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Hoseok pov

Nel momento che vidi Jiu correre dentro casa con fare malinconico le fui subito dietro, preoccupato che potesse stare male e avesse bisogno di me.

La seguì fino alla porta del bagno, dove si chiuse dentro a chiave, lasciando dietro di sé solo singhiozzi derivanti dal suo pianto disperato. Sentì il mio cuore distruggersi, sentendomi così meschino nel rimanere lì con l'orecchio attaccato alla porta solo per sentire la sua tristezza lasciarla andare così.
<amore, tutto bene? Posso entrare?>domandai bussando un paio di volte, non ricevendo nessuna risposta se non un glaciale silenzio.
<Amore? Sono io, lo sai che a me puoi dire tutto>insistetti, poggiando la mia mano sulla maniglia ma senza muoverla. Solo perché era la mia amata moglie non ero giustificato a invadere la sua privacy e la sua volontà.

<Hobi>
<Si, sono qui. Vuoi che entri o vuoi rimanere sola per un po'? Inventerò una scusa con i ragazzi, capiranno>dissi io senza mai lasciare il mio posto
<mi odierai..tutti mi odieranno>sussurrò piano lei, rendendomi quasi difficile comprendere che cosa avesse appena detto
<Jiu, che stai dicendo? Nessuno ti odierà se hai avuto un malore>dissi confuso dalla sua stramba uscita, non capendo che cosa le fosse successo così improvvisamente. Non dovetti nemmeno attendere troppo che venni trascinato dentro il bagno e stretto dalla gracile figura di Jiu, in lacrime.

<amore mio, perché stai piangendo?>presi il suo viso tra le mie mani, asciugando quelle prepotenti lacrime che continuavano a scorrere sul suo dolce viso. Era una visione che mi faceva sentire così male, sentendomi così in colpa per non essere stato capace di evitare quel momento e per non aver compreso la causa principale di quella sofferenza. La strinsi sempre più forte a me, le accarezzai i suoi capelli folti mentre lasciavo diversi baci sulle sue morbide guance.

<sono l'essere più inutile che possa esistere in questa terra>

Quella frase mi uccise, fu un colpo dritto al cuore, mai e poi mai avrei pensato che potesse aver pensieri così sulla sua meravigliosa persona, così bella e intelligente.
<Non dirlo nemmeno per scherzo, tu sei fantastica, sei la persona migliore che io conosca>
<No hobi, sono inutile. E una delusione..soprattutto per te, che non potrai mai realizzare il tuo sogno per colpa mia, perché io sono stata creata male, perché io sono un'omega donna inutile, faccio doppiamente schifo> quelle parole inizialmente mi lasciarono ancora più confuso, fino a che non capii a che cosa si riferisse, e per quale motivo si fosse nascosta qui in bagno pochi minuti fa.

<Tu..>
<no, hobi. Non posso avere figli. Non li potremmo mai avere, non potremmo mai costruire la nostra famiglia insieme. Nulla di tutto questo, perché io faccio così schifo, perché sono stata creata male e->non riuscì più a sentire quelle sue parole, troppo dolorose da poter ascoltare. Le baciai dolcemente le labbra rosee, sorridendole felice. Perché nonostante ciò,nonostante non saremo potuti divenire genitori adesso, nonostante non avremmo potuto avere figli nostri, ci sarebbero state tante possibilità per noi.

<E per questo tu dovresti essere inutile? Amore mio, tu non sei nata per sfornare figli, tu sei nata perché dovevi colorare la vita di tante persone con la tua meravigliosa presenza. Dovevi colorare la mia vita con il tuo meraviglioso sorriso e la tua contagiosa risata. Non mi interessa se tu non potrai mai avere figli, non mi interessa se non avremmo una famiglia come tutti i nostri amici>
<Ma hobi, è sempre stato il tuo sogno. Me ne parli sin da quando eravamo alle superiori, di quanto sognavi un piccolo scorrazzare per casa..tu volevi una famiglia>la strinsi sempre più forte a me, ridacchiando per la dolcezza delle sue parole.

<Certo, e lo voglio anche adesso. Ma queste cose le voglio solo con te, e se non potremmo averli con il metodo tradizionale, chi ci nega di non poter accogliere dei bambini alla ricerca dei genitori perfetti per loro. Che li possano educare, coccolare e crescere, con cui poter giocare e imparare tante cose. Non pensi che anche quella potrebbe essere la famiglia perfetta? La nostra famiglia perfetta?> i suoi occhi si fecero più acquosi mentre ascoltava le mie parole, finendo poi per stringermi forte, lasciandomi tanti baci su tutto il viso.
<non so cosa ho fatto per meritare un angelo come te>disse lei, facendomi scappare una lacrima giù dal mio viso.
<me lo chiedo anche io>

<Però..adottare un bambino? Sei sicuro che ci riusciremo? È un processo lungo e ci vorranno tanti anni, tra liste di attesa e analisi di adeguatezza con gli assistenti sociali. Sei sicuro di volerlo fare?>domandò lei preoccupata, passando una mano sul mio viso
<sono pronto a tutto ciò che ci aspetta, fino a quando saremo insieme, solo io e te. Non mi basta nulla se non questo>

Qualche mese dopo

Jungkook pov

<dovrei smetterla con tutti questi gelati, rischio veramente di sentirmi male>sussurrai a me stesso, riempiendo un altro cucchiaio con del gelato alla vaniglia. I mesi erano passati e la pancia, ovviamente, era cresciuta. Si era fatta così tonda e ingombrante che mi risultava difficile ogni singolo movimento. Era stato un cambiamento che, inizialmente avevo visto negativamente, quasi con spavento di come quel processo avrebbe completamente cambiato l'immagine che ero abituato a vedere sullo specchio, ma più cresceva e più continuavo ad amarla, sia grazie a Taehyung, che se ne prendeva sempre cura, tra impacchi e coccole di diverso genere, sia all'idea che dentro ci fosse la creatura più bella che avrei potuto conoscere in futuro, la mia piccola bambina.

Io e Tae avevamo passato tutto questo tempo a sistemare la cameretta, comprando tutto il necessario per accogliere la bambina nel miglior modo possibile, imparando anche come cambiare i pannolini e andando a comprare qualunque vestitino da poterle mettere. Era stato bellissimo.

<sono a casa> la sua calda voce si fece viva tra le mura di casa e non potei essere più felice di sentirla.
<ciao amore, finito per oggi?>lo accolsi, aiutandolo a mettersi comodo.
<si, per fortuna sembra tutto apposto>sospirò prima di lanciarmi una strana occhiata, lasciandomi confuso dal suo continuo silenzio. Fu straziante essere sotto il suo sguardo tagliente, mi stava mettendo in soggezione.
<quanto mi sei mancato>disse semplicemente, prima di stringermi a sé con forza, che subito ricambiai.
<anche tu mi sei mancato molto tae. Mi manchi ogni momento in cui non ci sei>sussurrai contro il suo collo, vedendo il suo sorriso ampliarsi sempre di più sul suo volto,mentre la sua calda mano andava a prendere posto sul grosso pancione, dedicandogli le attenzioni del giorno.

<qui invece non sembra muoversi ancora nulla eh?>disse ed io negai con il capo, facendomi sempre più piccolo tra le sue braccia.
<no, a parte qualche contrazione,ma la voglia di gelato è sempre presente e tu dovresti smetterla di assecondare le mie voglie>lo rimproverai, facendolo ridere di gusto per la mia uscita, mostrandomi successivamente come tra le sue mani ci fossero alcune dei cibi protagonisti delle mie strane voglie.

<scusami cucciolo, ma non posso dire di no al tuo bel faccino>disse lasciandomi un bacio, prima di andare verso la cucina a sistemare la piccola spesa che aveva fatto. Subito lo raggiunsi per dargli una mano ed iniziare a preparare insieme la cena di quella sera, tra varie chiacchiere e tante coccole.

<Tae, mi passeresti il sale, io no->eppure quella dolce serata, pronta per essere una calma e tranquilla sera tra noi, era stata appena travolta da un piccolo inconveniente.
<Kook>
<Mi..mi si sono rotte le acque>

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