Capitolo 19

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Nonostante la trepidazione e la felicità che aveva accompagnato Hermione durante le prime ore della giornata e del pomeriggio, la ragazza cominciò a sentirsi irrequieta quando non riuscì ad intravedere Draco da nessuna parte.
La sua angoscia e preoccupazione aumentarono a dismisura quando non lo vide per diversi giorni. Era il 4 Gennaio la prima volta che riuscì a vedere qualcuno di conosciuto e non indugiò neanche un secondo.
-Anderson!- urlò mentre correva verso di lui cercando di non rompersi l'osso del collo giù dalla scalinata principale.
-Anderson!- urlò di nuovo riuscendo ad attirare l'attenzione del ragazzo.
-Granger?- disse stranito Daniel. -Cosa ci fai qui?-
Hermione si era appoggiata alla colonna vicino al ragazzo e tentava di riprendere fiato. Non aveva mai fatto particolare attività fisica e spesso questa mancanza le causava dei gran fiatoni.
-Io... sto cercando Draco.- gli rispose.
Daniel si irrigidì appena mentre la guardava, ma Hermione non se ne accorse.
-Perché?- chiese.
-Devo parlargli. Sono giorni che non lo vedo e non capisco il perché, soprattutto dopo...- dopo che mi ha baciato, ma non lo disse.
-Soprattutto dopo?- chiese ancora Daniel.
-Non ha importanza. Sai se per caso è tornato a casa dopo capodanno, magari suo padre lo ha avvertito con poco preavviso...- chiese mentre giocava con le sue mani.
-No, non è tornato a casa, è in dormitorio.- disse.
Hermione lo guardò senza capire. Come era possibile che Draco fosse rimasto per quattro giorni interi nei sotterranei senza mai uscire?
-E non è mai uscito? Neanche una volta?- chiese titubante.
-No, un elfo porta da mangiare a lui e a Blaise tutte le mattine, e qualche volta anche a me. Granger stai bene?-
Hermione tirò su col naso mentre sbatteva veloce gli occhi cercando di scacciare la terribile sensazione che Draco non uscisse da lì per non incontrare lei.
-E... insomma... come sta?-
Anderson alzò le spalle.
-Ad alti e bassi come chiunque immagino. Ma se ti può consolare Granger, sono quattro giorni che non esce dal letto, penso abbia una qualche forma influenzale.- inventò sul momento.
-Oh... se vuole posso mandargli una pozione per accelerare la guarigione.- disse la ragazza, sollevata.
-Oh non c'è alcun bisogno, credimi. Ehm... Madame Pomfrey lo sta curando personalmente.- disse. Hermione annuì.
-Tienimi aggiornata sulle sue condizioni di salute Anderson, per favore. E portargli i miei saluti e i migliori auguri per la guarigione.- disse infine sorridendo al ragazzo e allontanandosi.

***

Daniel annunciò la sua entrata nel dormitorio sbattendo la porta. Draco e Blaise stavano facendo una partita a scacchi e, quando sentirono l'amico entrare, alzarono entrambi il volto.
-Ho appena visto la Granger, chiede di te in modo insistente.- disse solo.
Draco chiuse brevemente gli occhi. Hermione lo cercava, e lui non poteva farsi trovare.
-Cosa le hai detto?-
-Beh, mi ha chiesto se tuo padre ti avesse riportato a casa e io le ho risposto che eri a letto con l'influenza. Ti saluta e ti manda i suoi auguri per la guarigione. Mi ha anche detto che magari poteva mandarti dei medicinali e le ho detto che ti erano già arrivati.- disse sedendosi sul letto accanto ai due amici. -Chi vince?-
-Blaise, io non mi concentro. Posso rimanere chiuso qui ancora qualche giorno, ma poi come farò? Non posso saltare lezione e studiare qui, c'è l'obbligo di frequenza.- disse sconsolato mentre muoveva un cavallo verso il re avversario e se lo faceva mangiare dalla regina, giusto a dimostrazione di quello che aveva appena detto.
-Devi fare qualcosa Draco, deve sapere che non può più girarti intorno.- disse Blaise muovendo l'alfiere.
-Ma non posso andare a parlarle, e mio padre non vuole nessun contatto, e con ciò intende dire anche lettere o patronus.- disse mentre osservava la scacchiera.
-Possiamo andare a parlarci noi.- disse Daniel. Draco scosse la testa.
-Apprezzo, ma se lo faceste non si darebbe pace. No, devo trovare un modo per farglielo capire.- non disse nient'altro, ma un'idea gli era appena balenata in mente. Era una follia e ne era pienamente consapevole, ma cos'altro avrebbe potuto fare?
-Ho un'idea, ma la terrò come riserva. Non voglio farle più male dell'inevitabile, e la mia idea la distruggerebbe.- sussurrò -Cercate di convincerla senza sembrare insistenti e senza dirle nulla. Portiamo avanti la storia dell'influenza, è la cosa migliore al momento.- disse, sbuffando quando Blaise gli mangiò il Re.

***

Per quanto le sue compagne di stanza cercassero di rassicurarla, Hermione era sempre più irrequieta. A niente servivano le parole che ogni giorno Anderson le rivolgeva riguardo la cagionevole salute del biondo, semplicemente non era possibile prendersi un influenza nel giro di poche ore, senza neanche un mal di testa come avvisaglia, e scomparire per una settimana. Così, alla vigilia dell'inizio delle lezioni, Hermione si convinse ad andare in infermeria e a suggerire alla fantastica Madame Pomfrey qualcosa di più forte per curare il giovane purosangue.
Quando arrivò in infermeria, trovò la donna intenta a fare un inventario dei medicinali e delle bende che aveva nei vari armadietti. Aveva i capelli grigi raccolti in una crocchia alta e una graziosa cuffietta in testa. Portava poi il solito abito grigio da infermiera con la gonna che le sfiorava lievemente le caviglie e un grembiule bianco.
-Buongiorno Madame Pomfrey, come sta?- chiese Hermione entrando dalla porta principale e salutando cordialmente la donna che si girò a guardarla.
-Signorina Granger, che bello vederti. Tutto bene grazie, il lavoro non è mai troppo come puoi vedere. Ti occorre qualcosa? Spero che le pozioni che ti ho dato ti abbiano aiutato.- le disse smettendo di fare l'inventario e avvicinandosi alla ragazza.
-Oh si, mi sono state molto utili e ne ho ancora una dozzina. Ero qui perché volevo parlare di Draco Malfoy.- disse Hermione torcendosi le mani.
-Oh, beh, bene. Di cosa volevi parlare riguardo al signor Malfoy?- chiese la donna, sorpresa di avere una visita così inaspettata per ragioni altrettanto inaspettate.
-Beh, ecco... non sto mettendo in dubbio le sue competenze, non lo farei mai!, però mi stavo chiedendo... sono ormai diversi giorni che va avanti con questa influenza, credo che sia il caso di dargli qualche cosa di più forte che le solite pozioni rigeneranti...- disse Hermione, sentendosi un po' in imbarazzo.
Madame Pomfrey la guardò senza capire. Di che cosa stava parlando? Se era vero che Draco Malfoy era ammalato, avrebbe fatto meglio a venire da lei nel minor tempo possibile. Fece cenno alla ragazza di sedersi sul bordo del letto e poi le si sedette accanto, voltandosi quel tanto che serviva per averla pressoché di fronte.
-Sarò sincera Hermione, non ho la più pallida idea di che cosa tu stia parlando. Se davvero il signor Malfoy è ammalato, farai bene a dirgli di venire da me e farsi visitare.- le disse mettendo una mano sulla sua. Hermione la guardò con gli spalancati.
-Mi sta dicendo che lei non è mai andata nella camera di Malfoy per somministrargli delle pozioni che lo aiutassero a guarire?- chiese esterefatta. La donna scosse la testa.
-No, mai. E in ogni caso, avrei preteso che rimanesse qui a dormire se le sue condizioni fossero state tanto gravi da richiedere una misura come questa. Mi dispiace cara, non so cosa ti abbiano raccontato ma, per quanto ne so, il signor Malfoy è sano come un pesce.- disse. Hermione non rispose e rimase qualche minuto a guardare il mobile davanti a sé senza vederlo davvero. Anderson le aveva mentito, ma perché? E Draco, lui era a conoscenza di quello che le era stato detto? Ma, domanda ancora più importante, se davvero non era ammalato, perché era una settimana che non lasciava la sua sala comune?

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora