Capitolo 12

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Le settimane passarono più in fretta di quanto Hermione si sarebbe mai immaginata e ben presto arrivò l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. In quel periodo aveva legato molto con Draco e avevano iniziato a confidarsi l'uno con l'altro parlando di argomenti sempre più profondi. E più il tempo passava, più Hermione desiderava passare del tempo con quel biondo ossigenato di Malfoy. Si era confidata con le sue compagne di dormitorio. Megan si era quasi sciolta quando lo aveva confidato loro, le gemelle si erano guardate di sottecchi e Ginny le aveva sorriso. "-Normale che tu voglia passare del tempo con lui, ti piace.-". Ed era proprio così: a lei piaceva passare il tempo con Malfoy. Era simpatico e aveva scoperto di avere un sacco di cose in comune con lui, a partire con la lettura fino alle preferenze musicali. Sospirò mentre finiva di impacchettare i regali di Natale per i suoi genitori, le sue amiche e Harry. Aveva deciso che, almeno per quell'anno, Ronald non si meritava alcun tipo di regalo, anzi. Dopo quello che aveva fatto, il minimo era che venisse a scusarsi con Hermione. Ma lei non sarebbe in ogni caso tornata sui suoi passi. Finì l'ultimo pacchetto e si sedette sul letto. Malfoy sarebbe tornato a casa per le vacanze e lei gli aveva preso un piccolo pensierino. Era un piccolo braccialetto in cuoio intrecciato che aveva trovato ad Hogsmeade qualche settimana prima. Appena lo aveva visto le aveva ricordato il biondo e aveva deciso che poteva tranquillamente spendere qualche zellino e qualche falce per un braccialetto. Il signore che glielo aveva venduto si era dilungato in una lunga descrizione dell'oggetto -Ottima scelta mia cara. Questo braccialetto è composto da cinque strisce diverse di cuoio. È molto resistente, soprattutto qui alla chiusura, dove si chiude con questi piccoli nastri annodati, vedi?- aveva detto indicando la chiusura del bracciale. Poi aveva continuato -Lo consiglio più che altro a uomini eleganti, magari anche un filo moderni.- Hermione gli aveva sorriso ed era uscita. Non era sicura di poter definire Malfoy come moderno, ma poteva sempre interpretare quelle strisce come un cambiamento che, partendo dall'inizio del bracciale, arrivavano in fondo con le stesse caratteristiche, perché le strisce erano pur sempre quelle, ma allo stesso modo se messe a confronto con l'inizio sarebbero risultate differenti. Sorrise, certa che quello fosse il regalo giusto.
Quello sarebbe stata l'ultima volta che lo vedeva prima delle vacanze. Prese il sacchetto in cui aveva infilato il regalo e il biglietto di auguri, il suo mantello e scese verso la Sala Grande. Da quanto le aveva detto, si sarebbe smaterializzato una volta uscito dai confini.
Quando arrivò in fondo alla scalinata principale si guardò intorno e, non vedendolo da nessuna parte, si mise in disparte sedendosi su una panchina di un corridoio adiacente che dava sul giardino interno. Quella mattina, quando si era svegliata, nevicava. Aveva continuato per tutta la giornata aumentato il manto bianco già presente. Sorrise, mentre guardava la neve cadere tranquilla.
-Che fai Granger, non saluti?- disse una voce inconfondibile dietro di lei. Hermione sorrise abbassando un filo il capo e voltandosi. Draco era davanti a lei. Indossava un paio di jeans neri, delle eleganti scarpe e una camicia del medesimo colore. Sopra, il mantello invernale di Serpeverde lo teneva al caldo. Draco ricambiò il suo sorriso avvicinandosi.
-Non ti ho visto, quindi sono venuta un attimo qui. Sapevo mi avresti raggiunta, sei troppo educato per andartene senza dire una parola. E poi, non manifestiamo in pubblico Malfoy.- disse.
Draco guardò un po' in giro.
-Si, credo tu abbia ragione. Tu quindi rimarrai qui?- chiese mentre si infilava le mani in tasca. Hermione annuì.
-Si, le gemelle rimangono, e anche Megan. Mi dispiace che Ginny torni a casa, ma la capisco. Dopotutto, è il primo Natale senza Fred...- disse alzando le spalle. Draco annuì.
-Bene, allora io vado... stammi bene Granger.- disse sorridendo imbarazzato. Poi si girò e mosse qualche passo verso il portone di ingresso.
-Malfoy, aspetta!- disse Hermione mettendogli una mano sulla spalla.
Draco sorrise, senza farsi vedere. Aveva sperato di essere fermato.
Quando si girò, vide che la ragazza gli stava porgendo un piccolo sacchetto di carta beige.
-Io... ecco... io ti ho... ehm... preso un regalo.- disse mentre diventava dello stesso colore dei capelli dei Weasley. Draco sorrise ancora di più.
-Io... grazie, Granger. Non ce n'era bisogno, davvero.- disse prendendo delicatamente il pacchetto dalle mani di lei, sfiorandola appena. In quell'istante, per un attimo Draco sentì come una scossa in tutto il corpo. Si disse che ci avrebbe ragionato una volta a casa.
-Beh, lo so... ma l'ultima volta ad Hogsmeade l'ho visto in vetrina e mi ha subito fatto pensare a te... ho pensato "perché no?" e l'ho preso. Spero ti piaccia.- disse sorridendo timidamente e dondolandosi da un piede all'altro.
Draco la guardò dolcemente.
-Mi piacerà di sicuro.- disse. Rimasero in silenzio per un po', semplicemente a guardarsi. Poi, Hermione si sporse un filo e gli lasciò un leggero bacio sulla guancia.
-Buone vacanze Malfoy.- disse Hermione sorridendogli un'ultima volta prima di dirigersi verso le scale e risalire.
-Buone vacanze Hermione.- sussurrò Draco, guardando il punto in cui era sparita e sentendo bruciare il punto in cui la sua pelle fredda era entrata in contatto con le labbra calde di lei.

***

Pochi minuti dopo, Draco si ritrovò con il suo baule davanti alla porta di casa. Non ebbe neanche il tempo di varcarla del tutto che si trovò avvolto nel caldo abbraccio di sua madre. Sorrise, ancora emozionato per l'ultima conversazione con Hermione.
-Mamma.- disse piano, in modo che solo lei sentisse.
-Oh tesoro, sono così felice che tu sia tornato.- gli disse.
Poi, una voce fredda alle loro spalle lo fece rabbrividire.
-Via Narcissa, non è più un bambino.- disse Lucius Malfoy. Draco si staccò da sua madre e guardò il padre. Era in cima alla scalinata con addosso uno dei suoi completi scuri. Il solito bastone era, come sempre, stretto nella sua mano destra.
-Salve padre.- disse Draco stringendo più forte il pacchetto che gli aveva dato Hermione, ancora stretto nella sua mano. La nascose piano sotto al mantello, nella speranza che suo padre non si accorgesse di nulla. Per una volta, la fortuna girò dal verso giusto.
-Bentornato Draco. So che tua madre ti ha detto delle novità.- disse sorridendo freddo. Lui annuì.
-E tu? Cosa ne pensi, figlio?- disse, scendendo lentamente le scale.
Draco aveva paura, non sapeva cosa rispondere. Optò per la verità, certo che sarebbe quello che la sua nuova amica avrebbe voluto.
-Preferirei non sposarmi con Astoria, padre.- disse, cercando di apparire sicuro. Lucius lo ignorò e si diresse verso il salone. Draco guardò sua madre.
-Ci sto provando, tesoro, ma non ti prometto nulla.- disse sorridendo mesta.
-Tranquilla, se non ci riesco tu, allora lo farò io. Ma nel caso, mi dovrai aiutare.-
-Sempre.- rispose Narcissa, per poi seguire il marito.
Draco sospirò mentre, con un incantesimo di levitazione, portava il baule su per le scale fino alla sua camera. Quando varcò la soglia, la malinconia di Hogwarts si fece sentire più che mai.
Il pavimento di legno scuro era stato sicuramente pulito dagli elfi domestici prima del suo arrivo, così come le tende verdi dovevano essere state sbattute per bene. Le pareti nere gli davano, come sempre, la brutta sensazione di essere in una prigione. Al centro della stanza spiccava un bel letto ad una piazza e mezza con le coperte verdi. Sotto all'ampia finestra vi era un elegante scrivania in mogano. Ad illuminare la stanza ci pensava il grosso lampadario d'argento che pendeva dal soffitto. Infine sul lato destro della stanza, appena prima della porta che dava sul bagno privato, vi era un lungo armadio in mogano.
Draco si chiuse la porta alle spalle mentre posava il baule. Si tolse il mantello e si sedette sul letto a guardare il regalo di Hermione. Nessuno gli aveva mai fatto un regalo, e questo lo emozionava ancora di più. Lui stesso aveva fatto quell'anno il suo primo vero regalo. Si chiese che cosa avesse visto Hermione che l'aveva subito fatta pensare a lui. Sorrise aspettando, per la prima volta, la mattina del 25 Dicembre.

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora