Capitolo 7

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Visto che il capitolo precedente finisce (e questo nuovo inizia) parlando di lui, vi metto la foto di Andrew Smith!


-Draco, forse dovresti seguire il consiglio di Andrew. So che ti sta antipatico, ma stai ogni giorno peggio.- disse Blaise mentre, tre giorni dopo l'attacco di panico della Granger, guardava gli occhi spenti dell'amico e gli rifilava un po' di pozione rigenerante nel succo di zucca mattutino per far scomparire quelle terribili occhiaie dai suoi occhi.

-E, di preciso, cosa dovrei andare a dirle?- chiese Draco bevendo il bicchiere che Blaise gli porgeva.

-Non lo so, basta che vai a parlarci. È solo una ragazza, e hai passato di peggio. Coraggio Draco.-

Draco sbuffò e poi guardò di fronte a lui, verso il tavolo di Grifondoro. Hermione Granger era lì che chiacchierava con le sue compagne di stanza e Thomas e Finnegan.

-Quando ne avrò l'occasione.- disse infine, servendosi delle uova e lasciando cadere il discorso.

***

-Sono esausta, il settimo anno è estenuante!- disse Ginny mentre si lasciava cadere sul divano della sala comune di Grifondoro.

-Sono d'accordo, è estenuante, ma non mi sento così stanca ad essere onesta.- rispose Hermione, seduta sulla poltrona. Erano ormai i primi di ottobre e bisognava iniziare ad uscire con il mantello a causa dell'aria fresca che incominciava a rinfrescare. Qualche volta, soprattutto alla sera, un bel fuocherello caldo scoppiettava nel caminetto e scaldava la sala comune e i dormitori.

Il cielo fuori dalla finestra quel giorno era nuvoloso e la maggior parte degli studenti era rintanato nella propria sala comune a godersi un attimo di libertà prima delle lezioni pomeridiane.

-Tu ora hai...?- chiese Ginny guardando distrattamente l'amica.

-Nulla, andrò in aula studio qui, sul piano, e mi porterò avanti con i compiti.- disse Hermione.

-Beata te. Io ho Cura delle Creature Magiche. Con sto vento poi! Morirò congelata.- disse sconsolata.

-Euu, non pensi di esagerare? Cosa dirai a Gennaio?-

-Non voglio neanche pensarci. Non vedo l'ora che finisca l'anno, così potrò finalmente godermi in santa pace il mio ragazzo.- disse Ginny facendo ridere l'amica. Harry le mancava tantissimo, sicuramente molto più di quanto Ron mancasse ad Hermione. Non avrebbe saputo dire perché, ma si sentiva così libera e in pace con sé stessa ora che non doveva più provvedere a salvare la vita di nessuno e poteva finalmente pensare solo a sé stessa.

Quando, purtroppo, arrivò l'ora per Ginny di andare a lezione, Hermione uscì dal buco del ritratto e si diresse verso l'aula più vicina.

Doveva finire il tema di Difesa contro le Arti Oscure, esercitarsi con un incantesimo, ripassare le regole di Trasfigurazione e studiare tutto il secondo capitolo di Storia della Magia. Insomma, di cose da fare ne aveva parecchie. Si sedette al banco più isolato di tutti e tirò fuori i suoi libri. Decise di iniziare con Difesa e Storia della Magia, con le quali era più indietro, e lasciare Incantesimi e Trasfigurazione per dopo le lezioni.

Venti minuti dopo, aveva finito di scrivere i 135 cm di Difesa contro le Arti Oscure su "Tutto quello che bisognerebbe sapere su un Dissennatore e come respingerlo".

Fece un bel respiro e chiuse un secondo gli occhi. Quando li riaprì, mise via tutto quello che c'era sul banco e prese il volume di Storia della Magia. Aprì a pagina 49, dove iniziava il nuovo capitolo. Si intitolava "LA MAGIA NELL'ANTICO EGITTO: per i babbani e per i maghi". Il primo paragrafo faceva un'introduzione in generale alle credenze del posto, per poi prolungarsi nelle arti magiche portate avanti per generazioni da persone prive del gene magico fino ad arrivare a coloro che lo erano davvero.

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora