Capitolo 40

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Alexander pov.

Quella frase l'avevo impressa nella mente :

"Da quando ho capito di essere una Black agente .."

Non capivo perché rispondere così. Lei non era una Black, sulle carte si,ma non era una di loro.
Lo sapevo io che avevo sofferto per quella maledetta famiglia. La stessa che mi perseguitava da bambino
La stessa che uccise i miei genitori.
Eppure mi ero innamorato proprio della nipote dell'assassino dei miei. Era strano il destino, assurdo eppure a me non fregava nulla. Io volevo lei e basta ed ero disposto a tutto pur di averla con me. Aveva abbattuto tutte le mie difese, ci era entrata piano in solo 3 mesi. 3 mesi che erano risultati abbastanza da innamorarmene perdutamente. Non facevo altro che pensarla. La volevo tra le mie braccia, ma quel giorno aveva scelto di andare con quel Daniel. Ci rimasi male, molto male.
Hope mi aveva detto di fidarmi di lei, proprio come lei aveva fatto con me e allora accettai.

Ritornato dall'incontro, feci una riunione dai Garçia, dove spiegai l'accaduto. Tutti erano d'accordo a collaborare, almeno riuscivamo a capire qualcosa in più.

Due giorni dopo, Hope mi chiamò per incontrarci tutti allo stesso posto della prima volta, ma questa volta dovevamo esserci tutti compreso Josuè, la guardia del corpo di Daniel.
A quell'incontro però Hope non era presente.

" Daniel.."

" Alexander.."

Ci salutammo con un cenno del capo e dopo aver presentato tutti e liberato Josuè iniziammo a parlare. O almeno fu Daniel a parlare per primo.

" Allora parto col dirvi che non sono vostro nemico ho il vostro stesso obiettivo, proteggere Hope, ma questo lo sapete già penso che Alex vi ha informati. Se sono qui è perché Hope e in pericolo e ahimé la colpa e vostra.."

Iniziai ad innervosirmi ed è per questo che mi avvicinai minaccioso.

"Ma cosa.." non mi fece finire che mi bloccò

" Non c'è bisogno di scaldarsi tanto agente, lei sa meglio di me che bisogna essere cauti e tu insieme ai tuoi amici non lo siete stati..avete scavato troppo nella vita di Isabel e questo i Black ne sono a conoscenza purtroppo, avete messo a rischio la vita di Hope senza accorgervene ed è per questo che sono entrato in scena io."

"Da quanto ci segui?" Caleb chiese.

" Non vi seguo vi ho solo controllato a distanza e ho fatto bene... "

" Perchè lo fai ? Eh qual è il motivo?"

" Lo stesso motivo per cui lo fai tu Mike, eri in debito con Rob per tua sorella io lo sono con Isabel.."

"Conoscevi Isabel?" Fui io a chiedere.

" Abbastanza da dirti che assomigliava alla figlia."

Guardai i miei amici e loro capirono al volo. Non ci restava che fidarci di lui, sapeva abbastanza da eliminare ogni nostro dubbio e noi questo bastava, per questo allungai la mano per stringere quella di Daniel.

"Cosa dobbiamo fare allora Daniel?"

" Per prima cosa dovete sparire dalla circolazione, sanno chi siete e vi stanno cercando. Non si fermeranno tanto facilmente, per questo vi do 2 ore di tempo per prendere tutte le vostre cose e ritornare qui, compresi documenti, computer, armi, tutto ciò che avete di indizio dovete farlo sparire."

" Dove andremo?" Domandò Caleb

" Casa mia è abbastanza grande da ospitare tutti".

Così facemmo, 2 ore dopo ci trovammo lì con le nostre macchine strapiene di roba, la mia non tanto ma quelli dei Garçia era impressionante. Due macchine completamente piene di attrezzi elettronici, avevano portato solo poca roba personale, il resto era tutti elettronico.
Daniel ci condusse alla sua abitazione, abbastanza isolata, ma vicina casa dei Miller, abbastanza vicina da vederla da lontano.
Hope era lì seduta su di un amaca, immersa nei suoi pensieri. Pensieri che avrei voluto scoprire perché in quei pensieri avrei voluto esserci, ancora anch'io. Nonostante l'avevo delusa, desideravo il suo perdono, il suo amore più di ogni altra cosa, fu anche per questo che acconsentì facilmente a tutto ciò che Daniel diceva.

Beyond appearances - Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora