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<lo ammazzo, basta, l'ho detto io>disse yoongi continuando a fare avanti e indietro nella stanza da letto che condivideva col marito
<magari ha avuto un imprevisto>disse Jimin

Sapeva perfettamente che non era cosi, ma voleva convincersi che quella fosse la ragione per cui Taehyung non aveva potuto assistere al compleanno della sua amata bambina
<Si, e quello si chiama Jiho. Li ammazzo insieme, li sgozzo, e poi li do in pasto ai cani>ringhiò Yoongi fermandosi un secondo per poi continuare a camminare
<che poi è TUA FIGLIA, non una persona qualunque, dovresti volare da lei sapendo bene quanto ci tenesse ad averti li>continuò poi sotto lo sguardo attento di jimin
<non immagino nemmeno come ci sia rimasta Yumi, povera bambina,se cominciasse ad odiare Taehyung non la biasimerei, anzi farei lo stesso>sbottò in conclusione del suo immenso sfogo per poi sedersi sul letto, affianco a Jimin
<che ne dici di andare a fargli una visita? Chiamo anche gli altri>gli propose suo marito lasciando dolci carezze sulla sua schiena
<si, sarebbe meglio>

Pov Jungkook

Stavo dormendo beatamente quando il suono del campanello interruppe il mio dolce riposo
Vidi che Yumi stava ancora dormendo, così decisi di lasciarla riposare ancora per poter recuperare tutte le forze per poter affrontare questa giornata.
Aveva passato una nottataccia, si era risvegliata parecchie volte, piangeva e poi si riaddormentava tra le mie braccia

Ancora e ancora

Andai ad aprire la porta e mi ritrovai il postino davanti
<salve, il signor jeon?>chiese lui sorridente
<si, sono io>risposi con un leggero sorriso stampato sul volto
<ecco a lei>disse dandomi un pacco e delle buste
<firmi qui>mi disse poi e così feci per poi salutarlo e dirigermi in salone, iniziando a sfogliare tutte le varie lettere
<bolletta...bolletta.... Oh ma guarda un po'? Un'altra bolletta>sbuffai poggiando tutte le buste sul tavolo e poi mi concentrai sul pacco

Subito mi saltò all'occhio la grande scritta che alleggiava sopra quel cartone marroncino, in cui si poteva leggere "Per kim jeon Yumi"

La rigirai fra le mie mani un paio di volte per poterne leggere il nome del mittente, ma a quanto sembrava esso non era stato segnato

A distrarmi però fu la debole voce di Yumi che mi richiamò. Subito mi girai sorridente verso la mia bambina, ma esso morì nello stesso istante in cui i miei occhi videro le grandi lacrime solcare il suo volto e quella grande quantità di sangue uscire dal suo nasino

Subito mi fiondai su di lei e la guardai attentamente iniziando a tempestarla di domande, preoccupato che si fosse fatta del male
<che è successo? Dove hai picchiato il naso? Ti fa male?>
<non lo so papà, mi sono svegliata e sentivo che stava uscendo qualcosa dal naso, poi ho notato il cuscino ed era pieno di sangue>mi spiegò lei facendosi piccola, forse intimorita.
Subito la presi in braccio e la portai in bagno nel tentativo disperato di fermare quella grande uscita di sangue che non voleva smettere di uscire
<Non capisco, perché non smette>sussurrai tra me e me
Presi del cotone e glielo misi nelle narici
<Papà da noia>si lamentò lei
<lo so mimi, ma per ora tienilo, andiamo di corsa dal dottore>dissi io sistemandola
<noo, dal dottore noo>piagnucolò lei

Aveva sempre avuto paura dei dottori, li odiava e preferiva sempre evitarli
<lo so che non ti piace il dottore mimi, ma non possiamo lasciare che il naso ti continui a sanguinare>dissi io facendola sedere sulla tavoletta chiusa del wc per pettinarle velocemente i capelli e poi mi diressi in camera per prendere un cambio per entrambi ma, quando entrai in camera, notai come la federa fosse zuppa di sangue
Ritornai in bagno e la trovai ancora seduta nel water, mentre dondolava le sue gambe
<scusa papà se ho sporcato il cuscino>disse lei abbassando il capo
<amore non è colpa tua, lo so che non volevi farlo apposta>dissi dolcemente io accarezzandole una guancia
La cambiai e mi catapultai fuori ma trovai alla porta i ragazzi con un caldo sorriso a dipingere i loro volti
<hey jun->mi salutò Jin ma lo interruppi all'istante
<mi dispiace hyung ma adesso non posso proprio parlare>dissi andando verso la macchina
La feci sedere e le misi la cintura
<miraccomando Yumi non toccare il naso>le dissi e lei annuì
<Jungkook che succede?>chiese preoccupat* Y/n
<il naso di Yumi non smette di sanguinare, e non scende poco sangue, la porto subito dal medico>dissi io aprendo lo sportello dalla parte del guidatore chiudendo quello di Yumi
<ti seguiamo e non fare storie>mi disse y/n
Annuì semplicemente per poi partire

Dal medico....

<Papà, mi fa male>si lamenta Yumi
<tra poco ci chiamano... Cavolo il cotone è zuppo>dissi io
Lei si sistemò meglio sulle mie gambe e riappoggiò la testa sul mio petto mentre un sospiro abbandonò le mie labbra

Ci mancava solo questa

<Il signor jeon?>mi richiamò un ragazzo
Mi alzai tenendo in braccio Yumi
<ti aspettiamo qui>mi dice Jimin
<va bene>e poi entrai nello stanzino

Era molto semplice

Tutto bianco, qualche disegno sparso in giro per la stanza, dei mobiletti dove all'interno erano contenuti vari medicinali e una scrivania
<buongiorno, prego si accomodi. Mi dica che succede>sorrise lui

Era un ragazzo molto giovane, leggermente più alto di me, capelli mori, che gli ricadevano morbidi sulla fronte. Occhi scuri ma grandi, un naso abbastanza sottile come le labbra

Devo dire che è molto carino

<salve, oggi mia figlia si è svegliata che il naso le sanguinava, ho provato a fermarlo ma come vede i cotoni sono inzuppati di sangue>spiegai io
<capisco, la faccia pure sedere sul lettino>disse lui scrivendo qualcosa
La feci spostare e la misi a sedere sul lettino e lei iniziò a stringere forte il tessuto della mia giacca

<stai tranquilla amore, non ti fa nulla>le sussurrai, lasciandole vari baci fra i capelli
<Resti qui?>mi chiese piagnucolando
<non vado da nessuna parte senza di te>le dissi e poi il dottore si avvicino
<allora Yumi, posso chiamarti così giusto? >chiese e lei annuì
<Allora Yumi, io ora tolgo i cotoni sul tuo naso e vedo che succede, va bene?non ti farò alcun male>disse lui dolcemente
<può rimanere papà accanto a me?>chiese
Entrambi sorridemmo e lui acconsentì
<alza leggermente la testa>le disse e lei lo fece
Le tolse i dischetti di cotone sul naso e poi fece luce nelle narici
<le si sono rotti i capillari... Che spece è Yumi?>chiese lui continuando a guardare
<metà lupo e metà vampiro>risposi
<ha avuto un momento di maggiore stress in questo ultimo periodo?>chiese poi
<stanotte ha avuto molti incubi, non ha dormito molto>dissi io
<Yumi ora ti spruzzo un po' d'acqua nelle narici, poi devi soffiare forte forte il naso ok?>disse lui
<va bene>rispose piano

Lui prese una di quelle siringhe senza ago con dell'acqua dentro e lo ignettò nelle narici di Yumi per poi passarle un fazzoletto che lei subito prese e seguì le indicazioni del medico

<non si deve preoccupare di nulla signor jeon, è normale che le sia accaduto. Dato che è un incrocio tra vampiro e lupo il suo organismo tende a espellere il sangue in eccesso per bilanciare entrambe le parti. Dato che stanotte ha avuto degli incubi ha influito molto all'espulsione. Maggiore è lo stress e maggiore il suo corpo tenderà ad espellere il sangue>mi spiega lui

Eppure quando ero piccolo io una cosa del genere non mi era mai accaduta da quanto ricordo io...
<quando tenderà a smettere di fuoriuscire?>domandai io
<molto presto, diminuirà pure la quantità di sangue>disse lui mettendo altri cotoni nel naso di Yumi
<Ma dovrò passare tutto il tempo con il cotone nel naso? Ma da noia>si lamentò lei
Lui ridacchiò
<no Yumi, tranquilla, anche da oggi pomeriggio potrai toglierli, solo devi fare un po' di attenzione in questi giorni. Fai in modo che il tuo naso non  venga colpito da qualcosa>disse lui per poi avvicinarsi alla scrivania e prendere una carammella
<e per essere stata così brava e coraggiosa ti voglio regalare questa caramella>disse dandogliela
<grazie>rispose lei
Mi guardò e mi sorrise
<Grazie tante signor..>mi fermai aspettando che mi dicesse il suo nome
<oh, mi chiami pure Sewon, e non mi deve ringraziare, è il mio lavoro.. >
<jungkook>dissi io sorridendo a mia volta, sentendo le guance bruciare leggermente

Perché mi sentò così in imbarazzo sotto il suo sguardo?

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