Capitolo 25

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Era la terza volta che la testa le crollava durante l'ora di Storia della Magia e sapeva che in breve si sarebbe addormentata per riprendersi le ore di sonno perse passate a esplorare la Stanza delle Necessità. Sfortunatamente, Agnes non era riuscita a portare il libro fuori dalla stanza e pertanto aveva ricopiato le informazioni utili da esso. Si guardò intorno: la metà degli studenti era accasciata sui banchi, qualcuno giocava a tris o studiava altre materie e altri ancora si esercitavano con degli Incantesimi e delle Trasfigurazioni. Spostò lo sguardo accanto a sé, dove Hermione scribacchiava qualche appunto con poca voglia. Qualche banco più indietro, Malfoy la osservava mentre Anderson gli diceva qualche cosa.
Non seppe quando accadde, ma si addormentò risvegliandosi bruscamente al suono della campanella. Sebbene avesse dormito giusto quaranta minuti, si sentiva molto più riposata di prima.
-Agnes, vieni a pranzo con me?- chiese Hermione, ma l'amica scosse la testa.
-Devo fare una roba, ci vediamo giù.-
La ragazza annuì e si unì a Dean e Megan.
Dopo che i suoi compagni furono usciti per andare a mangiare, Agnes si diresse verso l'aula di Trasfigurazione sperando di incontrare l'insegnante prima che arrivasse in Sala Grande. Fortunatamente per lei, la trovò seduta alla scrivania. Agnes bussò lentamente e la donna alzò immediatamente la testa.
-Signorina Walsh, che sorpresa! Hai bisogno di qualche cosa?- chiese sorridendole.
-A dire il vero sì professoressa, avrei una domanda ma non riguarda Trasfigurazione.- disse avvicinandosi.
Quel giorno la McGranitt indossava una veste bianca che le donava terribilmente e aveva i capelli raccolti in una stretta pettinatura sulla nuca.
-Oh beh, mi fa sempre piacere poter rispondere alle domande dei miei alunni, signorina Walsh, anche se queste non riguardano la mia disciplina. Trovo ottimo che gli studenti si interessino anche ad altro che alle consuete materie.- rispose mentre metteva via e le faceva segno di accomodarsi. Agnes si appoggiò ad uno dei banchi e tirò fuori dalla borsa la pergamena su cui aveva trascritto le informazioni sullo Specchio d'Acqua.
-Beh, allora... una mia amica si è trovata molto in difficoltà ultimamente a causa di un particolare oggetto e io, per aiutarla, mi sono... informata, su questo. Ho, ecco... letto, un passo che mi sembrava utile, ma non credo di aver capito a fondo cosa l'autore intenda dire e mi chiedevo se lei potesse aiutarmi a.. venirne a capo, diciamo.- disse Agnes mentre l'insegnante la ascoltava paziente.
-Certo che posso, di cosa si tratta?- chiese la professoressa mentre si toglieva gli occhiali e li poggiava sulla cattedra. Agnes le passò il foglio e attese che l'insegnante leggesse.
-Specchi d'acqua? Sono alquanto rari, io stessa non ne ho mai visto uno in vita mia.- disse la McGranitt.
-Sì, beh... mi chiedevo se sapesse qualcosa al riguardo.- disse Agnes.
L'insegnante annuì.
-Sò che questi particolari oggetti venivano regalati ai grandi signori durante il feudalesimo in Francia e in Italia, e che ad oggi ce ne sono molti pochi in circolazione. So che uno o due al momento sono in Gran Bretagna e che appartengono alle più ricche famiglie nobili dei nostri tempi. La loro funzione è molto semplice: attraverso un incantesimo di localizzazione, l'acqua incantata riesce a mostrarci l'esatto ubicazione di una persona o un essere vivente in generale da noi ricercato, mostrandoci quello che esso o essa sta facendo nel momento corrente. L'acqua stessa è incantata, in quando nell'antichità veniva prelevata da una fonte ormai estinta. Le sue origini sono leggendarie: si narra che, millenni or sono, una giovane strega venne catturata e torturata per mesi per farsi dire dove si erano nascosti tutti gli altri maghi del paese, in Macedonia. La ragazza andò quasi fuori di testa a causa del dolore, ma si rifiutò di tradire i suoi amici e la sua famiglia. Morì che era poco più che bambina secondo le fonti: la uccisero sulle rive di un piccolo laghetto nascosto nei meandri di una fitta foresta. Lasciarono lì il cadavers della strega e, quando il sangue di lei entrò in contatto con l'acqua della sorgente, si dice che questa si purificò grazie al sacrificio della ragazza. I pochi rimasugli della Fonte sono stati protetti da potenti incantesimi. In ogni caso, le poche quantità d'acqua che ci rimangono, e che possiamo vedere, sono quelle contenute negli Specchi.
Per farlo funzionare è necessario pronunciare il nome della persona che si vuole vedere, e la magia fa il resto.- spiegò brevemente l'insegnante.
-Ma, come ogni altro oggetto magico pensante, non ha dei limiti? Voglio dire... non ci sono dei posti in cui lui non può seguirti, posti in cui la sua magia non ha potere?- chiese Agnes, terribilmente desiderosa di trovare risposta al suo quesito.
-Sì, ovviamente ha dei limiti. Come puoi leggere tu stessa dal foglio che mi hai dato, gli Specchi d'Acqua non possono mostrare persone che si trovano in posti indisegnabili e dotati di magia propria. Non so come spiegartelo... vedila così: se lo Specchio, durante l'incantesimo di localizzazione, entrasse in collisione con una potente magia scaturita da un luogo pensante e non da una bacchetta, i suoi poteri verrebbero annullati.-
Agnes aveva più o meno, molto più o meno, compreso ciò che l'insegnante tentava di spiegarle. Tuttavia, evidentemente la donna non ne era affatto convinta.
-Ti farò altri esempi, signorina Walsh: luoghi pensanti e indisegnabili dotati di magia propria possono essere qualsiasi cosa. Una foresta, una tenda, una stanza...-
-Tipo la Stanza delle Necessità?- la interruppe Agnes, gli occhi che le brillavano di una luce nuova.
L'insegnante rimase in silenzio per un momento prima di rispondere.
-Si, signorina Walsh, suppongo di sì.- disse, ma senza comprendere il motivo della felicità della giovane strega.

***

Agnes finì col saltare il pranzo. Si catapultò immediatamente da Hermione e riuscì a trovarla circa dieci minuti prima dell'inizio dell'ora di Pozioni. Trafelata, la prese per un braccio e la trascinò nel bagno delle ragazze, lo stesso dove diversi mesi prima Hermione aveva avuto l'attacco di panico.
-Ma che ti prende?!- le chiese Hermione non appena riuscì a liberarsi della stretta ferrea dell'altra.
-Ho scoperto una cosa, una cosa assolutamente fantastica.- disse. Poi, vedendo la faccia interrogativa di Hermione, continuò -Mi sono documentata sugli Specchi d'Acqua, e ho scoperto che ci sono posti in cui non hanno potere. Posti come la Stanza delle Necessità.-
La ragazza rimase a guardare Agnes senza dire una parola per diversi secondi.
-E tu questa la chiami notizia fantastica?- chiese Hermione con un sopracciglio alzato.
-Beh, come dovrei chiamarla? È una cosa bella no?-
-No, non lo è affatto.- rispose brusca Hermione, lasciando Agnes spiazzata.
-Come no? Credevo che... insomma, ho cercato tutta quella roba, svogliato migliaia di libri, perché potessi risolvere il problema dello specchio...- disse Agnes amareggiata. Hermione sorrise appena e le mise le mani sulle spalle.
-Non voglio che mi fraintendi Agnes,- cominciò più dolcemente -ti voglio un mondo di bene e ti sono infinitamente grata per tutto quello che hai fatto per me, ma lo specchio non è un mio problema, ma un problema di Malfoy. E io ho chiuso con lui, non voglio più averci nulla a che fare.- terminò, e questa volta toccò a lei assumere un tono di voce amareggiato. Infatti, quello che aveva detto non era del tutto vero: certo, lo specchio era un problema di Malfoy (anche se indirettamente anche suo), ma sicuramente voleva ancora avere parecchio a che fare con il biondo Serpeverde. Ma, ovviamente, non lo avrebbe mai ammesso a voce alta.
-Stai scherzando? 'Mione, sei innamorata persa di Malfoy e mi vieni a dire che non vuoi più averci nulla a che fare? Ma ti stai ascoltando?- chiese Agnes con una piccola risatina nervosa. Hermione annuì.
-Io non provo nulla per Malfoy.- sussurrò poi, allontanandosi dall'amica, più a se stessa che ad Agnes.

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Buon pomeriggio a tutti/e! Scusate l'enorme ritardo nel pubblicare il capito ma fino a questa mattina ero fuori di testa e non avevo sicuramente il senno per mettermi a scrivere di Draco e Hermione. Spero comunque che mi possiate perdonare. Nei prossimi giorni sono un po' meno incasinata con la scuola e cercherò quindi di scrivere di più, ma non prometto nulla. Se tutto va bene, per la settimana prossima a quest'ora dovreste avere il prossimo capito! Spero davvero di farcela, nel frattempo spero che il capitolo vi sia piaciuto, se vi va lasciatemi un commento e/o una stellina!

Forgive me - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora