Hope pov.
Quella notte non riuscì a dormire molto. Più volte mi ero alzata per controllare alla finestra se era andato via, ma la macchina era ancora parcheggiata davanti al suo cancello . Le luci erano spente.
Vi e mai capitato di guardare una persona per la prima volta e di avere la sensazione di conoscerla da una vita?
Ecco io così mi ero sentita con Alex, anche il diminutivo gli avevo affibbiato e lui non aveva detto nulla. In realtà quando il mio corpo, si perché il mio corpo aveva reagito da solo e aveva iniziato a camminare , non avevo realizzato di averlo abbracciato e non avevo pensato minimamente alle parole che poi avevo sussurrato nel suo orecchio.
Tutto era stato naturale.
Il mio corpo aveva reagito, come se in qualche modo attratto dal suo, come una calamita. Mi sono sentita maledettamente bene tra le sue braccia anche se in un primo momento lui si era pietrificato sul posto.
Le sue braccia avvolte sui miei fianchi, il suo respiro tra i miei capelli, la mia faccia sul suo petto era il motivo per il quale il mio cuore aveva accelerato i battiti, era il motivo per cui, il mio corpo fu invaso da mille brividi ed erano state quelle sensazioni a farmi paura, tanto da scappare da quella casa.
Lo chiamavano il Lupo, ma io non avevo paura di lui, mai in realtà né avevo avuto, ma avevo timore delle sensazioni che mi aveva fatto provare. Il fatto che a me sembrava di conoscerlo, i suoi occhi grigi, i nostri corpi avvolti nelle nostre braccia e le emozioni che il mio corpo aveva incassato, quelle mi facevano paura per davvero.Il mattino seguente, andai a lavorare con tante di occhiaie e stanchezza, per questo avevo chiesto a Gabriel di farmi sostituire nel pomeriggio. Con tutta risposta il proprietario annuì e mi comunicò anche che da quel momento si ritornava ai turni normali, era stancante e se ne era accorto, gliene fui grado. Dopo il mio turno da lavoro mi incamminai verso la mia dimora ed entrai, non prima di aver dato una fugace occhiata alla casa difronte. La Mustang era ancora lì, segno che Alex non era partito ancora, ma perché ?
Il pomeriggio passò tranquillo, i miei non c'erano a casa per questo. Il vero problema arrivò la sera quando i miei per l'ennesima volta litigarono.
Non potevo rifugiarmi nella SUA casa sarebbe stato troppo. Ero curiosa, non stupida. Cosi andai nell'unico luogo che mi rimaneva . Il tetto.
Lo stesso tetto che avevo condiviso per anni con Rob . Tutto era come allora, lo stesso cielo, la stessa luna, le stesse stelle. Tutto era uguale, ma senza Rob.Istintivamente guardai verso la casa di Alex e lo vidi fissarmi, i suoi occhi erano già su di me, forse da quanto tempo. E io stupida li, al freddo, chi sa cosa pensava di me ..? Di una sconosciuta, di cui non sapeva neanche il nome, perché scema, quale sono, manco mi ero presentata. Io lo conoscevo o almeno sapevo il nome, ma lui ? No ovviamente .
Lo vidi avvicinarsi alla vetrata, aprire una piccola apertura, che non pensavo ci fosse e con voce non troppo forte gridò:
" Vieni da me, se vuoi.."
Fui sorpresa, infatti rimasi lì impalata a fissarlo senza aver dato nessuno tipo di risposta, ma le mie gambe si erano già mosse da sole. Stavo scendendo giù dalle scale in ferro di emergenza, arrivai in strada e Alex mi sbloccò il cancello elettrico per farmi entrare. La porta era già aperta, mentre lui era seduto sulla stessa poltrona in cui ero seduta la sera precedente. Era bellissimo, nella sua bellezza. Indossava una t-shirt bianca con una tuta grigia. I capelli tirati all'indietro e il suo sguardo nei miei occhi.
" Ciao " lo salutai.
" Ciao" mi sorrise.
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Beyond appearances - Oltre le apparenze
RomanceHope Miller una giovane ragazza con un passato complicato e con due genitori che non fanno altro che litigare. Ogni giorno la ragazza si rifugia in quella casa difronte la sua, apparentemente abbandonata. Alexander Gilbert, proprietario di quella ca...