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Sentì il rumore della chiave che si infilava nella toppa ciò voleva dire che erano le 9:00, mi stupì quando vidi entare Teodora con un vassoio in mano, di solite erano le cameriere a portarmi i pasti, lei mi vide subito e appoggiando la colazione mi chiese
Teodora:" Amelia che ci fai gia sveglia? È presto ancora"
Le raccontai dell'incubo e del fatto che a mio parere sembrava troppo reale per essere solo frutto della mia immaginazione.
Teodora, che nel frattempo si era seduta sul bordo del letto, continuò ad ascoltarmi silenziosamente spostando lo sguardo di tanto in tanto verso la porta come se avesse paura che da un momento all'altro qualcuno entrasse.
Poi ruppe il silenzio e con voce molto bassa ,come se mi stesse raccontando un segreto, mi disse
Teodora:" non sei la prima che lo fa, anche le altre ragazze che vivevano qui prima mi hanno raccontato di aver fatto un sogno del genere. Purtroppo non so dirti cosa posso significare mi spiace ". La vidi mordersi le labbra come se si fosse pentita di ciò che aveva appena detto.
Amelia:" ti prego Teodora , ho paura ,non voglio stare qui."
Si alzò mi disse di aspettare ,richiuse la porta e dopo non so quanto tempo tornò con un libro.
Un libro, in quel momento mi sembrò l'ottava meraviglia del mondo, una salvezza,una luce in mezzo all'oscurità. Dimenticai per qualche minuto l'incubo appena fatto. Me lo porse e lo afferrai con avidità. Non credevo ai miei occhi
Amelia:"io non..."
Teodora:" non dire nulla,so che qui dentro ti annoi molto perciò sono andata nella biblioteca della villa e ti ho preso il primo libro che ho visto, i Malfoy sono molto gelosi dei loro libri se lo scoprissero mi ucciderebbero. Diciamo che è il nostro piccolo segreto".
La ringraziai non so quante volte e poi uscì. Ora eravamo solo io e il libro, uno di quelli un po' vecchi con la copertina rigida e smangiucchiata dal tempo.
L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera. Non vedevo l'ora di iniziarlo, non sprecai altro tempo e passai tutta la giornata a leggere fino a quando Teodora entrò di nuovo nella stanza portandomi la cena
Teodora:"vedo che ti piace il libro, appena lo finirai cercherò di procurarmene un'altro. Ora però mangia passero tra un'ora a prenderti per andare dal signorino Malfoy".
Mi cascarono le braccia a sentre il suo nome, mi ero dimenticata che ero prigioniera e per di più una schiava. Sentì il mondo crollarmi sotto i piedi per la seconda volta .
Teodora:" ahh e stavolta ha detto che vuole il colore grigio".
Girai gli occhi al cielo ,tanto lo sapeva che non lo avrei indossato.
Mi buttai sotto la doccia ,asciugati i capelli, cenai e mi misi un intimo di colore bianco panna. Teodora arrivò in orario e mi accompagnò davanti all sua camera, bussò tre volte e se ne andò
Tirai un sospiro ed entrai nell'ultimo girone dell'inferno.













Eccomi per un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Lasciate un commento e cliccate sulla ⭐ se vi sta prendendo la storia 🧡🧡. Al prossimo capitolo ciaooooo gentee

un diavolo dagli occhi di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora