Capitolo 6

1.7K 61 3
                                    

Ciao a tutti, qui sopra vi metto l'immagine di come mi immagino, a grandi linee, Daniel Anderson


La lezione di Pozioni era appena finita, e Draco si sentiva peggio che mai. La Granger aveva avuto una reazione spaventosa alla sua vista. Quindi era quello l'effetto che riusciva a fare?

Okay la gente che non lo guardava, che si spostava quando passava nei corridoi, lo capiva. Ma avere un attacco di panico?

-Draco, stai bene?- chiese Daniel.

-Una meraviglia.- rispose il biondo sarcasticamente. Daniel strinse le labbra. Non sapeva che cosa dire.

-Non penso sia stata colpa tua, quello che è successo.-

Draco rise amaramente.

-E come fai a dirlo?-

Daniel esitò un attimo, mordicchiandosi il labbro mentre con lo sguardo lanciava una rapida occhiata alla fontana del giardino interno.

-Ho una sorella minore che è in terapia, e per un periodo anche io ho avuto degli attacchi come quello della Granger. Non credo sia tu la causa perché altrimenti ne avrebbe già avuti a migliaia viste tutte le volte che siete stati nella stessa stanza insieme. Credo che tu abbia fatto qualcosa, sarebbe più probabile, che le ha fatto scattare qualche cosa. Oppure tu non c'entri nulla e ha solo pensato a qualche cosa di brutto. In generale possono verificarsi quando si è molto sotto stress, può esserci una predisposizione genetica, possono nascere da delle preoccupazioni o da un mix di emozioni, sensazioni fisiche e pensieri spiacevoli. Non disperarti.- gli disse posandogli una mano sul braccio.

Rimasero in silenzio per diversi minuti prima che Draco pronunciasse parola.

-Credi che andrà avanti così per molto?- chiese in un sussurro. Daniel sorrise triste.

-No, ma credo ci vorrà del tempo, Draco... neanche io ero ben disposto nei tuoi confronti all'inizio, se ben ricordi. E non tutti hanno passato con te le ore che ci ho passato io. Devi dare tempo al tempo.- disse alzando le spalle.

In seguito, i due ragazzi non parlarono più dell'argomento. Se non altro, Draco aveva trovato un nuovo amico, e Daniel aveva appena visto un lato del giovane Malfoy che non aveva mai notato: un lato insicuro.

***

Per quel giorno, Hermione era stata esonerata dalle lezioni. Dopo aver insistito molto, la preside le aveva concesso di partecipare alle lezioni pomeridiane, purché fosse riposata e si sentisse in grado di farlo. Le aveva detto che non bisognava preoccuparsi, massimo una o due ore e si sarebbe ripresa completamente.

In parte si sentiva in imbarazzo a ripensare allo stato in cui i due amici e l'insegnante l'avevano vista, ma in fin dei conti non aveva avuto molta scelta. L'alternativa, quella di lasciarsi andare in classe davanti a tutti, non era neanche da prendere in considerazione.

Doveva essere l'ora di pranzo, le lezioni era appena terminate, quando un uragano rosso entrò di corsa nell'infermeria interrompendo il corso dei pensieri di Hermione.

-Per le mutande di Merlino, 'Mione, stai bene?- disse Ginny trafelata.

-Hey Ginny, sto benissimo, tranquilla. Sto pomeriggio verrò a lezione di Difesa e Trasfigurazione.-

Ginny trasse un sospiro di sollievo.

-Grazie al cielo, Agatha e Dean mi hanno appena detto cosa è successo, e mi sono preoccupata.-

Si sorrisero, non avevano bisogno di parole. Ginny sapeva cosa aveva scatenato il tutto, o per lo meno lo sospettava. Ma non lo avrebbe chiesto alla sua amica, per lo meno non in quel momento. Passarono il resto della pausa pranzo a chiacchierare del più e del meno, di quanto si sentisse la mancanza di Harry e Ron.

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora