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Flashback
18/09
Ore 17:33
Nelle tiepide ore del pomeriggio autunnale, due ragazzi più o meno sui 15 anni barcollavano stanchi su una strada deserta, lasciandosi il nulla alle spalle e andando incontro a del nuovo nulla.
"Nulla", ormai quella parola li perseguitava da più di due anni, e non potevano far nulla per evitarla.
Stavano giocando una partita infinita, loro contro il mondo, e il risultato era costantemente 1-0.
L'unico problema è che quel punto, quell'unico punto, non era stato segnato da loro.

Fine flashback

13/10
Ore 23:00
Nelle scure ore della notte invernale, due ragazzi più o meno sui 13 anni camminavano stanchi per i corridoi della loro enorme casa, con un borsone pesante sulle spalle ma un peso ancora più grande sul cuore.
Mentre salivano le scalinate in legno del palazzo, si imbatterono nei fratelli Luther e Allison, che frenarono non appena li videro.
<Ragazzi, che cosa vi è successo?> chiese la sorella, osservando le loro uniformi sporche e gli ematomi presenti sulle loro ginocchia.
I due non risposero, continuando a osservare un punto fisso di fronte a loro.
<State bene? Possiamo aiutarvi in qualche modo?> Luther allungò una mano per prendere il borsone dalle braccia di Cinque, che rispose bloccandolo bruscamente per il polso.
<Non c'è nulla che possiate fare> disse in tono aspro Otto <Nessuno di voi può fare nulla>.

14/10
Ore 9:20
<Vuoi stare fermo?> urlò Otto al fratello, mentre con un ago agitava le mani in aria, cercando di mantenere la pazienza.
<Hei, attenta con quel coso, ok?> disse Cinque indicando l'oggetto affilato nella mano della sorella.
Otto sospirò <ok, facciamo così. Se tu ti lasci medicare andrà tutto bene, altrimenti ti ficco questo ago direttamente nel braccio, facile e indolore> sorrise.
<Ok ok, sto fermo> sbuffò lui.
La tredicenne riprese a medicare il ragazzo, facendo passare accuratamente l'ago e il filo nella ferita presente sul braccio di Cinque.
<Ahi!> si lamentò lui.
<taci, o giuro che ti farò ancora più male> disse calma e concentrata Otto.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo <sei antipatica, lo sai?>.
<Sì, lo so, grazie> lei sorrise.
Dopo aver finito, la sorella passò la giacca al fratello e disse <ok, ora rimettiti questa e andiamo, abbiamo molto lavoro da fare>.
Il tredicenne fece come richiesto e i due uscirono poi dalla stanza di lui, pronti a risolvere il mistero di quella cosa comunemente chiamata "apocalisse"

Spazio autrice:
Ok guys, due cose:
1. Grazie davvero per le 6k letture, vi voglio bene.
2. Q: cosa ne pensate di Otto?
~Marty

I Love You|| Eight Hargreeves×Five Hargreeves Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora