Natalia vide la porta avvicinarsi e si sentì pervadere da un senso di agitazione. Era sempre così quando doveva confrontarsi con i nobili di quel Regno, la paura di non essere all'altezza era un chiodo fisso nella sua mente.
Tuttavia, si supponeva che quello sarebbe stato un momento di svago, perciò cercò di prenderla con quella filosofia. Non era nulla di ufficiale.
Si era sorpresa quando aveva ricevuto quel misterioso invito, ancora di più perché non aveva idea di chi ne fosse il mandante. O meglio, conosceva quella persona per sentito dire e si era fatta un quadro generale della sua influenza. Cecily e Louise l'avevano caldamente incitata ad accettare, per farsi un po' le ossa in mezzo all'esercito di nobili di cui ancora tanto diffidava.
Attese fino a quando il servo che la stava scortando non aprì l'uscio per lasciarla passare e mise piede nel luogo designato per l'incontro. Era un salotto a pianta semicircolare, ampio e spazioso. Situato al secondo piano della reggia, dalle finestre si poteva godere di un'ottima vista del giardino.
Era la sua prima volta lì ma, essendo ben conscia di quanto fosse superficiale la sua conoscenza degli interni del palazzo, non se ne sorprese poi molto. In quella sala c'erano diversi tavoli rotondi attorniati da sedie, tuttavia solo uno sembrava essere occupato. Forse l'intero ambiente era stato richiesto per quella specifica occasione.
Sbatté le palpebre, al momento c'erano solo tre commensali. Non seppe se gioirne o meno. Cercò di apparire sicura mentre avanzava e i nobili si alzarono educatamente in piedi non appena la sua presenza fu inequivocabile.
Due donne e un uomo. Non erano visi famigliari, non ne conosceva i nomi. Solo un'identità però, era facilmente presupponibile dal contesto e all'istante le tornarono alla mente tutti i pettegolezzi di Louise.
La Contessa.
«Buon pomeriggio a tutti» Salutò cercando di rivolgersi equamente ai presenti ma con un'attenzione particolare alla nobildonna da cui aveva ricevuto l'invito.
«È un grandissimo piacere avervi qui, Altezza» La dama chinò il capo celando momentaneamente le iridi scure. Era una persona esile ma slanciata, i capelli corvini sistemati in un'ordinata acconciatura sulla testa, il naso alto e sottile.
«Il mio nome è Adeline, lieta di fare la vostra conoscenza.»
«Il piacere è tutto mio.»
Natalia le rivolse un cenno prima di spostare lo sguardo al giovane che si trovava lì affianco. Il volto liscio e gli occhi chiari come il ghiaccio.
Quando si accorse di essere al centro della sua attenzione, il ragazzo si inchinò tenendo un braccio piegato al petto.
«Marchese Eric, vostra Altezza.»
Lui le piacque fin da subito, era rispettoso quanto bastava da spingerlo a non guardarla direttamente in volto, mantenne sempre una certa propensione a farla sentire forte nel suo ruolo.
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L'Ombra dell'Oro
Lãng mạnLo sentiva chiaramente, c'era qualcosa di strano in quell'immensa gabbia dorata, la reggia di Eniteo. Ogni cosa in quel luogo era così dannatamente bella e sfarzosa da far girare la testa. Tuttavia, se pensavano di ingannarla con tutto quel luccichi...