Capitolo 33

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Alexander pov.

Stavo ritornando da lavoro quando Caleb mi chiamò

"Alex abbiamo perso le tracce di Hope non siamo riusciti a seguirla un furgone si è parato davanti nel momento in cui si stava dirigendo verso la spiaggia di Santa Lucy."

Il suono di un messaggio in arrivo mi fece togliere l'apparecchio dall'orecchio

Da Hope:

Sono da un amica farò tardi stasera..non aspettarmi a domani baci Hope..

A Hope

Dove sei?

"Caleb mi ha appena scritto di essere da una amica ora controllo la sua posizione, ma sembra strano per quanto ne sappia Hope non ha amiche , vado a cercarla .."

" Ok Alex aggiornami.."

Segui la posizione, fu così che mi trovai sulla spiaggia trovando il cellulare tra la sabbia, ma di Hope nessuna traccia..

Hope pov.

Proprio come aveva detto Daniel, Alex era lì, con il mio cellulare fra le mani, non volevo credere ai miei occhi, se prima tutto ciò che aveva detto Daniel erano dubbi, tutto poi si trasformò in certezza.
Certezze che mi fecero spezzare il cuore, ancora una volta mi aveva mentito, ma perché?
Conosceva mio fratello gli avevo raccontato praticamente tutto della mia vita, perché ingannarmi così? Perchè lo stava facendo?

Mentre mille domande si fiorirono nella mia mente,  io mi trovavo in macchina di Daniel.

"Ecco siamo arrivati ..scendi."

Mi guardai intorno eravamo in un luogo non molto lontano da casa mia, un po' isolato, davanti ad una gigantesca casa.

"Buonasera signore.. Signorina.."
Due omoni ci fecero entrare in casa.

" Benvenuta a casa mia Hope, loro sono le mie due guardie del corpo, sai com'è la sicurezza prima di tutto,non si sa mai.."

Annui semplicemente ammirando quella enorme casa, fatta completamente di marmo e mattoncini. Doveva essere abbastanza ricco per permettersi un luogo del genere..

" Cosa posso offrirti?"

" Nulla Daniel davvero, voglio sapere semplicemente perché mi hai cercata e perché stai facendo questo.."

" Hope devi sapere che sei in pericolo, ti stanno cercando e sono molto vicini a te, Alexander e i fratelli Garçia, altro che amici di tuo fratello in questo mesi hanno cercato di tenerti alla larga dal pericolo come d'altronde noi, ma stanno semplicemente facendo peggio, attirano troppa attenzione con le loro ricerche assidue.."

Perplessa e confusa dissi:
" Pericolo? Ma di cosa sono un innocua e comune ragazza io .."

" Sei innocua per gli altri, ma non per i Black .. devi sapere Hope, mi dispiace dirtelo così, ma devo..
Tu sei stata adottata 21 anni fa dalla tua famiglia, non sei una Miller.
Tua madre all'età di 21 anni, proprio come te, conobbe un ragazzo, si amavano tanto, fin troppo, da quell'amore sei nata tu. Quel ragazzo però era figlio di un mafioso ed il padre come scoprì la notizia pagò un killer per far uccidere tua madre .
I tuoi genitori però scapparono e per un po' persero le tracce, ma non so come il giorno in cui sei nata scoprirono dove stavano e catturarono tuo padre, uccidendo tua madre poco dopo aver partorito.
Bernand, braccio destro del fratello di Brad era un grande amico di tua madre Isabel, che sapeva della situazione, così ti rapì portandoti a Santa Monica in un centro, lo stesso giorno: 16 aprile 1999 dandoti il nome di Hope .
Non so perché, ma i magistrati ti hanno affidato ai Miller il 7 maggio dello stesso anno.."

Mi sentivo estranea, estranea alla mia stessa identità, chi ero io?
Nipote di un mafioso?
Perché non mi era stata detta la verità.
Tutti mi avevano mentito i miei genitori, Alex..

"Robert sapeva di tutto ciò?"

" Robert l' ha scoperto e ha attivato una protezione assoluta . Dopo la sua morte i fratelli Garçia hanno provveduto per poi entrare in campo Alexander .."

Provai un senso di vuoto di smarrimento, mi sentivo male, troppe notizie, troppi inganni, sorrisi finti, prese in giro.
Era tutto più grande di me..
Non ero a conoscenza della mia identità. Sembrava strano, ma tutti conoscevano chi ero, solo io non sapevo chi fossi in realtà e questo faceva male.
Daniel mi aveva sbattuto in faccia la verità, come se mi avesse buttato da un balcone, dal quinto piano.

Mi sentivo proprio così schiacciata da tanta verità nascosta, ma una cosa non capivo:
lui perché lo stava facendo?

"Eh tu Daniel cosa centri in tutto questo?"

" Inevitabilmete io e te apparteniamo alla stessa famiglia .."

Alle sue parole alzai la testa di scatto, visto che prima l'avevo completamente diretta verso le mie mani.
In quel momento ricordai quando si era presentato "Daniel Black .."mi aveva detto, stesso cognome.

" Oh quindi sono nella tana del lupo, mi hai presa per questo mi stai raccontando questa storia.. perchè altrimenti non si spiega..non si spiega perché tu sbuchi dal nulla e mi dici queste cose.. e non sei manco amico di Rob come hai professato.. cosa mi farai adesso Ah.. cosa vuoi da me..?"

" Ohh calma Hope, non sono il nemico non potrei esserlo, non voglio la tua morte.."

A quel punto iniziai a sclerare parlando ininterrottamente, gridando e accusandolo.

" Tu esci così, dal nulla, raccontandomi la storiella, mi porti qui , ormai ci sono uccidimi, fallo, sarà meglio perché queste verità mi uccideranno.."

" Non posso ucciderti, non posso .." farfugliava con la testa fra le mani.. combattuto e disperato peggio di me e non capivo questa reazione..

" Perchè mai? Metti fine a tutto.."

"Non posso Hope, non posso uccidere mia figlia.."

A quelle parole persi i sensi e caddi a terra sbattendo la testa su qualcosa..
Era stato troppo, tutto era più grande di me, il colpo finale fu sapere di avere un altro padre.
Il mio vero padre.

Beyond appearances - Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora