Mi si affiancò Scorpius che mi chiese a voce bassa per non disturbare l'esibizione
Scorpius:"è bravo vero?".
Amelia:"uhm..si molto". Dissi con tono malinconico
Scorpius:" anche tu suoni il piano vero?".
A quella frase mi tornarono in mente i ricordi di me che suonavo il piccolo pianoforte nero opaco a casa di mia zia, passavo ore e ore a schiacciare dolcemente quei tasti d'avorio bianchi e neri che producevano un suono ammaliante.
Imparai alla perfezione la sinfonia n° 40 di Beethoven che era la mia preferita oltre che quella di mia madre, non mi stancavo mai di suonarla e grazie agli incoraggiamenti dei miei genitori mi iscrissi anche a qualche talent per piccoli musicisti che però non mi portano alla fama come avrete ben capito .
Il mio sogno ad occhi aperti fu interrotto da una mano che si posava sulla mia spalla facendomi sobbalzare
Scorpius:"bhe,stai bene Amelia?".
Amelia:" si si scusa...stavo pensando a quando... * mi bloccai subito,stavo per dire qualcosa del mio passato che forse non avrei dovuto dire*... come hai fatto a capire che suono il piano ?".
Scorpius:" facile ho notato le tue mani molto curate e i movimenti che fai che sono molto eleganti come se avessi paura di rompere qualche bolla d'aria".
Rimasi stupita e allo stesso tempo inquietata dal fatto che lui mi avesse fissato per tutta la sera e io non me ne fossi neanche accorta.
Parlammo ancora un pochino di musica sempre a bassa voce per non disturbare e farci sentire dagli ospiti , tanto Draco stava suonando e non si era minimamente accorto che mi stavo "avvicinando" a suo cugino o almeno così pensavo.
Finalmente Draco fini l'esibizione e tutti applaudimmo, lui ringraziò e si diresse verso di me e Scorpius, mi cinse un fianco stavolta con delicatezza e iniziò a parlare con il moro.
I suoi genitori ci suggerirono di uscire in giardino visto che non faceva freddo, accettammo e tutti e tre uscimmo dal portone.
Sarà passato un mese da quando sono stata inprigionata e oggi per la prima volta respiro dell'aria fresca.
Il cielo era blu costellato di stelle argente, tirava un leggero venticello (per essere solo a gennaio) che profumava d'inverno e pino. Un odore pungente ma fresco.
Ci dirigemmo sotto un albero spoglio e triste
Scorpius:" ti ricordi le estati passate sotto la chioma di questo salice piangente Draco?".
Draco annuii e poggiò una mano sul tronco legnoso
Draco:"io leggevo e tu mi infastidivi con le tue assurde storie,come scorderselo".
Per un momento dimenticai il mio ruolo in quella casa e immaginai di essere soltanto la sorella minore di due fratelli che rimembravano i vecchi tempi.
Gia immaginai.....Grazie per tutti i dolcissimi messaggi che ricevo,dico davvero grazie mille 🙏🏻🙏🏻🥰🥰🥰, spero vi piaccia il capitolo. Ci vediamo domani
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un diavolo dagli occhi di ghiaccio
Fanfic10% di romanticismo 90% di sadismo se ti piace il genere allora stai leggendo la storia giusta altrimenti ....fattela piacere ❤