ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 37 𝑳𝒐 𝑺𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒆

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Natalia non aveva idea di come fosse finita lì, né di come gli avvenimenti avessero preso un simile corso

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Natalia non aveva idea di come fosse finita lì, né di come gli avvenimenti avessero preso un simile corso. Ma quando il principe Balder posò le labbra sulle sue, rubandole un bacio, si era sentita come attraversata da una scarica elettrica.

Le emozioni di quel momento?

Non riuscì a decifrarle perché quasi istintivamente cercò di ritirarsi.

Sottrarsi a quella presa però non era facile anzi, molto probabilmente si trattava di una verità impossibile, non senza il consenso di chi la perpetuava.

Dato che muoversi non rientrava nelle sue capacità, alzò le mani e tentò anche solo in parte, di allentare quella stretta. Le sue dita cercarono di chiudersi attorno ai polsi del ragazzo, spinse con tutta se stessa.

Nonostante gli sforzi fossero reali, non parve sortire alcun effetto.

L'altro non dette nemmeno segno di averla sentita, così immerso com'era nell'emozione di quell'intimo contatto. Ormai il battito del cuore non era regolare e non lo era più nemmeno il respiro.

Quando però la lingua di Balder pigiò forte, attaccando la chiusura delle labbra, per poi fare irruzione nella sua bocca, capì finalmente qualcosa.

La stava costringendo a fare una cosa che non voleva.

Nel petto si propagò un sentimento di rammarico e tradimento, l'umiliazione di essersi lasciata prendere in giro, mescolate a una discreta dose d'incredulità che ancora faticava ad abbandonarla.

Se qualcuno ne fosse venuto a conoscenza, per lei sarebbe stata la fine.

Una mano volò, schiaffeggiò il principe moro con forza, proprio nel mezzo della guancia.

Un suono, che in diverse circostanze sarebbe parso addirittura appagante, risuonò sulle pareti e sparì così come era venuto.

Quell'attimo si spense e rimasero solo loro due all'interno di una stanza silenziosa.

Passò del tempo forse, non ne fu sicura. Le dita candide del principe ebbero un guizzo appena percettibile, poi si mossero lentamente e andarono a sfiorare la guancia colpita.

Non tardò ad accorgersi che la ragazza ansimava. Natalia era piegata in due dal dolore, una mano premuta sulla bocca, l'altra sul petto devastato dagli spasmi.

Stava andando in pezzi.

«Natalia?»

La ragazza tossì, forte.

Subito il volto del ragazzo fu solcato da una vena di preoccupazione che si propagò veloce come inchiostro nell'acqua.

«Natalia, che ti prende? Che cosa succede?»

Ma quando sollevò le braccia rimase di sasso nel vedere la principessa dimenarsi per non divenire preda del suo tocco. Balder rimase paralizzato, gli occhi vitrei per lo stupore.

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