Il signore e la signora Greengrass erano sempre stati molto rigidi per ciò che riguardava le loro due figlie. Mai un abbraccio di troppo, soprattutto dopo una certa età. Avevano sempre puntato ad una serietà e indipendenza che permettesse a Daphne ed Astoria di cavarsela tranquillamente fuori dalle mura domestiche. A differenza del figlio del signore e della signora Malfoy, le due ragazze non erano mai state viziate in alcun modo. Il signor Greengrass era un uomo alto, un po' stempiato, con due fieri occhi verdi e un elegante e nobile portamento che esaltava il suo buon nome. Sua moglie aveva i suoi stessi atteggiamenti messi in evidenza dalla sua statura e dai capelli biondi sempre raccolti in una stretta capigliatura sulla base della testa. Era solita truccare gli occhi chiari con un po' di nero, nulla di troppo evidente, e vestirsi con stretti tubini lunghi fino al ginocchio e larghi scialli.
-Daphne, quanto ci metti a prepararti? Abbiamo ospiti a cena, ma tra questi non c'è la tua promessa sposa o chissà chi altro!- urlò la signora Greengrass bussando alla porta del bagno. Nonostante i modi rudi e freddi, aveva un buon rapporto con le figlie.
-Potresti entrare e basta, se hai tanta fretta!- le rispose la sua primogenita dall'interno. La donna sospirò mentre apriva la porta per poi richiuderla subito dopo alle sue spalle. Daphne, avvolta in un costoso accappatoio di lino stava finendo di pettinarsi i lunghi capelli biondi come quelli di sua madre. Avrebbe dovuto decidere prima in che modo acconciarli, lo sapeva.
-Lascia, faccio io.- mormorò sua madre mentre con mani esperte preparava i capelli della figlia fissandoli con forcine di ogni tipo. Non era un'acconciatura particolarmente complessa ma era molto elegante e scopriva bene il bel viso di Daphne e gli occhi verdi leggermente truccati come quelli della madre.
-I Malfoy saranno qui tra circa un'ora, tesoro, va a vestirti.- le disse mentre, con le mani posate sulle spalle della ragazza, osservava il loro riflesso al lungo specchio del bagno.
-Va bene mamma.- rispose Daphne uscendo e lasciando sua madre da sola per prepararsi. Salì le scale fino al terzo piano dell'abitazione, dove vi erano due stanze degli ospiti e quelle sua e di sua sorella Astoria. La sua stanza era, come le altre, molto spaziosa. Un regale letto a baldacchino di salice bianco spiccava al centro della stanza. Oltre una porta sulla destra vi era la sua personale cabina armadio e, sulla sinistra di questa, un piccolo bagno. Sotto alla finestra più grande, a sinistra del letto, vi era un grande scrivania bianca. A confronto con Villa Malfoy, in cui era solita trascorrere le vacanze da bambina insieme ai suoi genitori e sua sorella, in compagnia dei Malfoy e del giovane figlio, quella casa era molto più accogliente e luminosa. I Greengrass infatti prediligevano da sempre il bianco al nero, e pertanto in ogni stanza questo era il colore che spiccava.
Daphne entrò nella cabina armadio e, sempre con l'accappatoio addosso, cominciò ad osservare quale capo mettere. Alla fine optò per un leggero abito di tulle verde acceso, con il corpetto in pizzo e la gonna morbida fino sopra al ginocchio. Ad esso abbinò un'elegante e corta giacca nera e un paio di scarpe col tacco, anch'esse nere. Si diede un'ultima occhiata allo specchio prima di ritornare nella sua stanza.
Fu in quel momento che notò il gufo marrone appollaiato sul davanzale della sua finestra. Lo riconobbe immediatamente: sua sorella scriveva da Hogwarts. Daphne sorrise, felice di avere sue notizie. Fece entrare l'animale e, mentre gli offriva della frutta secca che teneva sulla scrivania, prese le due lettere che aveva legate alla zampa. Sulla prima, in un elegante calligrafia che avrebbe riconosciuto ovunque, c'era scritto "mamma e papà, urgente: da leggere subito", nella seconda il suo nome. Prese quella per lei e, proprio quando stava per aprirla, sua madre entrò.
-Bisogna scendere, manca poco. Leggerai più tardi questa sera, ne avrai tempo.- disse vedendo la lettera che stringeva tra le mani.
-Questa è per voi, dice che è urgente e che bisogna leggerla subito.- disse Daphne porgendo alla madre l'altra lettera. La donna la prese in fretta in mano, preoccupata: per Astoria non c'era mai nulla di urgente, quindi doveva esserlo davvero.
-Vieni, andiamo a leggerla sotto con tuo padre.-
Scesero le scale con infinita grazia, l'una nell'abito verde e l'altra in un lungo tubino rosso scuro, fino ad arrivare davanti alla porta dell'ufficio del signor Greengrass.
-Caro, possiamo entrare? È urgente.- disse la signora aprendo piano la porta, non volendo disturbare il marito.
-Prego.- rispose lui dall'interno. Le due donne entrarono e si sistemarono davanti alla scrivania di biancospino, accomodandosi sulle poltroncine di velluto bianco. Lo studio era tappezzato di librerie contenenti chissà che libri e le pareti erano cosparse di quadri di ogni tipo. Per terra, un lungo tappeto verde scuro sottolineava l'appartenenza a Serpeverde della casata dei Greengrass.
-Astoria ha scritto oggi, dice che è urgente. Dovremmo leggerla prima della cena.- disse frettolosamente la signora Greengrass passando la lettera nelle mani del marito che annuì.Cari mamma e papà,
scusate se vi scrivo a così tarda ora questa sera, ma sono giunte a me delle nuove alquanto sgradevoli. Parlando con un compagno di corso, amico di Draco Malfoy, egli si è lasciato sfuggire qualche parola a proposito di una sconveniente amicizia di Malfoy con una sanguemarcio. Ora, ovviamente la mia prima mossa è stata quella di recarmi personalmente dall'interessato al fine di capire meglio di che cosa si trattasse, e quando ho domandato spiegazioni egli ha negato ogni coinvolgimento con una di loro. Tuttavia, credo che mentisse, non sembrandomi convinto delle sue parole. Sono rimasta molto turbata da questo avvenimento, soprattutto considerando le future implicazioni delle nostre due famiglie. Mi sono sentita obbligata ad avvisarvi di questo inconvenevole.
Vi scriverò a breve per aggiornarvi sulla scuola,
con affetto
AstoriaPer qualche minuto, nessuno disse nulla. Daphne si stava scervellando nel tentativo di dare una spiegazione logica ad una cosa del genere, la signora Greengrass si finse sconvolta mentre dentro di sé esultava e il signor Greengrass rimase fermo a fissare la lettera, rileggendola qualche decina di volte. Draco Malfoy con una traditrice? E chissà che cosa ci aveva fatto, con una di loro! E lui avrebbe davvero dovuto dare la sua figlia più piccola in sposa a qualcuno con certi trascorsi? Mai.
Daphne lanciò un rapido sguardo alla madre che gliene restituì uno che confermava ciò che già pensava: probabilmente, non era che l'ultimo tentativo di sabotare quel dannato matrimonio. E se davvero era quello il motivo della lettera, probabilmente la cena di quella sera non sarebbe andata così bene come si sperava.—————————————
Eccoci al trentesimo capitolo!
Perdonate, di nuovo, il capitolo corto: il prossimo non lo so, ma sicuramente dal 32 torneranno ad essere più lunghi.
Finalmente Astoria ha scritto ai suoi genitori per informarli di Hermione, ma non sembra che suo padre l'abbia presa troppo bene. Dopotutto, non vuole certo che sua figlia se ne vada con uno come il giovane Malfoy!
Secondo voi, cosa accadrà durante la cena?
STAI LEGGENDO
Forgive me - Dramione
FanfictionDopo la guerra e il ritrovamento dei suoi genitori, Hermione Jean Granger torna ad Hogwarts. Ma, diversamente dagli altri anni, ha paura. Paura di quello che troverà una volta tornata in mezzo al mondo della magia lei, ora da tutta conosciuta come u...