«Vi ha fatto del male?»
Basta. Erano delle parole che non voleva più sentire.
«No...» Natalia mosse un debole cenno, gli occhi fissi sul tavolo.
La mente era rimasta ferma ai cespugli si rose.«Altezza...»
«Hm?» Scosse il capo e la stanza tornò a fuoco «Cosa?»
Le pupille scure di Cecily la scrutarono preoccupate per qualche attimo e le due donne rimasero a fissarsi in silenzio.
La bionda si strinse nelle spalle ma fu graziata dai battiti improvvisi che risuonarono sulla porta.
«Va ad aprire» La marchesa allontanò il servitore, prendendo posto sulla sedia accanto alla sua.
Natalia sapeva di avere un aspetto orribile e di dovere delle spiegazioni a Cecily. In fondo era piombata lì senza il benché minimo preavviso.
«Che cos'è tutta quest'urgenza!» Louise sbraitò, mettendo piede nella stanza.
I guanti, appena sfilati, stretti nelle dita di una mano.«Perché mi hai mandata a chiamare?»
La marchesa si limitò a una placida occhiata che invitava al silenzio. Poi si accomodò sullo schienale, lasciando intravedere la figura della bionda dietro di lei. C'era poco da dire, il volto livido della principessa gridava turbamento da tutti i pori.
«Santo Cielo, Natalia!» Louise aggirò il tavolo, piazzandosi sul suo lato libero «Che cosa vi è successo? Siete pallida come un lenzuolo!»
La ragazza tirò il tessuto di una manica, spostando il capo in avanti. Le iridi chiare subito si riempirono di lacrime al pensiero del fuoco.
«Luke...» Strinse le labbra, attutendo un singulto.
«Cosa?! Il Principe Luke?!»
Le due cortigiane si confrontarono con uno sguardo alle sue spalle.
La mano di Cecily arrivò a darle un po' di consolazione, carezzando la schiena scossa dai tremiti.Louise trattene a stento un verso indignato, i boccoli ramati si agitarono furiosi sul corsetto.
«È stato il Principe a ridurvi in questo stato?»
Natalia si aggiustò i capelli dietro alle orecchie, allontanandoli dal volto smunto.
«L-lui... non voleva farlo...»
Quelle iridi verdi, piene di rimorso, la tormentavano ancora.
«Bontà divina, non lo starete mica difendendo?»
Ma Cecily la smorzò per mezzo di un'occhiata ligia. La principessa era abbastanza confusa già così com'era.
«Altezza, ve la sentite di raccontarci cosa vi è capitato?» Chiese con tranquillità, avvicinando il volto al suo.
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L'Ombra dell'Oro
RomanceLo sentiva chiaramente, c'era qualcosa di strano in quell'immensa gabbia dorata, la reggia di Eniteo. Ogni cosa in quel luogo era così dannatamente bella e sfarzosa da far girare la testa. Tuttavia, se pensavano di ingannarla con tutto quel luccichi...