Capitolo 21

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Hope pov.

Alex era sempre al centro del miei pensieri. Era costante.
Avevo appena finito di cenare, quando il mio cellulare squillò.
Era lui.

" Pronto Alex.."

" Oh piccola Hope, non sei scappata da me oggi?" Farfugliò .

Eh? Era strano che domanda era?
Corsi di sopra nella mia camera e mi affacciai alla finestra e lo vidi dalla vetrata. Alex stava seduto a terra con una bottiglia vuota al suo fianco e parlava con me..

"Ma sei ubriaco Alex?"

" Un pochino.." biascicò .

Senza neanche continuare la chiamata, la chiusi e mi precipitai a casa sua. Non c'era bisogno che mi venisse ad aprire, sapevo molto bene come entrare in quella casa, lo avevo fatto per mesi.

" Cazzo, Alex ma che hai combinato..?"

C'erano i bicchieri della sua collezione ovunque, lui invece si era steso a terra a pancia in giù e guardava diritto davanti a se, aveva uno sguardo vuoto, assente. Il suo corpo era teso.
Perché si era ridotto così? Che cosa lo aveva spinto a bere? Non era da lui.

Molto lentamente mi avvicinai, inginocchiandomi vicino al suo corpo e iniziai a massaggiare i suoi capelli. Volevo che si rilassasse. Lui rimase fermo, sembrava un cucciolo abbandonato.

"Vuoi dirmi che succede Alex..?" azzardai.

"Mmm.."

Quell' espressione che aveva in viso era un chiaro segno che non ne voleva parlare, per questo lo spinsi ad alzarsi.
Stavamo uno difronte all'altro, lo vidi poggiare le mani alla fronte, segno che aveva mal di testa, dato dall'alcol.

" Alex, ora vado a prenderti una pasticca da qualche parte, perché penso che ce l hai giusto? "

Annuì senza risposta poi continuai.

" quindi tu te ne starai qui buono ad aspettarmi, capito?"

Annui di nuovo sedendosi sul divano in pelle nera.

Quando ritornai da lui con tutto l'occorrente, Alex stava prendendo un altra bottiglia di qualche alcool che aveva.

" Ah no, no e no, non ci siamo Alex.." asserì severa spingendolo sul divano.

" Eh dai Hope, mi fai compagnia..?" ammiccò con occhi dolci e voce sensuale.

Per quanto io volessi bere con lui, non potevo . Per quanto la situazione era ammiccante e i suoi occhi desiderosi, dovevo aiutarlo.

Quindi mi venne un idea che gli sarebbe servito per schiarirsi le idee..
Mi avvicinai a lui e gli tolsi la maglietta.

" Mm..io sono brillo Hope, ma tu sei sleale però.." mi provocò.
Dio com'era eccitante la situazione e lui da brillo lo era ancora di più, ma non potevo fare quei pensieri ero sua amica e lo dovevo aiutare. Altrimenti a cosa serviva "l' amicizia"?

" Sta zitto e vieni con me" dissi dura.

Alex di rimando mi seguì nel bagno e capendo l'intendo fece un passo indietro, ma io lo afferrai con i polsi e lo spinsi in doccia per poi aprire il getto d'acqua fredda,divertita esclamai " Cosi ti rinfreschi le idee, caro Alex.."

Era bellissimo, indossava solo dei pantaloncini da basket, e bagnato era ancora più bello del solito. Era una visione straordinaria quel ragazzo. Unico, sexy e io mi beai di quella vista spettacolare. Ero così imbambolata dalla sua bellezza, che non mi accorsi che mi aveva afferato la mano spingendomi tra le sue braccia. Capi solo quando l'acqua fredda colpì la mia pelle, ritrovandomi con il corpo spiaccicato al suo. Fu un abbraccio, forte. Mi teneva così stretta a lui, che temevo mi spezzasse. Con un piccolo movimento, chiusi il getto d'acqua perché è vero che stavo tra le sue braccia e ci stavo divinamente però, faceva anche freddo con tutta quell'acqua gelata addosso. Rimanemmo così bagnati e abbracciati per altri minuti poi mi staccai.

" Alex dobbiamo cambiarci, non vorrei prendermi un accidenti e penso neanche tu quindi cambiati.."

Senza dire una parola, andò in camera sua e io lo seguì.
Alex prese una tuta pulita e andò in bagno. Dopo una decina di minuti uscì in totale silenzio , osservandomi, oserei dire in modo diverso. Aveva una strana luce negli occhi.

Imbarazzata dalla situazione dissi:
" io andrei a casa a cambiarmi, tu riposa adesso.."

Altro silenzio poi parlò " No Hope resta.. non chiedermi il perché, ma tu resta con me stanotte.."

Non risposi, senza il suo consenso, presi qualcosa di suo dal suo armadio, andai in bagno e mi cambiai. Prima di uscire mi guardai allo specchio. Vidi il mio viso e il mio sorriso farsi spazio sulla mia faccia. Sapevo che era brillo, sapevo che se mi aveva chiesto di restare era perché non era poi così lucido, ma mi piaceva il pensiero che lui avesse chiamato me. Aveva bisogno di me, come io di lui.
Sapevo che lui mi riteneva un amica, ma io no. Per me era tutto, e vedere quel "tutto" esprimere di restare con lui a dormire, bhe per me fu un colpo a cuore. Quella sera fui egoista, pensai a me stessa e a quanto stavo bene con lui in quel momento, anche se non era del tutto cosciente delle cose che faceva.
Uscì dal bagno, Alex mi osservò per poco, poi il suo sguardo lo puntò diritto davanti a se.
Io invece mi infilai sotto le coperte. Non stavamo vicini,ognuno aveva il suo spazio ai lati del letto, fortuna che aveva un letto matrimoniale, così da esserci abbastanza spazio per non toccarci.
Alex guardava il soffitto, io feci lo stesso, tutto nel totale silenzio, con la luna che faceva da spettatore.

"Perché hai bevuto Alex, qualcosa non va?" tentai di parlare,ma dalle sue labbra non uscì neanche una parola, così mi girai di spalle, ero stanca dovevo pur riposare, tanto comunque Alex era di poche parole quella sera.
Gli occhi proprio non ne volevano sapere di chiudersi.
Eh come potevo? Stavo nello stesso letto, con la persona di cui provavo qualcosa, avevamo appena fatto una "doccia" insieme, come potevo mai stare tranquilla e dormire?
Poi però senti Alex avvicinarsi, sentivo il suo fiato sul mio collo e poi mi avvolse tra le sue braccia. La mia schiena schiacciata al suo petto.
Il mio corpo ebbe uno sbalzo di temperatura perché avevo tremendamente caldo e per di più il mio cuore rischiava di uscire dal petto. Mi stringeva sempre di più al suo corpo, come se avesse paura che io scappassi da un momento all'altro.
Per questo, piano mi girai. Eravamo uno difronte all'altro stretti, incastrai i miei occhi nei suoi. Poi ci baciammo delicatamente ma con passione. Quando prendemmo fiato, nessuno ebbe il coraggio di parlare, così poggiai la mia testa sul suo petto. Riuscivo a sentire i battiti accelerati del suo cuore. Non gli ero completamente indifferente, ma forse avevamo paura entrambi. Avevamo paura per i nostri cuori e con questo pensiero mi addormentai tra le sue braccia.
Quella sera qualcosa tra me e Alex cambiò.
Quella sera fu l'inizio di qualcosa di bello, quanto pericoloso.

Beyond appearances - Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora