Natalia alzò il capo finendo per allacciare lo sguardo con due taglienti occhi indaco.
Le si rizzarono i capelli, uno per uno.
«Ma guarda un po', quale piacevole sorpresa.» Quelle iridi la trafissero come una lama.
«La Principessina Natalia.»
Le gambe della sedia stridettero quando d'impeto si alzò in piedi. Trovarsi al cospetto di Gigliola per pura fatalità, era più assurdo di una barzelletta. Cercò di rimediare in extremis al suo comportamento che poteva essere sembrato irrispettoso.
«Buon pomeriggio, Altezza.»
Tuttavia l'inchino fece unicamente inarcare un sopracciglio alla figlia della sovrana che guardò l'amica, Adeline, solo per riderne in un'occhiata complice.
«Come sei educata, Natalia» La voce trillava ma aveva la nota di una presa in giro «Mi fai sentire onorata di ricevere un simile trattamento. Non lo credi anche tu, Adeline?»
Le labbra della mora si piegarono in una linea divertita.
«La Principessa ha mantenuto un ottimo comportamento anche con noi.»
Gigliola alzò il naso in una debole risatina prima di tornare a fissare la ragazza. I suoi occhi però, non erano cambiati di una virgola.
«Non c'è bisogno che ti alzi» Aveva tutta l'aria di essere una ripresa «Dopotutto, due principesse come noi meritano di essere sullo stesso piano, non sei d'accordo?»
Era incredibile come l'avesse fatta sentire fuori posto con una singola occhiata.
«Puoi rimanere seduta.»
Natalia sbirciò i dintorni, in cerca del tranello. Non nascose affatto la sua agitazione, con le dita riuscì a malapena a stringere le pieghe della gonna.
Gigliola invece, accennò con insistenza alla sedia vuota, quasi per chiederle quale fosse il problema. Sul viso comparve il sorriso stranito di chi avesse davanti a sé una stramberia.
«Siediti» Lo disse con ovvietà e lei fece come le era stato detto.
Quando il fondoschiena fu di nuovo sul cuscino imbottito però, si sentì più a disagio che mai. Perché la sorella maggiore di Balder si trovava lì?
Ma gli occhi di Gigliola avevano in breve già esaurito tutta l'attenzione che erano disposti a darle.
«Eric, ti giuro, ogni volta che ti vedo diventi sempre più attraente» Si volse al ragazzo coi capelli corvini, inarcando piacevolmente le sopracciglia.
«Siete troppo gentile, Altezza» Fu la risposta del marchese dal suo inchino.
La figlia della sovrana ridacchiò, sfiorando la spalla di Adeline con le dita.
«Hai sentito? Non lo ha affatto negato.»
Alle sue parole, anche la contessa nascose un sogghigno dietro alla mano «Sa di essere un bel ragazzone.»
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L'Ombra dell'Oro
Lãng mạnLo sentiva chiaramente, c'era qualcosa di strano in quell'immensa gabbia dorata, la reggia di Eniteo. Ogni cosa in quel luogo era così dannatamente bella e sfarzosa da far girare la testa. Tuttavia, se pensavano di ingannarla con tutto quel luccichi...