"[...] perché ti sento ancora qui, sulla pelle che invecchia, nel cuore che palpita e nell'anima che si strugge, in quei giorni felici arrivati con te..."
*
"Mi scusi..." si pronunciò Sibilla, richiamando l'attenzione dell'uomo seduto. Quando si girò, lei lo guardò con curiosità: da dietro e lontano non era parso un tipo così particolare "S-salve, mi scusi, è libero quel posto?" chiese, piacevolmente sorpresa e genuinamente imbarazzata come non si sentiva da anni.
Lui ebbe un sussulto quasi impercettibile, come d'altro canto la maggior parte degli esseri umani sulla faccia della terra, e la cosa non era esattamente dovuta all'eterocromia degli occhi di Sibilla: uno azzurro e l'altro diviso esattamente in due metà, una azzurra e l'altra – un poco frastagliata – verde oliva. No, la gente reagiva così perché non era esattamente all'ordine del giorno trovarsi dinanzi una delle più celebri e apprezzate attrici internazionali di quegli anni. E Sibilla lo era. Ed era anche straordinariamente bella, da fare uscire di senno."Certamente" rispose gentilmente lui, sorridendo buffamente: due profonde fossette si fecero largo sulle guance. A Sibilla fu chiaro che l'avesse perfettamente riconosciuta: in pochi non lo facevano.
"La ringrazio" prese posto accanto a lui, proprio alla fine della fila e sull'ultima sedia disponibile, sistemando le pieghe del dolcevita che indossava "Preferirei tenere un profilo basso ed evitare la prima fila"
"Troppi riflettori su di lei?" le domandò, guardandola per un istante negli occhi e tormentandosi poco dopo il mignolo sinistro.
"Decisamente" asserì, abituata a ricevere letteralmente tutte le attenzioni del mondo. Ad esclusione di familiari, amici e conoscenti, solo i suoi vicini di casa si erano abituati a lei; gli altri esseri umani invece erano pruriginosamente inclini a chiederle foto e autografi, con l'oggettiva e arrendevole comprensione di lei. Già da quasi dieci anni aveva imparato a convivere in quel modo che, dopotutto, aveva personalmente scelto e accolto "Mi piace godermi l'anonimato, quando posso".
"Posso solo immaginare, signorina" sorrise ancora, scostando timidamente lo sguardo da lei.
"Oh, la prego" lo incalzò gentilmente "Mi chiami pure signora. Sono giovane ma ecco, non mi piacciono i diminutivi, c'è un costrutto discriminante alla base che vorrei riuscire a combattere, nel mio piccolo".
Sul viso dell'uomo si fece largo un ampio sorriso e svettarono ancora una volta le profonde fossette che Sibilla, senza riuscire e in parte senza volere, non smise di pregustarsi per qualche istante. Aveva un bel sorriso, gli occhi brillavano ed era decisamente un bell'uomo, di una bellezza nient'affatto convenzionale. Ma quel dettaglio, forse, valeva esclusivamente per i suoi gusti – a detta di amici – "particolari".
"Ha ragione, mi scusi" ponderò lui, sempre sorridendo "Purtroppo alcuni modi di dire sono difficili da sradicare e mi creda, apprezzo molto che si combatta insieme... anche contro il linguaggio sessista"
Sibilla, senza darlo a vedere, sospirò di sollievo internamente. Sentire ragionare e parlare un uomo in quel modo sembrava più un miracolo che altro.
"Perdoni l'ingerenza-"
"Nient'affatto" la fermò lui, muovendosi sulla sedia e alzando la mano, un poco impacciato. Quello era forse uno degli effetti che faceva sulle persone che forse le dava più difficoltà: creare imbarazzo e disagevolezza. Era famosissima, sì, ma era pur sempre un essere umano come tanti e spesso le mancava essere trattata come una persona qualsiasi.
Sibilla lo guardò e dopo anni di riservatezza e solitudine sentiva finalmente un sano e genuino trasporto nei confronti di un uomo, anche se in quel caso sempre di un uomo maturo si trattava. C'era stato qualcuno nella sua vita che aveva amato profondamente, un uomo di quasi venti anni in più di lei, ma l'amore non ricambiato sembrava averle avvizzito il cuore e defraudata della capacità di interessarsi a qualcuno, anche solo al mero livello fisico.
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In quei giorni felici arrivati con te
Fanfiction"[...] perché ti sento ancora qui, sulla pelle che invecchia, nel cuore che palpita e nell'anima che si strugge, in quei giorni felici arrivati con te..." Sibilla è una giovane e famosissima attrice italiana e internazionale, una parvenu dal passato...