Alexander pov.
Dopo tutto quello che avevo scoperto decisi di ritornare da Hope.
Tramite la segnalazione del mio cellulare della presenza di Hope nella mia casa, avvertì la ragazza che sarei arrivato in serata, non prima di avermi riferito il suo numero, in quanto avevo chiamato al numero fisso di casa per contattarla.
Mancavano 1 ora e mezzo dall'arrivo in paese e dovevo prepararmi psicologicamente a mentire.
Mentire perché non potevo raccontare a Hope, che era stata adottata, non potevo dirle chi era veramente, avrei sabotato tutte le indagini che aveva fatto anche il fratello e conoscendo Hope avrebbe anche lei ficcato il naso in questioni pericolose, cacciandosi nei guai e io questo non lo potevo permettere per questo inventai nella mia mente un discorso convincente, per allontanarla da ogni dubbio.
Mi si spezzava il cuore, pensando che le dovevo raccontare un sacco di menzogne, ma dovevo proteggerla, proteggere dalla mafia. Ora lo sapevo.Dovevo controllarla di più, essere sempre presente per lei. Scortarla anche quando andava a lavoro, ma lo dovevo fare con cautela. Hope era troppo furba. Dovevo dare il 100% di me stesso.
Per questo durante il viaggio chiamai i miei superiori comunicando che mi sarei congedato per alcuni mesi, avevo espresso una motivazione convincente con la promessa di far arrivare tramite email tutto il necessario per il mio stacco dal lavoro.Dopodiché ripartì per casa, avevo bisogno di vederla, anche se sarebbe stato difficile mentire, io la volevo accanto a me.
Quella sera Hope era meravigliosa, bellissima, aveva arricciato i capelli e aveva messo un vestito, che risaltava le sue morbide forme e le sue gambe sode. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, ero ammaliato e lei se ne accorse.
"Neanche a me piace quando mi fissano..sai Alex?" Disse ironica puntando i suoi occhi smeraldo nei miei.
"Ehm.. Sei diversa Hope per questo ti guardo.." ammisi sincero.
" Diversa? Era un complimento quello..?" Disse puntandomi il dito per poi sorridere.
Non ero bravo con le parole, o almeno in quella situazione non lo ero affatto. Nonostante fossi più grande di lei di 12 anni, riusciva a mettermi in imbarazzo, riusciva a far fare le capriole al mio cuore.
" Ecco non sono bravo a fare complimenti.. Sei più bella del solito Hope.."
Arrossì completamente. Non mi aveva risposto, era imbarazzata tanto quanto me, per questo sdrammatizzai alzandomi e sparecchiando la tavola. Avevamo appena finito di mangiare.
Mi lanciava occhiate fugaci, come lo facevo anche io. I nostri corpi si cercavano, c'era una strana adrenalina nell'aria, sapevo che era sbagliato ma avevo una voglia matta di baciarla. Le sue labbra mi mandavano in confusione, soprattutto quando era agitata, come in quel momento,perché tendeva a stuzzicare il labbro inferiore con i denti. Era sexy da morire, anche se lei non se ne rendeva conto.
Ero pur sempre un uomo, che aveva i suoi istinti e anche se non potevo, Hope non mi aiutava con i suoi modi a volte provocatori, nella mia testa ripetevo " alex controllo, concentrazione" e anche se era strano come cosa, mi aiutò a non pensare alle sue labbra sulle mie, evitando di fare cazzate. Ma fu lei a fare la prima mossa.
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Beyond appearances - Oltre le apparenze
RomanceHope Miller una giovane ragazza con un passato complicato e con due genitori che non fanno altro che litigare. Ogni giorno la ragazza si rifugia in quella casa difronte la sua, apparentemente abbandonata. Alexander Gilbert, proprietario di quella ca...