisore..

Da quel momento in poi, cercai di ignorare le sue gelide occhiate per tutto il tragitto, spostando la mia attenzione alla chiacchierata dei due fidanzati di fianco a me.

Sperai tanto di potermi godere una serata tranquilla, anche se qualcosa mi diceva che non sarebbe stato così.



«Siamo arrivati!» esclamò Nolan, balzando fuori dalla macchina in pochi secondi e porgendo una mano alla sua ragazza per aiutarla a scendere.

Scesi anch'io, richiudendo la portiera alle mie spalle: alzando lo sguardo in alto, notai che un enorme messaggio di benvenuto prendeva la maggior parte dello spazio d'entrata.

Sorrisi malinconicamente, mentre i ricordi della mia infanzia venivano proiettati nella mia mente.

«Ehi, tutto a posto?» mi sussurrò Louis all'orecchio, cingendomi il fianco con un braccio.

Ero così presa dai miei pensieri che neppure mi ero accorta della sua vicinanza.
Voltai lo sguardo verso di lui, sorridendogli e annuendo in risposta.

«Allora? Vogliamo entrare sì, o no?» domandò Nolan, sorridendo a trentadue denti.

Ridacchiai, osservando l'aspetto buffo che in quel momento aveva: sembrava un bambino che non vedeva l'ora di divertirsi sulle giostre.
Dopo aver ricevuto l'assenso di tutti, il biondo si fece strada per entrare.

Ti Salverò La Vita StanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora