Capitolo 31

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Quando il campanello suonò, Daphne andò ad aprire aspettando che i suoi genitori si ricomponessero del tutto prima di incontrare i Malfoy. Lucius era come sempre vestito di nero, con un bastone da passeggio nella mano destra; al suo fianco Narcissa indossava un lungo abito blu scuro che le arrivava sotto al ginocchio, molto simile a quello della signora Greengrass.
-Benvenuti. Prego, entrate.- disse la ragazza.
Daphne li guidò in sala da pranzo, dove tre elfi domestici aveva apparecchiato la tavola con il servizio d'argento della bisnonna Evelyn, una donna tanto austera quanto affascinante.
-I tuoi genitori?- chiese dolcemente Narcissa guardandosi intorno alla ricerca dell'amica.
-Oh, non tarderanno ad arrivare. Mio padre ha ricevuto una lettera urgente e si è trattenuto qualche minuto in ufficio.- rispose con un sorriso. Narcissa, attratta da quella genuina spiegazione fornitagli dalla giovane, si chiese di che lettera si stava parlando. Che Astoria avesse convinto Draco a rendere pubblica la sua amicizia con Hermione? Le avrebbero scritto, nel caso.
Con il solito sorriso enigmatico stampato in volto andò a baciare le guance della signora Greengrass non appena lei e il marito arrivarono.
-Perdonate il ritardo, Lucius. Siamo stati trattenuti.- disse la signora.
-Nessun problema, vostra figlia ci ha detto della lettera urgente. Spero nessun problema al ministero.- disse Lucius rivolgendosi al signor Greengrass.
-Oh, come se potessi avere dei problemi dopo la mia retrocessione! Le cose più interessanti che mi capita di leggere sono le pratiche di richiesta di annullamento o di abbonamento alla Gazzetta del Profeta.- rispose l'uomo con un sospiro, -Ma venite, accomodiamoci. Avremo modo di parlare di molte cose durante la cena, non ho dubbi.-
Fu così che tutti e cinque si sedettero al tavolo in attesa di mangiare. L'antipasto venne servito da un elfo basso e grassottello e consisteva in dei piccoli bignè di uova e patate accompagnate da del pane alle olive fatto in casa proprio nel pomeriggio dall'elfa Neni. Ella viveva con la famiglia da quando la sorella maggiore del signor Greengrass, la signora Nott, era nata ed era la migliore cuoca che avesse mai avuto l'onore di cucinare per la nobile casata.
-Come sta andando al lavoro, Albert?- chiese Narcissa, rivolgendosi al signor Greengrass che si era accomodato di fronte a Lucius.
-Come vuoi che stia andando, Narcissa. Da capo del reparto per la Cooperazione Magica Internazionale sono stato retrocesso a facchino del Profeta. Certo, dopo tutto quello che è successo poteva andarmi decisamente peggio, guarda come è finito mio cognato...- disse scuotendo la testa. In effetti, il signor Nott era quello che, tra Malfoy e Greengrass, aveva avuto la peggio. Dopo un processo poco più lungo di dieci minuti lo avevano rinchiuso in una cella ad Azkaban e sua moglie era stata trattenuta per qualche settimana e poi rilasciata, -Per non parlare di mia sorella. Margaret non è più la stessa da quando ha lasciato Azkaban. Dovreste vedere com'è dimagrita. Ma come biasimarla, senza marito e con a carico un figlio appena maggiorenne che gliene sta facendo passare di ogni...-
-Cosa succede con Theo?- chiese Daphne, improvvisamente interessata alla conversazione. Non parlava molto con gli zii materni, ma sin da bambini lei e suo cugino erano stati molto legati. Coetanei, erano andati ad Hogwarts insieme ed entrambi erano stati smistati in Serpeverde.
-Non ho ben capito, la sua ultima lettera era lunga un paio di chilometri. Comunque, pare che abbia combinato qualche casino con una babbana che è finita in ospedale... il Dipartimento per il rispetto dello Statuto di Segretezza è dovuto intervenire.- spiegò.
-Ma davvero? Ho sempre pensato che Theodore fosse un così bravo ragazzo.- disse Narcissa. Albert Greengrass sospirò.
-Che ci vogliamo fare, per quanto tentiamo di tirarli su con giusti e nobili ideali, alla fine scelgono loro le strade da seguire.-
Daphne e sua madre si scambiarono un'occhiata fugace. Quanto ci sarebbe voluto perché arrivassero a parlare del matrimonio? Sarebbero arrivati alla seconda portata?
Nel frattempo, venne servito il primo: una profumatissima zuppa di porri e patate fredda fu presentata da un elfo molto più magro di quello precedente. Questo, al contrario dell'altro, aveva due occhi gialli così sporgenti che sembravano sul punto di cadergli.
-Davvero deliziosa.- si complimentò Lucius dopo averla assaggiata.
-Grazie, Neni in quanto a cibo sa davvero il fatto suo.- rispose la signora Greengrass con un sorriso gentile. Mentre gli uomini continuavano a parlare di politica, lavoro e ministero, dalla parte del tavolo dove si erano accomodate le signore la discussione era di tutt'altro genere.
-Allora Daphne, cosa fai adesso?- le chiese gentilmente Narcissa.
-Ho fatto domanda per entrare alla Gringott come spezzaincantesimi. Mi ha sempre affascinato come lavoro, e mi permetterebbe di girare per il mondo.- rispose.
-Davvero? Che splendida idea. Sono sicura che ti prenderanno, non temere.- rispose Narcissa.
-E tu? Cosa fai ora?- chiese la signora Greengrass.
-Niente di particolare, Isobel. Ultimamente ho fatto qualche giro ad Hogsmeade e a Diagon Alley, ma nulla di più. E tu? Hai più sentito tua cugina Rose?- rispose Narcissa.
-Oh sì, qualche giorno fa mi ha spedito una lettera. Pare che sua figlia Edith sia in procinto di sposarsi con un "giovane mago dell'alta borghesia americana", come lo ha definito lei. Dovrei vedere di organizzare un viaggio in Irlanda per andare a trovarla, me lo avrà chiesto almeno cinque volte nell'ultimo mese.- rispose Isobel con un sospiro, -Hai più sentito Draco? Astoria ormai scrive così di rado...-
-Sì, ho sentito mio figlio la settimana scorsa... non ti preoccupare cara, sarà occupata con gli esami. Anche Draco quando scrive è sempre così vago, scrive tanto ma di fatto non dice nulla di particolare.- disse Narcissa con un sospiro.
-E a proposito di Draco...- si intromise il signor Greengrass ignorando il signor Malfoy e la sua domanda (-Cosa credi che accadrà se verrà approvata la nuova legge sulla detenzione delle armi magiche?-)
-Sì?- chiese Narcissa, ma subito tacque quando intercettò l'occhiata che madre e figlia si erano lanciate.
-Questa sera ho ricevuto una lettera curiosa da mia figlia...- disse, mentre si infilava in bocca una cucchiaiata di zuppa. Lucius e Narcissa si scambiarono un rapido sguardo.
-Nessun problema grave spero.- commentò Lucius con tono neutrale.
-Spero che possiate rispondere voi a questo, in realtà.- disse guardando l'uomo di fronte a lui, -Astoria si è premurata di comunicarmi che recentemente, parlando con un compagno di corso, ha sentito dire che il giovane Draco si intrattiene in modi... inadeguati.-
Narcissa, senza darlo a vedere, lanciò una veloce occhiata a Isobel: teneva gli occhi bassi sul piatto e, a giudicare dalle sue labbra, stava reprimendo un sorriso. Stava per accadere quello che sperava accadesse?
-Modi inadeguati? Cosa intendi dire, Albert?- chiese Lucius posando il cucchiaio di fianco al piatto.
-Pare che giri la voce che Draco abbia instaurato una sconveniente amicizia con una... una di loro.- disse, posando a sua volta le posate e osservando i coniugi Malfoy.
-Una di loro?- chiese Narcissa.
-Esatto, una figlia di babbani.- disse a denti stretti l'uomo, -Ora, non so se voi eravate già a conoscenza di ciò, ma Astoria scrive che quando ha parlato con Draco, egli ha negato in modo assai poco convincente.-
Lucius, rigido sulla sua sedia, cercava disperatamente un modo per negare tutto ciò.
-Sono sicuro che ci sia stato un malinteso.- rispose.
-Lo spero, ma in ogni caso... suppongo che voi capiate... devo tutelare il buon nome della mia famiglia e di mia figlia.- disse.
-Certamente. Cosa vuoi che faccia, Albert? Vuoi dei soldi? O preferisci qualcos'altro?-
La tensione nella stanza poteva essere tranquillamente tagliata con un coltello.
-Voglio l'annullamento del contratto, Lucius. Questa sera stessa. E ringrazia che non ti chieda anche dei soldi.- rispose irato il signor Greengrass.
Mai parole furono più soavi alle orecchie di Narcissa Malfoy. C'era riuscita, c'erano riusciti.
Lucius strinse le labbra fino a ridurle ad una striscia sottile.
-Ebbene, avrai ciò che chiedi.- rispose a denti stretti, consapevole di non avere alternative. Il signor Greengrass annuì, poi chiamò l'elfo domestico che aveva servito la prima portata.
-Prendi i soprabiti dei signori Malfoy, stanno per tornare a casa.-
Senza dire una parola, Lucius e Narcissa si alzarono e, dopo aver rescisso il contratto, si smaterializzarono.


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Buon pomeriggio a tutti,
Spero che la cena sia stata di vostro gradimento, nonostante le tipiche e noiose conversazioni da nobili, e che sia stata all'altezza delle vostre aspettative. Finalmente anche questo problema è risolto, quindi i nostri protagonisti possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Non manca molto alla fine di questa storia, credo intorno ai quattro/cinque capitoli.
A presto!

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora