Capitolo 25

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Hope pov.

Stavo sdraiata sul letto di Alex, quando sentì il rumore della sua Mustang nera. Alex era già di ritorno, ma mancava ancora 1 giorno dal suo arrivo qui.
Scesi in fretta le scale e andai ad aprirlo ormai era casa mia quella.

"Ciao, non dovevi tornare domani tu?"

"Ah non sei contenta di vedermi eh.." ammiccò.

Io invece mi fiondai direttamente tra le sue braccia. Mi bastava averlo davanti per dimenticarmi degli ultimi giorni.

Lo feci entrare non prima di rubare un suo bacio che poi approfondì.
Decisi di preparare qualcosa, era ora di pranzo.

Feci una semplice pasta con il sugo e un humburger con l'insalata poi Alex andò a rinfrescarsi mentre io lavavo il casino che avevo fatto in cucina.

Quando andai nella sua camera lo vidi dormire, così decisi di andare via per darmi una pulita anch'io per poi ritornare, ormai Alex mi aveva dato le chiavi di casa sua, non aveva senso sgattaiolare qui dal retro.

Verso sera ritornai da lui, ma era ancora dormiente. Decisi di preparare una spremuta d'arancia e un tramezzino. Portai tutto in camera sua, anche la porzione per me.

Con cautela appoggiai tutto sulla scrivania, per poi avvicinarmi al suo viso angelico per lasciargli una scia di baci.

" Oh ma bene risvegliato Dormiglione..guarda che ti ho portato?" e indicai il vassoio.

Il miglior sorriso apparve sulle sue labbra.

" Non pensi di viziarmi troppo?"

"Stupido mangia dai.."

Lui mangiava la sua porzione e io sorseggiavo la mia spremuta.

"E questa come ci è finita qua?"

Lo vidi, il piano stava funzionando. Alex tra le mani aveva quella foto. Quello era il momento giusto.

" Cosa Alex?" Feci finta di nulla.

" Emh la mia foto.." rispose titubante.

" Chi è quel bambino?"
Si bloccò guardandomi fisso negli occhi per poi posare di nuovo lo sguardo su quella fotografia.

" Sono io questo bambino, me la scattò mia madre quando avevo 8 anni.."

Sgranai gli occhi, il bicchiere mi cadde dalle mani, schiantandosi a terra. Rimasi immobile, pietrificata. Non riuscivo a respirare, mi sentivo soffocare per questo corsi di sopra nella stanza delle veli, così mi sarei calmata, ma non fu così, continuavo a tremare. Alex e John erano la stessa persona.
Ma con chi stavo io? Chi era?

Dopo una manciata di minuti, anche quel ragazzo di cui non conoscevo il vero nome ormai fece capolinea nella stanza.

" Ma che ti è preso Hope..?"
La mia voce non riusciva ad uscire era incastrata tra le corde vocali, era una sensazione orribile, tremavo.

Alex si avvicinò tentando di abbracciarmi, ma il mio urlare acuto

"FERMA"

Lo immobilizzò.

" tu.." sussurrai.

" io cosa? Che hai Hope mi stai spaventando.."

" tu chi sei veramente e?"

"Io chi sono? Ma che stai dicendo Hope? Non capisco.."

" Come ti dovrei chiamare Alexander Girbert o John Trevor?" sganciai la bomba.

Beyond appearances - Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora