ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 23 𝑳'𝑨𝒗𝒗𝒆𝒓𝒕𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐

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«Ahahah! Ancora non riesco a credere si sia finto un'altra persona per nascondervi che fosse il principe!» Perrin si agitò un poco sulla sedia, le mani posate sullo stomaco per trattenere le risate

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«Ahahah! Ancora non riesco a credere si sia finto un'altra persona per nascondervi che fosse il principe!» Perrin si agitò un poco sulla sedia, le mani posate sullo stomaco per trattenere le risate.

«Questo dimostra quanto sia fasullo quel ragazzino.» Affermò LeBlanc con molta più pacatezza, senza però nascondere il ghigno divertito sulle labbra.

«Suvvia, non siate cattivo!» Fece Henriette in un risolino, palesemente ironica «Sembra quasi ci proviate un certo gusto nell'insultare sua Altezza!»

Natalia sorrise assieme all'altra dama, che le rivolse un'occhiata colpevole da dietro il ventaglio spalancato.

Chissà, magari ci avrebbe preso l'abitudine alle chiacchierate di gruppo. Iniziava proprio a divertirsi e per lei, da quando aveva messo piede in quel lussuoso palazzo, era una cosa più unica che rara.

Meglio di tutti quei pomeriggi passati ad annoiarsi in disparte a corte, prendere parte alla mischia dava per certo molte più soddisfazioni.

Si chiese a quale livello sociale potessero appartenere i membri di quel comico quartetto. Anche se il mistero fu subito svelato dalla preziosità del vestiario. Non erano nobili da poco, quelli che potevano permettersi simili gioielli.

Persino Perrin, che tra tutti poteva sembrare il più austero, portava al dito un grande anello con uno smeraldo gigantesco, quasi sicuramente un oggetto d'inestimabile valore, simbolo della ricca famiglia d'appartenenza.

«Altezza.» Il sussurro di Cecily fu appena udibile in mezzo a tutto quel baccano. Tuttavia, la principessa fu in grado di cogliere il timbro acuto, ma risoluto, della giovane e si voltò verso di lei.

«Qualcosa non va?» Domandò subito cauta. Sentendosi subito molto meno sicura per via delle due iridi che la osservavano severe.

«Sarebbe meglio se voi non foste così propensa a parlare male di vostro marito, Altezza.» Bisbigliò concisa, passando le dita sottili lungo uno dei due codini arricciolati. La chiara intenzione di non far pesare troppo il proprio avvertimento come un rimprovero.

Tuttavia quella frase rimbombò nelle orecchie di Natalia con quel significato e, per quanto la giovane avesse indubbiamente ragione, le procurò un forte fastidio.

«Io non sto parlando male di lui, sto solo raccontando ciò che è successo. Se poi, agli occhi di estranei, appare tale non è di certo un mio problema.» Ribatté piccata, accartocciando un velo del vestito tra le dita, ferrea nelle proprie ragioni.

«Per l'amor del cielo! Madame Cecily, non siate pignola!» Intervenne LeBlanc, che era riuscito ad ascoltare il breve dialogo delle due «State infastidendo la principessa con tutta questa serietà, ci stiamo solo divertendo un po'. Cercate di essere più permissiva e meno rigorosa, almeno per ora, siamo a una festa dopotutto!»

«Lasciate stare, Monsieur, Cecily aveva tutti i motivi per farlo, non mi sarei dovuta permettere di parlare così a cuor leggero del principe.» Si affrettò ad aggiungere la fanciulla, volendo sistemare quel disguido.

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