Capitolo 8

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Ciao a tutti! Durante questa storia non si parla granché di lui, ma visto che ho messo l'immagine di Lyra devo anche a lui lo stesso. Lui è Timothy Thierch



Draco si sentiva, forse per la prima volta nella sua vita, veramente felice. La Granger forse non immaginava neanche quando le parole che gli aveva rivolto gli avessero risollevato l'umore.

Per tutta la settimana, si svegliò di buon umore, cosa che lasciò stupiti i suoi compagni di stanza. Quando, il sabato, arrivò in Sala Grande, Draco constatò che quel giorno avrebbe sicuramente piovuto.

A lui la pioggia era sempre piaciuta. Sin da quando era bambino e sentiva l'acqua sbattere contro le grandi finestre della sua stanza a Villa Malfoy che lo cullava dolcemente verso il mondo dei sogni, l'aveva sempre amata. Quando era cresciuto ed era arrivato ad Hogwarts, qualche volta gli piaceva pensare che quello fosse il modo che il cielo aveva per cancellare le cose brutte che erano successe e piangere un po'. Durante la guerra, faceva spesso lunghe passeggiate nel giardino per mascherare le sue lacrime con quelle delle nuvole. In ogni caso, tranne quando era un bambino incapace di capire come girava davvero il mondo, Draco aveva sempre associato la pioggia alla tristezza e, al contempo, alla pace e alla libertà. Perché quando pioveva, tu potevi uscire in santa pace sicuro di non incontrare nessuno. Infine, potevi sfogare tutto quello che ti passava per la mente senza preoccuparti di nulla, perché le gocce d'acqua ti avrebbero sempre nascosto. Decise quindi che, anche se quel giorno non era affatto triste, sarebbe comunque andato a fare un giro fuori quando avrebbe iniziato a piovere.

Si sedette al tavolo di Serpeverde con i suoi compagni e cominciò a mangiare. Ben presto arrivò la posta e, con grande sorpresa, vide planare un magnifico esemplare di gufo reale che riconobbe come Cass, il messaggiero della sua famiglia. Portava, attaccata alla zampa, una pergamena arrotolata. La aprì e subito riconobbe l'elegante scrittura di sua madre Narcissa.

Mio caro Draco,
spero che Hogwarts non ti stia pesando troppo.
Qui a casa, sento sempre più la tua mancanza. Tuo padre è spesso fuori, ma non voglio sapere cosa fa, non mi importa più. Non ti sei più fatto sentire da dopo la prima settimana di scuola, confido perché le cose siano migliorate.
Tuo padre mi ha spinto a scriverti per annunciarti il suo ultimo, grande, affare. Un paio di giorni fa, siamo stati invitati a casa Greengrass, e tuo padre e quello di Daphne e Astoria hanno stipulato un contratto prematrimoniale. Tuo padre vuole, come sai, preservare la razza pura e la discendenza della famiglia. Ho provato in tutti i modi a dissuaderlo, ma non ci sono riuscita. Ci proverò ancora, fino a quando, spero, riuscirò a convincerlo. Voglio che tu sappia che il mio solo interesse è vederti sposato con una donna che ami, tesoro, e farò di tutto per aiutarti.
Se ti va,  potremmo vederci il prossimo weekend, in cui solitamente vi lasciano andare ad Hogsmeade. Rispondi a questa lettera prima di lunedì, o tuo padre sarà già di ritorno.
Con amore,
mamma

Draco si sentì congelare. Improvvisamente, quella bella giornata era diventata pessima.

Sapeva che la sua amica era omosessuale, quindi immaginò che sua madre si riferisse alla giovane Astoria che, in quel momento, stava leggendo una lettera a pochi metri da lui. La vide finire di leggere e alzarsi. Che avesse ricevuto la sua stessa notizia? Si alzò anche lui e si diresse fuori. Come aveva previsto, aveva già iniziato a piovigginare. Scese rapidamente i gradini e uscì nell'immenso parco di Hogwarts.

Camminò per diverso tempo, fino a quando non trovò un posto abbastanza appartato dietro ad una grande quercia, sulle rive del lago. Si sedette, relativamente al riparo dall'acqua, e guardò la superficie del lago. Rilesse la lettera un paio di volte. Matrimonio. Lui non voleva andare all'altare, non se doveva aspettare qualcuno come Astoria Greengrass. Magari col tempo si sarebbero amati, ma lui sapeva che non era quella giusta per lui. Non che sapesse quale sarebbe potuta essere quella giusta, ma non una Greengrass. E neanche una come la Parkinson. Lui voleva qualcuno di dolce ma al tempo stesso in grado di tenergli testa. E doveva essere intelligente, bella e altruista. Un po' come... no, assolutamente no. Cosa diamine stava per pensare?

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora