Alexander pov.
Ero stato via per due giorni, ma tenevo sempre sotto controllo Hope.
Le telecamere di casa mia, come quelle di casa sua erano collegate al mio cellulare. Quindi riuscivo a controllare i suoi movimenti, anche perché Hope, era una ragazza tranquilla, non aveva tanta vita sociale. A parte il lavoro,stava sempre a casa sua o a casa mia.
Ero partito per Santa Monica, avevo alloggiato per 2 giorni nell'hotel più vicino all'indirizzo di quel centro di accoglienza infantile.
Dovevo controllare i registri di entrata e uscita dei bambini dello stesso anno in cui era stata adottata quella bambina.
Cosi il primo giorno di permanenza lo trascorsi a controllare il territorio, come facevo sempre prima di azionarmi. La notte lo avevo trascorso a pensare ad un piano plausibile per entrare in quel istituto, isolato e mal andato direi. Non aveva guardie, tutto era tranquillo. Il secondo giorno invece mi cammuffai idraulico, le parti le sapevo fare bene, infondo ero sempre un ex agente dei servizi segreti che, attualmente faceva parte della CIA ormai, quindi sapevo come muovermi. Era stata una passeggiata per me intrufolarmi nello studio della direttrice, e con l'aiuto, sempre di quel mio amico, a criptare il computer. Salvai su una Pennetta tutti i registri di quell'istituto per far prima, e dopo quasi 3 ore uscì di lì.
Ritornai all'hotel e studiai per bene tutti i fascicoli dell'anno 1999.
Tutte le mie supposizioni erano corrette, i miei pensieri erano giusti e adesso ne avevo le prove certe.
I documenti parlavano.Il giorno 16 Aprile 1999 nel pomeriggio, precisamente alle 16 :05 un uomo dall'aspetto mal andato si era recato in quella struttura con una neonata tra le braccia, aveva affermato che la madre era morta durante il parto e il padre non esisteva. Lui era l'unica persona che aveva in custodia quella neonata. Dopo che quell'uomo aveva affermato di non potersene occupare, cosa provata da un testimone, aveva perso tutti i diritti e i doveri legittimi verso il minore. La neonata che l'istituto aveva chiamato Hope, non era stata a lungo in quel posto in quando era stata adottata il giorno 7 maggio, da una coppia di sposi che avevano già un figlio, ma che non ne potevano avere altri. La famiglia Miller, aveva tutti i principi per prendersi cura della bambina per questo il tribunale dei minore di Los Angeles accettò la loro richiesta avviando le pratiche dell'adozione.
Era tutto scritto in quei documenti.
C'erano troppe coincidenze strane perchè quella bambina si chiamava Hope, proprio come la sorella di Robert, però lei non era nata il 16 Aprile, ma il 7 maggio. Data che coincideva con il giorno in cui la neonata era stata adottata questo però voleva dire un unica cosa.
Erano stati falsificati i documenti di nascita in quanto era l'unica neonata presente di quell'istituto nell' anno 1999 . Gli altri minori, dai dati, erano tutti tra i 2 anni fino agli 11. Quindi quella bambina nata il 16 aprile 1999 era Hope, la mia Hope.
Quella data però coincideva anche con le prove che avevo nel microchip. Se Rob mi aveva dato quella pista da seguire era perché aveva scoperto qualcosa di importante. Assimilando il tutto e componendo il puzzle c'era un unica spiegazione . Se la mia mente ragionava bene Hope doveva essere la figlia di quella Isabel Crime, però non c'era nulla che provava il fatto. Avevo solo una certezza, Hope era il motivo per il quale avevano ucciso la madre. Operazione che era stata ordinata da Brad Black, ma perché? Chi era veramente Hope per la famiglia che avevano processato i miei genitori?Come aveva fatto Rob a scoprire queste cose? Più scoprivo il passato di Hope, più avevo altri dubbi. C'era qualcosa di molto strano in tutta quella vicenda perché stranamente c'entravano in qualche modo anche la mia famiglia.
STAI LEGGENDO
Beyond appearances - Oltre le apparenze
RomanceHope Miller una giovane ragazza con un passato complicato e con due genitori che non fanno altro che litigare. Ogni giorno la ragazza si rifugia in quella casa difronte la sua, apparentemente abbandonata. Alexander Gilbert, proprietario di quella ca...