Capitolo 14

11 0 0
                                    

Hope pov.

Ero sconvolta,completamente. I miei genitori avevano dei segreti.
Avevo una sorella della mia età? Era morta?Oppure ero io la bambina dell'adozione?
Non sapevo cosa pensare, il mio cervello era in una confusione totale.

Alex, mi aveva promesso il suo aiuto, ma non lo vidi per i successivi giorni .
Ogni volta che mi affacciavo verso la sua abitazione, la sua Mustang non c'era. Quel pomeriggio proprio come gli altri, prima della permanenza di Alex nella sua casa, andai proprio lì.
Come sempre mi ero soffermata a guardare le tele che tanto piacevano ad Alex, che per qualche strano motivo erano anche le preferite di Robert.

" Oh Robert, cosa ci nascondono i nostri genitori e tu ? Sapevi di quei documenti? "

Iniziai a parlare da sola. Stanca di quella situazione decisi di riposarmi andando nella stanza da letto di Alex.
Quel ragazzo, mi mancava terribilmente, mi aveva avvisato che per lavoro doveva essere fuori per qualche giorni e mi aveva informata anche che stava indagando su quei documenti, ma per il momento non aveva trovato nessuna novità.
Avevo bisogno di sentire la sua voce, ma stranamente non avevo il suo numero. Forse il fatto di vederlo sempre e di aver trascorso la maggior parte del tempo con lui, non mi aveva portato a chiederlo e d altro canto neanche lui me lo aveva chiesto mai. Il fatto però che lui, sapeva che io era a casa sua mi confortava. Aveva i famosi sensori e telecamere che lo avvisavano di qualsiasi rumore o presenza. Quindi, Alex sapeva che io ero li. Mi vedeva . Mi sentivo osservata in realtà, ma non ci feci tanto caso perché una foto che giaceva sul suo comodino aveva catturato la mia attenzione. Una foto di un bambino piccolo , avrà avuto si e no 7 anni massimo. Era un piccolo Alex, stessi occhi, stesso sorriso. Il suono di un telefono, mi distrasse. Cosi misi la foto nella tasca dei miei pantaloni e scesi giù in cucina. Il suono del telefono fisso cessò, ma dopo un po' risuonò. Ero indecisa se rispondere o meno, però poi pensai che forse era Alex. Mi aveva vista dalle telecamere e quindi aveva chiamato al suo numero di casa.

"Pronto?"

"Hope sono io"

Le mie previsioni erano giuste.

" Come stai?"

" Sto bene Alex..tu?"

" Bene, ritorno in serata, magari ci vediamo più tardi .. ah e dammi il tuo numero.."

Sorrisi alle sue parole. Dopo aver riferito il mio numero ci salutammo.

Decisi di andare a casa mia per fare una doccia . Dovevo essere presentabile per quando sarebbe arrivato .

La foto di Alex da piccolo che avevo preso dal suo comodino, la nascosi nel cassetto del mio armadio. Volevo avere qualcosa di lui e sperai con tutta me stessa che non se ne sarebbe accorto.

Quella sera avevo deciso di prepararmi un po' in più. Di solito ero semplice. Vestivo sempre con jeans o tute. Il mio viso era sempre poco truccato, avevo sempre messo il giusto per essere presentabile e i miei capelli li portavo sempre lisci, o sciolti o legati. Per questo decisi di essere un po' diversa dal solito. I miei capelli li feci mossi, il giusto, per dare un po' di volume. Realizzai un trucco semplice: applicai un ombretto dorato sugli occhi e poi feci una perfetta linea di eyeliner per poi applicare tanto mascara. Le labbra le lasciai libere da ogni rossetto o lucidalabbra. Indossai un vestito semplice blu che arrivava a metà coscia. Non era nè provocante né troppo corto. Ai piedi le vans bianche . Dopo aver fatto tutto,mi sdraiai sul mio letto, aspettando il rumore della sua auto nel viale, per andare a casa sua.

Oh Alex!

Quando si trattava di lui, mi dimenticavo di tutto: dei miei problemi, del mio lavoro , mi dimenticavo perfino dei miei genitori a volte e per un istante anche i documenti che avevo trovato. Il suono del mio telefono mi fece sobbalzare, era un messaggio.

Da: 08932...
Dieci minuti e sono a casa. Ho comprato la cena, ti aspetto.
A dopo Alex.

Il cuore era partito per una maratona ormai, le gambe mi tremavano.
Eh menomale che mi ero preparata! A volte il mio sesto senso serviva ..
Stavo memorizzando il suo numero quando sentì la sua macchina arrivare. Mi diedi un ultima occhiata e mi precipitai da lui.

Beyond appearances - Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora