Capitolo 9

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Draco si era presto reso conto che Hermione aveva ragione e così, non appena era rientrato bagnato fradicio si era fatto una doccia veloce e si era seduto in sala comune intenzionato ad aspettare che Astoria passasse di là.
Fortuna volle che la ragazza stesse tornando proprio in quel momento nei suoi dormitori. Voleva ignorare Draco per un po'. Aveva scritto a sua sorella e Daphne le aveva risposto che aveva cercato in tutti i modi di far desistere i suoi genitori, ma non era servito a granchè.
Quando entrò nella sala comune, i soliti colori verde-argento le diedero il bentornato. Poi, la sua attenzione venne catturata dalla figura di un ragazzo biondo intento a leggere il manuale di Storia della Magia.
Se mi sbrigo, non mi vede, si disse Astoria accelerando il passo verso la porta dei dormitori femminili. Purtroppo per lei, Draco alzò proprio in quel momento lo sguardo.
-Astoria! Astoria, aspetta!- disse mettendo in fretta via il manuale e alzandosi in piedi. La ragazza si fermò a pochi centimetri dalla maniglia della porta che l'avrebbe nascosta dal giovane promesso.
-Astoria, vorrei parlarti.- disse di nuovo Draco.
Lei annuì e andò a sedersi sul divano accanto a lui.
Rimasero per un po' in silenzio. Lui la osservava mentre lei cercava in tutti i modi di ignorare il suo sguardo.
-Lo sai.- non era una domanda, ma una constatazione.
-Si.- rispose Astoria in un sussurro.
Rimasero per un po' in silenzio, a guardare il fuoco davanti a loro. I capelli scuri di Astoria le coprivano parte del volto e gli occhi verdi erano persi in chissà quale pensiero. Assomigliava molto a sua sorella, tranne che per i capelli, che Daphne aveva biondi. Era seduta in modo composto, con le gambe incrociate, e si torturava l'orlo della gonna con le mani. Le unghie, perfette come sempre, avevano un leggero strato di smalto verde scuro.
-Cosa ne pensi?- chiese Draco.
-In che senso cosa ne penso? Non penso mi sia concesso dare la mia opinione personale.- disse, continuando a guardare il fuoco.
-Sì, ma a me puoi dare la tua opinione personale? Se finiremo per sposarci, tanto vale sapere cosa ne pensiamo di questo matrimonio.- disse Draco. Astoria, per la prima volta, si girò a guardarlo. Rimasero a fissarsi per un po'.
-Io... io non voglio nessun matrimonio. Non con te, almeno. Magari saresti un ottimo marito, ma no. E poi, sei il migliore amico di mia sorella maggiore.- disse, come se quello fosse il vero problema.
Draco annuì piano. Si vedeva chiaramente che era spaventata.
-E tu? Lo vuoi?- disse Astoria.
Draco scosse la testa.
-No, vorrei sposarmi per amore, non perché mio padre vuole un erede purosangue. Non so se tra noi potrebbe mai funzionare. E vorrei evitare di sposarmi e poi avere altre relazioni perché quella ufficiale non mi soddisfa. Senza offesa.- disse subito dopo.
-Oh, nessuna offesa tranquillo. Sono d'accordo con te. Ma non credo di avere molta scelta.- disse alzando le spalle.
Draco non rispose subito. Stava ripensando alle parole della Granger. Dovevano andare a parlare con sua madre?
-Penserò a qualche cosa e ti farò sapere, va bene?- chiese Draco. Astoria annuì e si alzò, dirigendosi finalmente verso le sue stanze e lasciando il ragazzo perso nei suoi pensieri a fissare il fuoco.

***

Una settimana dopo il loro incontro sotto l'albero, Hermione pensò che Malfoy non l'avrebbe tenuta aggiornata su nulla. Ma, dopotutto, che cosa si aspettava? Che il ragazzo che per anni l'aveva umiliata e derisa all'improvviso potesse diventare suo amico? O pensava che avrebbero potuto condividere le loro esperienze della guerra? Rise amaramente quando si rese conto che sì, sperava di poter diventare amica del giovane purosangue.
-Hermione, ci stai ancora pensando?- disse Ginny guardando l'amica. Hermione annuì.
-Vai a parlarci.-
-No, deve essere lui. Lui mi ha chiesto un consiglio, non io.- disse Hermione.
-Che consiglio?-
-Non penso voglia che lo si sappia in giro.- disse semplicemente Hermione. Ginny annuì.
-In ogni caso, credo tu debba andare in biblioteca se vuoi prendere il libro di Trasfigurazione, non penso che volerà magicamente tra le tue mani, sai?- disse Ginny.
Hermione sospirò.
-Hai ragione. Ci vediamo tra poco.- disse alzandosi. L'amica la salutò con la mano mentre si allontanava.
Scese le scale pensando a Ronald. Quel weekend si sarebbero visti ad Hogsmeade. Aveva avuto il permesso di Ginny per prendersi Harry per 15 minuti, ma aveva deciso di aspettare che finissero di godersi il loro pomeriggio romantico prima di impossessarsi del suo migliore amico.
Arrivò in biblioteca con una svogliataggine che non le si addiceva per niente.
Andò verso lo scaffale "Trasfigurazione" e si mise a cercare il volume che cercava. Tutte le regole della Trasfigurazione Umana si trovava in uno scaffale abbastanza elevato per lei. Sbuffò e si allungò provando a prenderlo. Non aveva voglia di usare un incantesimo di appello, avrebbe rischiato di far cadere dei tomi e sarebbe stata espulsa dalla biblioteca per il resto della sua vita.
-Bisogno di una mano, Granger?- disse sottovoce una voce alla sua sinistra.
Hermione sorrise, felice.
-Capiti nei momenti migliori, eh Malfoy?- disse sorridendogli.
Draco rise.
-Cosa ti serve?-
-Quello sulla Trasfigurazione Umana.-
Draco lo prese e glielo porse. Poi, la osservò un attimo.
-Ma tu smetti un attimo di studiare, o non fai altro nella vita?- chiese squadrandola.
-Oh, ti sorprenderesti di sapere quante cose diverse dallo studio faccio nella mia vita.- disse Hermione ridacchiando.
-Davvero? Visto che siamo in vena di confidenze ultimamente, illuminami.-
Disse sedendosi ad un tavolo e facendole segno di accomodarsi. Hermione si mise accanto a lui.
-Beh, mangio. Poi dormo, mi lavo, cammino per i corridoi, penso, parlo con le mie compagne di stanza, cerco di riconoscere le gemelle, rispondo alle lettere e passeggio nel parco.- disse.
-Oh, non mi aspettavo facessi tante cose così interessanti nella tua vita oltre allo stare sui libri. In ogni caso, ti avevo dato la mia parola. E sono qui per aggiornarti. Le ho parlato.-
Hermione, dentro di sé, stava saltellando come una bambina. Forse, alla fine, sarebbe diventata amica di Malfoy.
-E? Cosa ne pensa il fratello della mia migliore amica?-
-Oh, lui è del tuo stesso avviso. Crede che tra voi due non potrebbe mai funzionare e non vuole sposarti.- disse.
Hermione sorrise.
-Ottima notizia! Ora ne parlerei con mia madre.-
-È quello che farai.-
Hermione annuì sorridendogli incoraggiante.
Rimasero un po' in silenzio, Hermione a sfogliare il suo libro, Draco a guardarla mentre lo faceva. Poi, lei prese coraggio e gli chiese quello che le assillava continuamente la mente.
-Granger... l'hai detto a qualcuno?- chiese Draco appena prima che lei potesse aprire bocca. Hermione scosse la testa.
-Non pensavo volessi si sapesse in giro. Da me, in ogni caso, non lo saprà nessuno.- disse.
Draco le sorrise, grato.
-Malfoy... credi che potremmo mai diventare amici?- chiese dopo un po'.
Draco la guardò per un attimo, sorpreso.
-Tu vorresti diventare mia... amica?- chiese, non sapendo in che risposta sperare.
Hermione annuì.
-Se vuoi essere mia amica, puoi esserlo. Ma ti avviso, non sono bravo nei rapporti sociali. Io... non sono un buon amico.- disse.
Hermione lo guardò qualche secondo.
-Allora ti insegnerò come esserlo, se me ne darai l'opportunità.-

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora