Il principe strinse forte le braccia e infilò la punta del naso nei lisci crini biondi. Come sempre, il dolce aroma di Natalia era un balsamo per la sua mente ammattita. Una pioggia di petali sull'acqua gorgogliante di un ruscello.
«Mi sei mancata...» La voce le arrivò vibrante all'orecchio carica di sentimento, sentì la pressione aumentare.
«Tanto.»
Luke aveva il respiro altalenante e lei poteva avvertire chiaramente il tremolio sconnesso dei muscoli.
Qualcosa si mosse sulla sua schiena e seppe che il ragazzo aveva disteso le mani per cercare di darle qualche maldestra carezza. Il risultato fu solo che le scompigliò i capelli.
«Non voglio lasciarti andare...» Lo disse in un sussurro e la fronte premette forte sulla sua spalla.
«Puoi star tranquillo, Luke» Sorrise davanti a tutta quella dolcezza «Poco fa ho detto che non sarei scappata via urlando, ricordi?»
Anche il principe trattenne uno sbuffo divertito a quelle parole. Lo emozionava sempre quando cercava di scherzare con lui.
«Ora sì, che sono calmo» Percepì una vena ironica nel suo tono «Mi dovrei fidare, quindi?»
«Sì» Lei annuì e passò le unghie nei ciuffi scarlatti per lisciarli. In fondo le erano sempre piaciuti, bellissimi ma con un che di ribelle. Non si sarebbero piegati facilmente.
Luke socchiuse le palpebre estasiato da quel tocco, aveva improvvisamente perso il filo del discorso.
Quando tornò in sé si costrinse a risollevarsi, schiudendo le braccia che aveva allacciato attorno a lei. Le sue grandi mani calde, però, non l'abbandonarono mai e le cinsero le spalle, irradiandola con il loro calore.
Gli occhi smeraldo del principe erano una tripudio d'emozioni.
«Spero di non averti turbata, io... davvero, vorrei che non ti sentissi a disagio col mio corpo, così com'è» Realizzò che si stava riferendo al fatto di essere mezzo svestito a un palmo da lei «Io mi sento bene, benissimo quando ti sono vicino e vorrei che anche tu provassi lo stesso.»
Notò il rossore acceso sulle sue guance e lei stessa avvampò. Non comprese la natura di quel discorso intimo ma a conti fatti, non era così fuori luogo come poteva sembrare. In fondo era suo marito.
Non seppe bene cosa rispondergli al riguardo.
Lei non aveva mai covato simili pensieri sul suo conto e il loro matrimonio non rimaneva che una costruzione politica sullo sfondo. Erano ancora due perfetti sconosciuti.
Abbassò lo sguardo per non dover renderne conto a quello del principe. Lui rimase in attesa, troppo imbarazzato dalle sue stesse parole per poter aggiungere altro.
Nel tentativo di evitarlo, mai si sarebbe aspettata che a catturarle l'attenzione, sarebbe stato proprio quel petto scoperto. Il rosso le stava così vicino che esso occupava quasi interamente tutta la sua visuale.
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L'Ombra dell'Oro
Lãng mạnLo sentiva chiaramente, c'era qualcosa di strano in quell'immensa gabbia dorata, la reggia di Eniteo. Ogni cosa in quel luogo era così dannatamente bella e sfarzosa da far girare la testa. Tuttavia, se pensavano di ingannarla con tutto quel luccichi...