Solo osservando la massa brulicante di nobili tronfi nei loro sfarzosi vestiti, si accorse di essere stata raggirata per l'ennesima volta.
Aeterno l'aveva incastrata, di nuovo. E ci era riuscito benissimo.
Una celebrazione per il suo ritorno era uno stratagemma che avrebbe dovuto gridare "trappola" dal primo secondo in cui se l'era sentito proporre.
Perciò la Sala del Trono era in festa, i calici colmi del migliore champagne in suo onore, un'atmosfera un po' più sopra le righe del solito del ripetitivo chiacchiericcio.
Ci era dovuta andare da sola, ovviamente. Perché le due sole persone di cui si fidasse erano ancora costrette all'esilio a causa di una punizione ingiusta. E anche con tutta la sua buona volontà, non aveva trovato tempo per un reale confronto a quattr'occhi con il sovrano. Si era un po' lasciata trasportare dal flusso degli eventi.
Natalia presenziava, agitata nelle pieghe del suo vestito aranciato, un sorriso di circostanza congelato sul volto. Tutti i partecipanti le davano l'illusoria idea di essere benvoluta quando in realtà si trattava solo di una scusa per fare baldoria. Ma lei quello lo aveva accettato da un po'.
La fortuna guardò dalla sua parte una sola volta. Mentre si spostava ansiosa per non attardarsi troppo nel medesimo punto, notò di sfuggita un volto noto tra la folla.
«Oh mio Dio, Henriette! Henriette! Sei proprio tu!» Riuscì a prendere le dita nivee della dama prima che questa sparisse nel mare di gente.
La nobildonna sobbalzò, non aspettandosi minimamente un'accoglienza di un simile calore. Sul viso pallido però, spuntò un sorriso cordiale.
«Principessa Natalia! Da quanto tempo.»
Lei cercò di non mostrarsi in così disperata ricerca di compagnia. Strinse le mani in grembo seppure mantenendosi molto vicina.
«Anche tu qui? Com'è possibile?»
L'altra emise un risolino, imbarazzandosi un poco per il suo malcelato stupore.
«Oh, io?» Nascose un po' lo sguardo dietro le lunghe ciglia «Sapete, mio marito è un fidato funzionario di sua Maestà. Motivo per cui ho accesso a questo livello... ma ci vengo solo saltuariamente.»
Si guardò intorno per assicurarsi che non fossero sentite. Poi le avvicinò una mano all'orecchio.
«Il Quarto Livello è il più festaiolo, lì vi si può trovare il divertimento migliore. Più si sale e più le persone diventano competitive, non so se mi avete capita.»
Natalia annuì. In quello stato d'animo avrebbe detto di sì a qualsiasi cosa.
«Mentirei se non ti dicessi che sono grata di averti incontrata» Spifferò furtiva dietro le sue di dita «Io non posso scendere. Se lo facessi, quelli lassù se ne accorgerebbero subito.»
Batté gli occhi stupita quando Henriette si coprì la bocca per attutire il trillo di una risata. La sua prima paura fu quella di aver detto qualcosa di sciocco.
«Scusate ma siete stata sempre così diretta nel modo di parlare? Io non vi ricordo così.»
Natalia si sarebbe mangiata la lingua.
«Perdonami, pensi... pensate che vada meglio in questo modo? Non volevo mettervi a disagio.»
Ma l'altra agitò subito la mano come per fermarla.
«No no, figuratevi. É solo che quando vi ho conosciuta sembravate molto più timida. Eravate anche fin troppo cortese con tutti» Gli occhi marroni le rivolsero un'occhiata che sapeva di comprensione «Sono sollevata, se aveste continuato a trattare ogni nobile come un vostro pari, qualcuno avrebbe anche potuto approfittarsene.»
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L'Ombra dell'Oro
عاطفيةLo sentiva chiaramente, c'era qualcosa di strano in quell'immensa gabbia dorata, la reggia di Eniteo. Ogni cosa in quel luogo era così dannatamente bella e sfarzosa da far girare la testa. Tuttavia, se pensavano di ingannarla con tutto quel luccichi...