Second Chance

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Author pov

Il cancello venne aperto e in quel giardino si presentò.... Elza, la principessa più amata dalla piccola Yumi
Quest'ultima non sapeva come reagire
Da una parte era super contenta di avere come invitata la sua principessa preferita... Dall'altra era triste
Nel suo cuore aveva sperato che da quel cancello entrasse suo padre, con un sorriso smagliante, i capelli ben ordinati e un vestito elegante, con le braccia spalancate pronte per accoglierla tra le sue braccia

Sentì una strana sensazione al petto la stessa che provò quando ascoltò discorso fra suo padre e i suoi zii
Sentì i suoi occhi pizzicare e poi diventare umidi
Ma prima che una lacrima solcasse il suo viso le parole del suo adorato papà le tornarono a mente

Se ci credi tanto tanto allora quel desiderio si realizzerà

Asciugò via le lacrime e corse dalla sua principessa, abbracciando le sue gambe coperte da una gonna azzurra e bianca, ricoperta da tanti brillantini
<tu sei la festeggiata?>le chiese la principessa abbassandosi all'altezza della piccola
Quest'ultima annuì energicamente e iniziò a saltellare dalla gioia, ma il suo idolo sarebbe sempre rimasto il suo amato papà, quello che le era sempre stata affianco per insegnarle nuove cose e che le aveva sempre dato tanto amore senza mai chiedere nulla in cambio

Invece il suo appa, il suo amato appa era il suo eroe dal mantello invisibile, anche se lei non poteva vederlo sapeva che lui era li con lei, che l'avrebbe sempre protetta dai mostri cattivi senza però mostrarsi agli altri

Nel frattempo Jungkook aveva notato come il volto della sua piccola bambina avesse assunto una nota leggermente più cupa e come continuasse a lanciare sguardi fugaci a quel grande cancello nero come se attendesse l'arrivo di qualcosa

O per meglio dire di qualcuno

<Facciamo arrivare la torta?>a risvegliarlo dal circolo vizioso in cui i suoi pensieri lo avevano intrappolato ci pensò Jin che ricevette solamente un leggero accenno del capo da parte dell'altro, il quale aveva gli occhi incollati sulla gracile figura della festeggiata intenta a guardare con ammirazione la principessa dei suoi sogni

<jungkook tutto bene?>chiese suo fratello mettendogli una mano sulla spalla per richiamarlo
<eh? Si, si tutto apposto>gli rispose mantenendo lo sguardo su sua figlia
<Ne sei sicuro? Sembri come preoccupato>insistette il fatello desideroso di sapere quali pensieri stessero occupando la mente del suo fratellino nel giorno del compleanno della sua bambina

<È IL MOMENTO DI CANTARE TANTI AUGURI ALLA NOSTRA FESTEGGIATA>ad interrompere la "chiacchierata" fra i due ci pensò Jin facendo l'annuncio più aspettato dall'inizio di tutta la serata da parte dei bambini

L'arrivo della torta

Essa fu posata delicatamente sul tavolo e subito fu accerchiata da tutti gli amichetti della festeggiata e fronteggiata da essa stessa mentre tutti quanti le stavano cantando la solita canzoncina accompagnata da un continuo battere di mani per tenere il ritmo

Yumi chiuse gli occhi e si concentro sul suo desiderio più grande e poi spense la candelina, ricevendo un grande applauso da tutti gli invitati e un caloroso abbraccio e un dolce baci sulla guancia dal suo papà
Il suo sguardo però era puntato sul quel cancello di ferro nero, decorato da qualche palloncino attaccato in precedenza dai suoi zii, emozionata aspettandosi che fra qualche attimo esso si sarebbe aperto e il suo eroe si sarebbe fatto visibile, pronta ad accoglierla fra le sue braccia per farla volteggiare un paio di volte in aria per darle infine un grandissimo bacio e un caloroso abbraccio augurandole tanti auguri

Eppure niente di tutto ciò accadde, il cancello non venne mai aperto, facendo ricadere sul suo volto una coltre di tristezza e delusione

Non ci aveva creduto abbastanza? Impossibile, era stata tutto il giorno ad immaginarsi l'incontro con il suo papà... E se le avesse mentito il suo amato papà? No, era stato proprio lui ad insegnarle che le bugie non si dicono... Ma allora perché non accadeva nulla? Dove era il suo appa?

A casa

<ti sei divertita amore?>le chiese jungkook una volta entrati in casa poggiando a terra il grande quantitativo di regali e buste a terra per poter togliere gli ingombranti giacconi e appenderli sull'attaccapanni
<si, molto>disse con tono malinconico e, una volta liberata da tutta quella coltre di abiti, corse in camera sua, dove si rinchiuse dentro

Voleva che quella giornata finisse immediatamente

Sentiva male al suo cuoricino, nentre le prime lacrime iniziaroni a scendere andando a bagnare le sue guancie e il suo cuscino, accompagnati da singhiozzi mal trattenuti
Strinse a sé tata, in cerca di affetto ma che però, a differenza delle altre volte, non trovò

<Amore è ora di and-Mimi che succede? Perché stai piangendo?>chiese jungkook catapultandosi dalla figlia
La strinse subito a se e iniziò ad accarezzarle i capelli ordinati in dolci boccoli fatti da sua madre prima di arrivare alla festa
<P-papà tu-tu ha-hai det-to che i-i sog-ni si re-aliz-zano se-se ci cr-edi tanto>singhiozzo la piccola
<si l'ho detto>rispose lui continuando a coccolare la piccola
<A-allora pe-perché ap-pa no-non è ve-nuto?>

E a quelle parole Jungkook si paralizzò sul posto
Come ogni volta che Yumi le parlava di Taehyung

Non sapeva cosa rispondere non volendo ferire ulteriormente la sua bambina
<che ne dici di andare a dormire insieme?>le chiese e lei annuì
La prese in braccio e la portò in bagno, dove le sciaquò il viso e le fece mettere il pigiama e poi la portò in camera sua
La fece stendere sul letto e la coprì per poi cambiarsi e raggiungerla stringendola forte a se, dandole vari baci su tutto il viso
<Papà.. Mi fa male qui>disse d'un tratto Yumi indicandosi il petto, dove risiedeva il cuore
Jungkook si morse il labbro inferiore, cercando di reprimere tutte le sue emozioni e posò le sue labbra sul punto precedentemente indicato dalla piccola
<ora dormi Mimi, è tardi>disse lui e lei annuì stringendosi maggiormente al petto del padre, per poi essere accolta tra le braccia di Morfeo

Dicevi di amarci,dicevi che ci avresti protetto, dicevi tante cose... Eppure la sua causa di tutte le nostre sofferenze