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La fatidica mattina della visita ginecologica era arrivata, oggi avremmo scoperto il sesso del bambino che tanto amavamo e aspettavamo.

Qualche giorno fa ero uscito con mia madre e mia suocera a guardare delle culle o dei passeggini e a stento ero riuscito a trattenermi dal piangere come un bambino di fronte alla gentilissima commessa che ci aveva guidato nelle diverse opzioni. Erano anche iniziati i preparativi per la stanzetta che avrebbe accolto il nostro piccolo bambino, risistemando la stanza dedicata agli ospiti. Avevamo tinto le pareti di bianco, e attaccato qualche quadretto nella stanza e già così la stavo adorando da impazzire.

<ecco qui le tue focaccine. Una all'olio, una con le acciughe, due al pomodoro e aglio. Tutte tue>ritornò Taehyung al mio fianco passandomi una busta ricolma di quelle meraviglie che tanto desideravo quella mattina. Era imbarazzante la quantità di roba che avevo iniziato a mangiare, sopratutto agli orari più strambi che potessero capitare, sentendomi in colpa per tutte le volte che lo avevo svegliato solo per prendermi uno specifico gusto di gelato ad una specifica gelateria alle quattro del mattino solo per mischiarlo con della maionese e dei cetriolini sott'aceto.

<Grazie mille. Ne vuoi una per caso?>gli chiesi tirandone fuori una per iniziarla a mangiare, mentre lui iniziò a sorseggiare il suo caffè.
<no amore, ti ringrazio. Ho già mangiato prima di uscire di casa, non preoccuparti per me>mi sorrise lui, accarezzandomi dolcemente i capelli. Adoravo come non mi facesse mai sentire in soggezione in queste situazioni, che stesse al mio fianco ogni momento e che accettasse ogni cambiamento, indipendentemente da quanto fastidioso riuscissi a diventare.
<ma sono solo le dieci, e noi siamo usciti alle otto. Sei sicuro di non volerne un pezzettino?>insistetti ma lui come risposta mi diede solamente un lunghissimo bacio a stampo, guardandomi con quei suoi meravigliosi occhi color nocciola con quella meravigliosa luce che sempre li caratterizzava.

<sono sicurissimo, non preoccuparti>mi sussurrò strofinando la punta del suo naso contro il mio, facendomi arrossire leggermente, e tornai a mangiare con tranquillità nel silenzio della sala d'attesa, in cui c'eravamo, fortunatamente, solo noi due.

Attendemmo solo qualche minuto in più prima di essere accolti all'interno della sala da visita del dottore, dove iniziammo a fare tutti i controlli necessari, prima di poter vedere quel piccolo fagottino sullo schermo. Non potei fare a meno che sorridere contento di quanto stesse crescendo, ma soprattutto ero curioso di scoprire che cosa ci saremmo dovuti attendere.

Jimin pov

Sfornata anche l'ultima pizza per il pranzo di oggi, iniziai a sistemare tutta la cucina dal casino che avevo combinato, sorridendo soddisfatto dal risultato che ne era uscito.

<Pizza>minho entrò immediatamente in cucina al sentire il dolce profumino di quelle meraviglie, avvicinandosi subito alle due teglie fumanti.
<hai visto Minie? Però dobbiamo aspettare appa e gli altri zii prima di mangiarla. Che ne dici se intanto andiamo a mettere a posto i giocattoli che così mostriamo a tutti quanto siamo bravi ed ordinati>gli proposi e lui corse immediatamente nella sua cameretta per sistemarla,mentre io mi occupai del salone, anch'esso coinvolto dall'uragano Minho. Non mi stupì nemmeno nel ritrovare diversi pastelli e addirittura alcuni suoi calzini sotto il divano, ma finché non sporcava, non si faceva male e giocava con calma a me stava bene.

<Sono a casa>la calda voce di Yoongi si fece spazio tra il silenzio della casa, accompagnato dai passetti di nostro figlio che corse tra le sue braccia, a dargli un caloroso bentornato.
<Ciao amore mio. Che hai fatto questa mattina? Non hai fatto i capricci vero?>gli domandò sorridendo, lasciando sulle sue guanciotte qualche bacio, scena che mi scaldò il cuore, amando profondamente questi momenti tra loro.
<gno. Pizza>disse felice, ottenendo la piena attenzione del padre, indirizzandolo verso la cucina dove riposava il pranzo del giorno. Li raggiunsi, per poterli affiancare e lasciare un bacio sulla guancia di mio marito, per salutarlo anche io ma senza distrarlo dalle attenzioni di quel cucciolotto.
<pizza>continuò Minho indicando la teglia verso di Yoongi, agitandosi felice tra le sue braccia.
<È la pizza che ha fatto papà? Allora sarà buonissima, che dici minie?>

<Bonitima>
<Si, però dobbiamo aspettare gli zii prima di mangiare. Quindi direi che facciamo un bel bagnetto al nostro Minie e ci facciamo pronti per mangiare>proposi io, osservando già il broncio sul volto del bambino formarsi alla parola "doccia". Odiava il momento di dover andare a fare il bagnetto, nonostante finisse per divertirsi come un pazzo ed allagare tutto il bagno.
<ci penso io, tu vai a riposarti>mi disse mio marito dolcemente, dandomi un bacio per evitare che provassi ad obiettare per scomparire dalla cucina, lasciando dietro di sé le risatine di Minho nel tentativo di distrarlo.

Avrei per sempre ringraziato chiunque me lo avesse portato qui da me.

Angolo autrice
Salve a tutti, spero che abbiate apprezzato anche questo capitolo
Scusate per eventuali errori
Ringrazio tutte le personcine che stanno leggendo questa storia, dandole una possibilità

Se volete lasciate una stellina e un commento
Ci vediamo alla prossima💜

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