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15/10
Ore 16:00

La prima impressione di Otto riguardo all'abitazione di Diego fu che faceva veramente schifo.
<Quindi, tu vivi qui? Nel senso, che ci abiti? Sul serio?> Aveva chiesto, sorpresa e quasi disgustata.
Fin da piccola il fratello era stato una sorta di modello da seguire per lei, un eroe, e ora si ritrovava a vivere nello scantinato di un box club.
La ragazza non voleva crederci.
Era tutto così surreale: i sogni sul suo passato, Cinque (che in fondo è sempre stato un po' surreale), Diego che lavora come uomo delle pulizie in cambio di un letto su cui dormire...
Con questa valanga di pensieri che la tormentavano, per Otto riposare sembrava un'impresa.
Faceva passare il suo sguardo da Cinque beatamente addormentato accanto a lei all'ambiente polveroso nel quale si trovavano.
Sospirò, e decise che forse era meglio provare a dormire, se avesse voluto avere un minimo di energie il giorno seguente.
Si appoggiò così con la schiena contro il muro e chiuse gli occhi, sperando che il sonno non tardasse ad arrivare.
Difatti, pochi minuti dopo la castana era già caduta in un sonno profondo, purtroppo non senza sogni...

<Sei così bella, piccola mia.> Diceva la donna nel sogno, la stessa di quello precedente.
Gli stessi occhi di un verde intenso, gli stessi capelli scuri e morbidi, e la stessa voce dolce e materna.
La bambina di fronte a lei stava provando a dire qualcosa, ma era ancora troppo piccola per parlare.
<Ti prometto che un giorno ce ne andremo via da questo posto, ti porterò in un regno bellissimo, con tanti fiori colorati e monumenti splendidi. Ci costruiremo una casa sulle scogliere, io mi troverò un lavoro e nessuno più ti considererà un mostro. Tu non sei un mostro, Kami, sei speciale, bambina mia, e presto tutti lo capiranno.>
La bambina affondò il suo visino nella chioma della madre, e si addormentò, ripensando a quella parola: speciale.
Il sogno cambiò.
L'ambientazione era la stessa, lo stesso salottino, gli stessi mobili, la stessa carta da parati, gli stessi giocattoli sparsi al suolo.
Ma c'era qualcosa di diverso, la bambina lo avvertiva: sembrava che tutti i colori fossero più spenti, più scuri, era come se tutta la luce magica di quel luogo fosse stata prosciugata, nonostante fuori ci fosse un bellissimo sole.
<No mamma, te l'ho già detto.> Urlava la donna al telefono <Kami resterà con me, la proteggerò!>
La proteggerò.
<Non mi interessa se è diversa, è mia figlia!> Continuava ad urlare.
Mia figlia.
<Credi che non lo sappia anche io? Certo che lo so, ma non è facile!>
Non è facile.
<Senti mamma, ci penserò, va bene? Ciao.>
Chiuse il telefono con uno scatto secco e deciso, per poi tornare nel salottino con le lacrime agli occhi, e abbracciare la bambina con tutta la forza che aveva in corpo.
<Ahi, mi amor.> Disse <Ce la faremo, andrà tutto bene, nessuno riuscirà a separarci, te lo prometto.>
Te lo prometto.

Otto si risvegliò di soprassalto con la fronte madida di sudore.
<Hei, tutto bene? Fatto qualche incubo?> Le chiese Cinque, sveglio accanto a lei.
"Mantieni la calma, Otto, mantieni la calma." Si disse, per poi respirare profondamente e tirare fuori il più falso sorriso che avesse mai fatto.
<Sì, certo, tutto bene, ho solo dormito un po' scomoda, nulla di preoccupante. Tu piuttosto, come ti senti? Hai preso una bella sbronza.>
<Tutto ok, sono un po' frastornato, ma mi sono svegliato con accanto la ragazza più bella dell'universo, quindi mi sono ripreso all'istante.>
Otto rimase impietrita per qualche secondo, per poi alzarsi dal letto ed esclmare: <Sei vomitevole.>
<Eddai, per una volta che provo ad essere carino!> Rispose il fratello, ridacchiando.
La castana lo guardò malissimo e si sistemò la giacca: <Muoviti, il mondo ha bisogno di noi lì fuori.>

Spazio autrice:
Ciao amori! Come state?
Finalmente sono tornata a pubblicare, uscendo dal blocco dello scrittore in cui ero andata finire (che urto!).
Sono sempre più contenta dei risultati che stiamo raggiungendo, e sono sempre più orgogliosa di noi.
Quindi, dato che oggi sono molto presa bene, vi do la possibilità, questa volta, di vare voi delle domande a me.
Sbizzarritevi e... Alla prossima!
/Lea



I Love You|| Eight Hargreeves×Five Hargreeves Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora