Hope pov.
Quando avevo scritto la lettera a Alex ero carica di odio per tutte le menzogne che mi aveva raccontato e poi pensai . Pensai a quel cognome "Black" lo stesso che lui mi aveva accennato più volte quando mi aveva raccontato della sua famiglia. Per questo carica di rabbia scrissi delle cose che in realtà non pensavo sul serio.
Gli avevo scritto che mi aveva usata per arrivare alla sua vendetta, ma sapevo in cuor mio che non era così.
Io amavo Alex e accettare che mi aveva mentito mi faceva male. Un male difficile da descrivere. Un male che ti corrode il cuore e l'anima. Io avevo visto i suoi occhi mentre facevamo l'amore, mentre mi guardava quando aveva capito di provare qualcosa per me. Ricordo quando mi disse siamo noi . Hope e Alex nonostante tutto, ma è proprio quel nonostante tutto che io non avevo capito allora , ma ciò che avevo compreso dopo.
Era il nonostante tutto più brutto da affrontare:la verità.Non capivo più chi ero, non capivo neanche perché avevo chiesto aiuto a Daniel, forse perché era l'unico esterno a tutto o almeno credevo. Era pur sempre mio padre e lo avevo creduto solo perché di nascosto aveva preso un mio capello e mi aveva mostrato il test del DNA che mostrava che ero sua figlia. Solo in quel momento avevo capito che l'unico posto sicuro era proprio a casa sua, me l'aveva dimostrato più volte cercandomi e parlandomi in quella settimana, ma io non volli credere fin quando non mi mostrò quelle carte, ed è stato proprio questo a spingermi a chiamarlo per scappare dal mio mondo fatto di menzogne.
Mi aveva promesso che piano piano mi avrebbe spiegato ogni cosa e che avrebbe risposto ad ogni mia domanda, ma io ero bloccata. Non avevo voglia di sapere più nulla per questo per due giorni rimasi chiusa in una camera di quella casa.
Sapevo di dover prendere la mia vita in mano come sapevo che l'indomani avrei parlato con Daniel." Buongiorno Hope, finalmente sei uscita da quel buco..come stai?"
Mi chiese gentilmente Daniel,mentre mi porgeva la mia colazione." bhe Sto. Daniel "
" Ho capito Hope. Ti va di venire con me dopo? Ho bisogno che tu veda una cosa .."
Annui semplicemente per poi continuare a mangiare.Dopo aver fatto colazione ed essermi vestita, scesi in salotto sedendomi sull' enorme poltrone che si estendeva proprio al centro. Circa una mezz' ora dopo Daniel fece il suo ingresso indicandomi di seguirlo.
Era enorme quella casa, piena di stanze, vidi che l'uomo davanti a me estrarre una chiave per poi aprire una porta situata infondo ad un lungo corridoio." Prego entra.." disse Daniel facendomi sedere su di una sedia.
Era una stanza enorme color crema con un grande finestrone dove ricadeva una tenda rosa antico.
Le pareti erano completamente tappezzate da foto. Foto di due ragazzi giovani, felici e spienderati, ma una foto mi colpì, o meglio riconobbi la mia. Era una foto di una mini me a 4 anni mentre giocavo al parco giochi con Rob.
Mi alzai e andai vicino, toccando quella foto con le dita, come a ricordare quel momento con mio fratello." Hope prima che tu chieda voglio raccontarti tutto dall'inizio ok?"
Annuì semplicemente andando a sedermi dove prima mi ero accomodata, mentre Daniel prese una foto dalla parete.
" Vedi Hope, questa era Isabel tua madre e questo ero io. Questa è stata la nostra prima foto insieme .."
Mi mostrò per la prima volta il volto della mia vera madre. Con un dito ripassai i suoi lineamenti come ad accarezzarli e una piccola lacrima mi sfuggì.
" Sai Hope anche se non le somigli molto, hai lo stesso suo carattere. Sei forte, dimostri di esserlo, ma in realtà sei fragile come un granello di sabbia tra i sassi. Sei dolce e competitiva e affronti l'uragano pur di scoprire la verità. Così sei te, così era tua madre.."
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Beyond appearances - Oltre le apparenze
RomantizmHope Miller una giovane ragazza con un passato complicato e con due genitori che non fanno altro che litigare. Ogni giorno la ragazza si rifugia in quella casa difronte la sua, apparentemente abbandonata. Alexander Gilbert, proprietario di quella ca...